Papa Francesco, durante l’omelia del mattino, in Casa Santa Marta, commentando la Lettera agli Ebrei ha sottolineato come, per il cristiano, sia importante avere memoria del passato, speranza nel futuro e, soprattutto, vivere il presente senza lasciarsi paralizzare dalla paura di sbagliare.
La memoria, come sottolinea la stessa Lettera, è fondamentale per la vita del cristiano. Essa ci permette di “andare avanti nella fede“, ricordando “quando si incominciò a vivere la fede, le prove sofferte…“. Del resto, commenta Bergoglio, senza memoria “non solo non si capisce” la vita spirituale, ma neppure “si può vivere cristianamente“. Avere memoria, infatti, vuol dire ricordare “la salvezza di Dio nella mia vita, la memoria dei guai miei nella mia vita; ma come il Signore mi ha salvato da questi guai? La memoria è una grazia: una grazia da chiedere – ha detto Francesco – ‘Signore, che io non dimentichi il tuo passo nella mia vita, che io non dimentichi i buoni momenti, anche i brutti; le gioie e le croci’. Il cristiano è un uomo di memoria”.
Tuttavia, non si deve cadere nell’errore opposto: cioè quello di rimanere intrappolati nel passato, senza capacità di “guardare al futuro. Così come non si può vivere una vita cristiana senza la memoria dei passi fatti, non si può vivere una vita cristiana senza guardare il futuro con la speranza dell’incontro con il Signore“.
Memoria del passato, speranza nel futuro e vivere il presente: è importante non dimenticarsi di vivere l’oggi, “tante volte doloroso e triste”, con “coraggio e pazienza”, avendo la capacità di chiedere perdono per le cadute che inevitabilmente ci sono durante il cammino poiché tutti siamo peccatori. Queste cadute, però, non devono bloccarci, non devono impedirci di agire.
“Il presente di un cristiano, di una cristiana così è come quando uno va per la strada e viene una pioggia inaspettata e il vestito non è tanto buono e si restringe la stoffa … Anime ristrette … questa è la pusillanimità – ha concluso Bergoglio – Il Signore ci faccia crescere nella memoria, ci faccia crescere nella speranza, ci dia ogni giorno coraggio e pazienza e ci liberi da quella cosa che è la pusillanimità, avere paura di tutto …. Anime ristrette per conservarsi. E Gesù dice: ‘Chi vuole conservare la propria vita, la perde’”.
Il Santo Padre scrive e predica centrando l’obiettivo.
Leggere Le sue parole mi solleva e mi sembra di avere i miei genitori.
Il 23 di febbraio 2017 verrà l’ordine episcopale di Mons. Giovanni Intini, Vescovo di Tritarico.
Io sono suo cugino di anni 72 anni, Mons. Giovanni viene da una famiglia cattolica, profondamente cattolica. Merita tanto, per cortesia gli sia vicino.
E’ un apostolo sincero del Signore.
Grazie di questo immenso dono.
Francesco Curci
Buenas Tardes, Su Santidad.
Por ese proceso del que habla usted , tener miedo por todo , en mi hace bien poco, que superé esa prueba : Pase de ser una persona super valiente, a ser una persona temerosa de todo. Ahora siento autocontrol de mi emociones y la capacidad de afrontar las circustancias vengan como vengan. Pues tengo fe en Dios, y tengo la certeza de su realidad en mi mente. Mi pregunta era todo lo contrario a su pregunta : ¿ Por qué Dios me mete en estos líos ? ¿ Por qué ? . En mi sucedió algo muy curioso, y no tengo ningún problema en reconocer. : La curiosidad mató al gato. Busqué tanto a Dios , de todas las formas posibles, e imposibles, que cuando lo encontré , me asusté. Ahora ya no; con el tiempo los humanos llegamos al entendimiento, y , le doy la gracias cada día por enseñame la verdad , que yo tanto busqué, y la única , que me hace estar tranquila en este mundo tan y tan egoísta. Y al final la encontré, mis ojos han visto lo más hermoso. Y eso no lo puedo olvidar. Y eso me hace ser como ahora soy.
Gracias, buen Domingo, y que Dios no se olvide de aquellos que le dan su vida. Dios no falla, Padre, Él sabe todo, también lo que piensa un jesuita.