Papa Francesco in questo giorno in cui la Chiesa romana celebra la solennità dell’Assunta ci lascia una immagine stupenda di Maria e rilancia uno spunto di riflessione sulla vita contemplativa.
Il Papa a colloquio con la comunità di suore Clarisse del Monastero di clausura di Albano ha voluto ricordare Maria in un modo tutto speciale, raccontando una storia. Maria e San Pietro sono entrambi alle porte del Paradiso, la prima sta dentro mentre San Pietro apre la porta difronte a tutti, ma non per i peccatori. Maria soffre al vedere questo e durante la notte, quando si chiudono le porte del Paradiso, quando nessuno vede e nessuno sente, Maria apre la porta del Paradiso e fa entrare tutti.
Questa storia ben racconta il perdono di Dio, che é un qualcosa che talvolta facciamo davvero fatica a capire ragionando in termini umani. “Dio sempre perdona” ci ha detto in passato Papa Francesco, e Maria é colei che meglio sa parlare al cuore dei peccatori, convertendoli. Tuttavia questo racconto non ci parla solo di questo, in questa storia é anche riassunta la missione di chi sceglie una vita contemplativa, nella clausura.
Il ruolo di chi vive nella contemplazione, come Maria, é quello di aprire le porte del Paradiso per permettere all’Amore di Dio di giungere a contatto anche con quelle persone che neppure si accorgono che Dio li ama. “Ecco, in questo silenzio, in questa notte, si svolge la nostra missione, cioè poter aprire le porte del Paradiso per far entrare tutta l’umanità,” dice la Madre abadessa delle Clarisse,”tutti gli uomini, fratelli e sorelle che forse neanche conoscono, neanche sanno e forse non hanno il dono della fede.“