“Un’altra lezione che la Chiesa deve ricordare sempre” dice Papa Francesco “è che non può allontanarsi dalla semplicità“. Siate semplici e normali: sono queste le direttive che il Pontefice delinea per la Chiesa del futuro.
Vi é bisogno di una Chiesa che parli con parole che tutti possano capire ma non solo, che siano in grado di toccare i cuori. Ribaltando completamente il pensiero comune che vorrebbe un linguaggio aulico e complesso come portatore di mistero, Papa Francesco sostiene che se la Chiesa si allontana dalla semplicità “disimpara il linguaggio del Mistero e resta fuori dalla porta del Mistero“.
Il Mistero dunque parla con parole semplici, … e come non pensare in questa riflessione alle parole del Vangelo di Marco relative ai bambini “lasciate che i bambini vengano a me, non glielo impedite, perché il regno di Dio è di quelli che sono simili a loro. In verità vi dico: Chi non accoglie il regno di Dio come un bambino, non vi entrerà”.
La semplicità, l’umiltà, la gioia di vivere dei bambini diventa dunque elemento portante del magistero del Papa e del suo modo di esprimersi e comportarsi. “Dobbiamo essere normali … Dobbiamo abituarci ad essere normali. La normalità della vita” aveva commentato il Vescovo di Roma nel corso dell’intervista al ritorno dal viaggio apostolico in Brasile a chi gli chiedeva perché avesse portato con se il bagaglio a mano al posto di affidarlo a un segretario.
Ed é questo che la gente chiede alla Chiesa di oggi: dimostrare nei fatti la semplicità, la normalità della fede e della vita, tanto é vero che, ricorda il Pontefice, “a volte, perdiamo coloro che non ci capiscono perché abbiamo disimparato la semplicità“.
In questa epoca di rivoluzione, quindi il nuovo cammino della Chiesa passa anche per il modo di parlare al proprio popolo. Infatti “senza la grammatica della semplicità, la Chiesa si priva” ammonisce Papa Francesco “delle condizioni che rendono possibile ‘pescare’ Dio nelle acque profonde del suo Mistero“.
Le cose semplici sono sempre le migliori sotto ogni aspetto. Facciamo l’esempio di essere fermi ad un semaforo. Io sono in bicicletta e voi in automobile. Chi parte per primo secondo voi? Naturalmente…la bicicletta! E questo vale per tutto il resto. Perché complicarci la vita con tanti guazzabugli? Evviva la semplicità e l’essenzialità!
mi auguro davvero che i Ministri della Chiesa ascoltino le parole di Papa Francesco,anche Papa Benedetto XVI aveva detto ai cristiani di interessarsi
della politica, impegnandosi in prima persona, anche ai parroci.
Purtroppo si rischia di ascoltare belle cose, ma poi non vengono messe in pratica.
Comunque grazie a Papa Francesco per quello che sta facendo, oltre alle parole dette.
Sono felice di far parte del popolo di Dio ! Grazie Papa Francesco per l’esempio che ci dai .Che Dio ti benedica.Buona domenica !!!!!!!!