La vicinanza di Dio è il tema che la Chiesa introduce per mezzo della liturgia della quarta domenica d’Avvento e sul quale ci invita a riflettere nel corso di tutta questa settimana.
In modo piuttosto concreto le Letture del giorno ci portano due esempi specifici di vicinanza di Dio all’umanità. Il primo di questi è la figura di Maria: Dio, per mezzo di lei, “si è avvicinato all’essere umano prendendo la carne da una donna“. Questo farsi uomo per mezzo di Maria non è una azione ferma nel tempo: anche oggi, seppur in modo diverso”, ha spiegato Bergoglio, “Dio si avvicina con la sua grazia per entrare nella nostra vita e per offrirci in dono il suo Figlio“.
Ci farà bene, quindi, meditare nel corso di questa settimana su quali siano le nostre reazioni al fatto che Dio si fa uomo per mezzo di noi: “noi che cosa facciamo? – ha chiesto il Papa – Lo accogliamo, lo lasciamo avvicinarsi oppure lo rifiutiamo, lo cacciamo via? Come Maria, offrendo liberamente sé stessa al Signore della storia, gli ha permesso di cambiare il destino dell’umanità, così anche noi, accogliendo Gesù e cercando di seguirlo ogni giorno, possiamo cooperare al suo disegno di salvezza su noi stessi e sul mondo“.
Il secondo esempio di vicinanza di Dio all’uomo ci viene da San Giuseppe: proprio nel “momento di dubbio, anche di angoscia“, nel quale San Giuseppe non comprende la gravidanza di Maria, “Dio gli si fa vicino con un suo messaggero ed egli viene illuminato sulla natura di quella maternità“. Allo stesso modo di Maria, che accoglie Gesù, anche Giuseppe accoglie Maria, ascoltando il consiglio dell’Angelo e “accogliendo Maria, Giuseppe accoglie consapevolmente e con amore Colui che in lei è stato concepito per opera mirabile di Dio, a cui nulla è impossibile. – ha ulteriormente spiegato il Papa – Giuseppe, uomo umile e giusto, ci insegna a fidarci sempre di Dio, che ci si avvicina: quando Dio ci si avvicina dobbiamo fidarci. Giuseppe ci insegna a lasciarci guidare da Lui con volontaria obbedienza“.
Questo secondo esempio ci porta, dunque, a meditare, oltre sul nostro grado di accoglienza di Dio, anche sulla nostra docilità al volere di Dio: “Maria ci aiuta a metterci in atteggiamento di disponibilità per accogliere il Figlio di Dio nella nostra vita concreta, nella nostra carne. – ha infatti spiegato Bergoglio – Giuseppe ci sprona a cercare sempre la volontà di Dio e a seguirla con piena fiducia. Tutti e due si sono lasciati avvicinare da Dio“.
“Questo annuncio di speranza, che si compie a Natale, porti a compimento l’attesa di Dio anche in ciascuno di noi – ha dunque concluso Papa Francesco – in tutta la Chiesa, e in tanti piccoli che il mondo disprezza, ma che Dio ama e a cui Dio si avvicina”.
Dobbiamo abbandonare l’idea di “entrate” trionfali, e’ scritto e detto chiaramente “l’entrata” di DIO nella nostra misera umanita’, Piccolo, Indifeso, Bisognoso di una Mamma e un Papa’, di una “casa”, di un fuoco, di latte!? Dio Bambino, come siamo noi umani alla nascita.——–Questo dovrebbe farci comprendere quanto e come DIO ci e’ vicino, nel piccolo, nel bisognoso, nel povero aprendo il NOSTRO cuore per arricchire tutto con l’amore, non soltanto a NATALE, MA SEMPRE, AVREMO QUELLA PACE VERA CHE CON SUPERFICIALITA’ CI AUGURIAMO NON COMPRENDENDONE IL SIGNIFICATO E LE AZIONI CHE OGNUNO DI NOI PUO’ E DEVE FARE PER ACCOGLIERE DIO QUANDO SI FA’ VICINO A NOI.
Buenas Noches , Su Santidad.
Como dice la canción ; Que las puertas benditas del Cielo tan sólo las abre la Santa Humildad.
Aquí le dejo un villancico español,, soy española.
https://youtu.be/SjbkJFpiayM?list=RDSjbkJFpiayM
Felices Fiestas.