“Preghiamo Dio – ha detto Papa Francesco su Twitter – per le vittime del tragico naufragio a largo di Lampedusa” portando così all’attenzione del mondo il drammatico naufragio dell’ennesimo barcone di migranti a largo delle coste italiane, per poi riassumere in modo schietto il proprio pensiero in una parola: “Viene la parola vergogna: è una vergogna!“.
Il Pontefice ha infatti chiarito che l'”inumana crisi economica mondiale… è un sintomo grande della mancanza di rispetto per l’uomo“. Come più volte ha ripetuto Papa Francesco, una società che sostituisce il dio-denaro al Dio Vero finisce, come abbiamo testimonianza di fronte ai nostri occhi con “le numerose vittime dell’ennesimo tragico naufragio avvenuto oggi al largo di Lampedusa“, per togliere anche all’uomo quel ruolo che Dio gli ha affidato nell’universo: custodire e coltivare, non solo la natura ma prima di tutto i propri fratelli.
Guardando questi continui accadimenti non vi è altra soluzione che un “ripensamento del nostro modello di sviluppo e di azione, a tutti i livelli” dice Papa Francesco invitando tutti, governi e persone di buona volontà a “lavorare sempre con impegno e con creatività per il bene comune“.
Commentando dunque la ricorrenza del cinquantesimo anniversario della pubblicazione dell’enciclica di Papa Roncalli, Pacem in Terris, il Vescovo di Roma ha ricordato che “È compito di tutti gli uomini costruire la pace, sull’esempio di Gesù Cristo, attraverso queste due strade” come dice l’enciclica stessa “promuovere e praticare la giustizia, con verità e amore; contribuire, ognuno secondo le sue possibilità, allo sviluppo umano integrale, secondo la logica della solidarietà“. “Mi chiedo se le parole giustizia e solidarietà” ha quindi aggiunto il Pontefice portando la riflessione ai giorni nostri “sono solo nel nostro dizionario o tutti operiamo perché divengano realtà“.
“Preghiamo insieme Dio per chi ha perso la vita uomini, donne, bambini, per i familiari e per tutti i profughi. – ha detto ancora il papa Bergoglio – Uniamo i nostri sforzi perché non si ripetano simili tragedie. Solo una decisa collaborazione di tutti può aiutare a prevenirle“.
Non solo mancanza di rispetto per l’uomo ma per le cose sacre. Avete saputo della maestra di Bologna che toglie il Crocifisso dall’aula davanti agli alunni della stessa classe?
Questo mi ha spinto a mettere questo post nella pagina di FB
“Raccolgo Crocifissi non graditi perchè ne sono innamorato.
Si, sono innamorato della Santa Croce.”
Pace e bene!
semplicemente, non ho parole, ma provo un enorme vuoto.