Riflessioni di Papa Francesco

Accogliere migranti e rifugiati: sì alla cittadinanza facile

“Accogliere, proteggere, promuovere e integrare i migranti e i rifugiati”. Questo il messaggio inviato da Papa Francesco per la Giornata mondiale del migrante e del rifugiato che ricorrerà il prossimo 21 gennaio. Il Pontefice ha quindi posto la sua attenzione sui migranti che ogni giorno fuggono dalla guerra e dalla povertà, e ha detto che “ogni forestiero che bussa alla nostra porta” deve essere per noi “occasione di incontro con Gesù Cristo”.

Francesco ha parlato anche di una “grande responsabilità che la Chiesa ha intenzione di condividere con tutti”, una responsabilità mirata ad esprimere sollecitudine verso i migranti.

Il messaggio del Papa verte su 4 punti. Il primo è l’accoglienza. “Dobbiamo offrire a migranti e rifugiati la possibilità di entrare in modo sicuro e legale nei Paesi di destinazione – ha detto -, ed è per questo che c’è bisogno di istituire dei corridoi umanitari per le situazioni più vulnerabili”.

Il secondo elemento è la protezione. Una protezione, ha osservato il Papa, che va cominciata in Patria e continuata nella terra d’immigrazione. E la protezione include sì la libertà di movimento, ma anche il diritto allo studio e ad una nazionalità per i minori. Da qui, il parere totalmente favorevole allo Ius Soli in discussione al Parlamento.

Dopo di che c’è la promozione, che significa che tutti i migranti devono avere le condizioni necessarie per potersi realizzare come persone. Francesco ha quindi espresso un incoraggiamento all’inserimento socio-lavorativo dei migranti e ha speso parole di ammirazione verso quei Paesi che si stanno sforzando per ottenere dei risultati nella cooperazione internazionale.

Infine, l’integrazione. L’integrazione, ha detto il Papa, la si promuove anche mediante “un’offerta di cittadinanza slegata da requisiti economici e linguistici”. “La Chiesa – ha aggiunto – è pronta ad impegnarsi in prima persona per favorire la cultura dell’incontro, ma anche politica e società civile devono fare la loro parte”.

5 pensieri su “Accogliere migranti e rifugiati: sì alla cittadinanza facile

  1. E’ bellissima la tua Poesia. E’ meraviglioso il tuo mondo ideale, anzi il mondo nel quale tanti vorrebbero vivere. Sarebbe solo Gioia. Anch’io penso così. Ma bisogna fare i conti con la realtà che abbiamo il dovere di valutare nella sua complessità. E questo si può e si deve fare nella più assoluta Prudenza che ripeto è Madre di tutte le Virtù.Ti auguro ed auguro a TUTTI ogni BENE.
    Giovanna

  2. E’ un problema cosmico. Non basta accogliere. Bisogna accogliere con Prudenza e questa manca, troppo spesso. La Prudenza è madre di tutte le Virtù ed anche la Carità che si esprime anche nell’accoglienza ha bisogno di Prudenza.Questo è il mio pensiero ed è fondamentale, anzi imprescindibile che le Persone che fuggono dal male..non vengano strumentalizzate dal potere politico per i propri fini , non sempre nobili nei fatti al di là delle parole.

  3. Il Korano ordina di uccidere i miscredenti cioè tutti quelli chi non credono in modo desiderato dall’assassino. Lo può dimenticare un politico poco acculturato ma nell’ambito religioso lo si deve ricordare sempre.
    Per accogliere gli africani e gli altri islamisti agli europei e agli italiani viene proposta l’eutanasia: lo spazio, il lavoro e le risorse economiche non bastano per tutti, la gente nativa ormai è classificata come supetflua spazzatura anche dalla Chiesa cattolca.

    I migranti pagano biglietti per barconi, all’incirca 6000 euri a testa quindi sono ricchi e i loro familiari possono petmettersi di pagare le spese di loro permanenza in Italia e in Europa.

  4. Spazio all’incontro

    Uno spazio nell’anima
    libero all’incontro,
    dove hai tolto tutto,
    per accogliere senza ferire,
    dove puoi ascoltare
    parole non tue,
    lasciando all’altro la libertà
    di gridare.

    Uno spazio vuoto,
    denso di odori
    aperto a chi vuole
    lasciare un ricordo,
    a chi desidera addormentarsi,
    a chi è solo,
    e non vuole svegliarsi.

    Uno spazio che pian piano
    lasci riempire
    uno spazio non tuo,
    esploso in dono,
    dove hai trovato
    i pensieri più nuovi,
    i ricordi non tuoi,
    le parole lontane.

    Uno spazio che ami,
    che ha dato colori,
    e più dimensioni,
    uno spazio che ha unito
    quel vuoto infinito,
    che da solo, non avresti
    mai riempito.

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