Nel corso dell’udienza generale di mercoledì 11 settembre 2019 il Santo Padre, di ritorno dal suo viaggio apostolico, ha ripercorso e condiviso con i fedeli presenti in piazza le tappe del suo viaggio attraverso i territori del Mozambico, del Madagascar e del Mauritius.
Il primo aspetto sul quale ha voluto soffermarsi è stato l’importanza della speranza ed ha sottolineato che “la speranza del mondo è Cristo”.
Papa Francesco ha poi proseguito aggiungendo che “Il Vangelo di Gesù è il più potente lievito di fraternità, di libertà, di giustizia e di pace per i popoli”. Il suo ruolo nel corso del viaggio apostolico è stato dunque essere un seminatore di speranza, pace e riconciliazione, tentando di portare il lievito di Gesù, alle popolazioni mozambicane, mauriziane e malgasce.
Parlando della sua missione apostolica il Santo Padre ha detto che la sua prima tappa è stato il Mozambico, una terra che ha sofferto molto sia a causa di un lungo conflitto armato che del passaggio di due cicloni. Il Papa, dunque, ha invitato ed esortato le autorità del Mozambico a costruire i giovani nell’Incontro Interreligioso.
Sempre in Mozambico il Santo Pasre si è recato nell’ospedale di Zimpeto ed a riguardo ha detto “In quest’ospedale ho visto che la cosa più importante sono gli ammalati, e tutti lavorano per gli ammalati” ed ha poi aggiunto che “non tutti hanno la stessa appartenenza religiosa: il direttore di quell’ospedale è una donna, ricercatrice sull’aids. E’ musulmana, ma è la direttrice di questo ospedale”.
Il pensiero del Santo Padre è andato poi alla sua seconda tappa del viaggio apostolico, il Madagascar. In questo luogo ricco di bellezze naturali, ha detto il Papa, “ ho esortato il popolo malgascio a costruire un futuro di sviluppo, coniugando il rispetto dell’ambiente e la giustizia sociale”.
*“Ho visitato la Città dell’amicizia”, *ha aggiunto il Papa, ed ha spiegato che questa è stata fondata da un missionario lazzarista e che si tratta di un luogo nel quale si cerca di unire il lavoro, la dignità,l’istruzione per i bambini e la cura dei poveri.
Al termine dell’udienza generale Il Papa ha ricordato l’ultima tappa del viaggio apostolico ed ha dunque parlato del Mauritius, un luogo di integrazione fra diverse etnie e culture.
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