“Non cediamo al pessimismo, doniamo ai giovani la sapienza della vita” sono le parole che Papa Francesco rivolse ai Cardinali nella sala Clementina in Vaticano durante la prima udienza dopo il Conclave.
Già da quel primo incontro tenutosi in un clima di reale amicizia, il Pontefice aveva iniziato a delineare in maniera pubblica quello che poi sarà il suo pensiero riguardo l’importanza della saggezza, portata dagli anziani.
Questi, nel magistero di Papa Francesco, sono indispensabili poiché sono coloro che portano i valori del popolo e cui spetta trasmetterli ai giovani. L’averli abbandonati e dimenticati, come avviene nella società contemporanea, in quanto non più utili ai fini della produzione economica é una delle cause della perdita di valori della società stessa, la quale ovviamente diventa incapace di trasmettere valori di cui é priva.
“I vecchi hanno la sapienza di avere camminato nella vita, come il vecchio Simeone, la vecchia Anna al Tempio” dice il Vescovo di Roma “E proprio quella sapienza ha fatto loro riconoscere Gesù.“
La sapienza, i valori di cui gli anziani sono portatori sono quindi necessari per il futuro della società, sono quelli che consentono di distinguere la verità dalla finzione. Agli anziani viene quindi affidato il ruolo importante di donatori di sapienza: “doniamo questa sapienza ai giovani: come il buon vino, che con gli anni diventa più buono, doniamo ai giovani la sapienza della vita“.
E anche quando la missione sembra non porti i frutti desiderati “non cediamo mai al pessimismo, a quell’amarezza che il diavolo ci offre ogni giorno“.
Pessimismo e scoraggiamento sono le due tentazioni alle quali siamo quotidianamente sottoposti, il cui fine é quello di farci sentire vinti e soli ma se teniamo lo sguardo fisso sulla Croce ci accorgeremo che non siamo mai soli perché Dio nei momenti di debolezza é sempre con noi.
La saggezza dei vecchi è veramente la migliore risorsa per i giovani quando questi partecipano alla loro scuola con presenza attiva.
Ma come fare per essere presente senza venir meno ai doveri di moglie e di madre?
Non c’è giorno in cui non penso almeno una volta che essi avrebbero saputo fare meglio e più di me e non riesco a prevedere ,sotto questo aspetto, un futuro migliore. Fino a pochi anni fa, mai avrei pensato di non poter ancora oggi, trascorrere più tempo con loro.
domanda come un uomo come me puo continuare a sperare dopo che:ha perso 3 figli una sorella a 14 anni un fratello a 46 anni ha un figlio di 11 con una malformazione all,intestino ,ha perso tutto casa negozio lavoro a causa della mafia e dopo che ha denunciato ha perso amici parenti clienti ecc……….come posso ancora sperare? spero che qualcuno abbia la forza di rispondermi grazie tel.3391327950