Riflessioni di Papa Francesco, Udienze Generali

Dio ci ascolta sempre ma il Suo tempo non è il nostro tempo

Argomento cardine dell’Udienza, nel prosieguo della catechesi sulla preghiera, la certezza di essere ascoltati, sebbene molti abbiano paura che le proprie preghiere non lo siano perché non vengono esaudite.

Ecco dunque che il Pontefice tenta di spiegare che “la preghiera non è una bacchetta magica: è un dialogo con il Signore. In effetti, quando preghiamo possiamo cadere nel rischio di non essere noi a servire Dio, ma di pretendere che sia Lui a servire noi,” eppure la preghiera modello, quella indicata da Gesù, il Padre Nostro, indica come dovrebbe essere il nostro pensiero “sia santificato il tuo nome, venga il tuo Regno, sia fatta la tua volontà.” Bisogna infatti chiedersi se stiamo pregando per i giusti motivi e se ciò che chiediamo è per noi conveniente.

Infatti si può anche pregare per motivi sbagliati: ad esempio, per sconfiggere il nemico in guerra, senza domandarsi che cosa pensa Dio di quella guerra. È facile scrivere su uno stendardo “Dio è con noi”[…] pochi si preoccupano di verificare se loro sono effettivamente con Dio.

E quando invece preghiamo per i giusti motivi? Per la guarigione di un figlio, o di un genitore, perché sembra che non veniamo ascoltati ed esauditi? Perché, come si legge in più occasioni nel Vangelo, i piani di Dio devono compiersi in un altro modo e in un altro tempo “quante volte abbiamo chiesto una grazia, un miracolo, diciamolo così, e non è accaduto nulla. Poi, con il tempo, le cose si sono sistemate ma secondo il modo di Dio, il modo divino, non secondo quello che noi volevamo in quel momento. Il tempo di Dio non è il nostro tempo.”

Anche Gesù chiede di essere salvato, ma “il male mai è un signore dell’ultimo giorno, no: del penultimo, il momento dove è più buia la notte, proprio prima dell’aurora.” L’ultimo appartiene a Dio, basta solo avere pazienza.

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Informazioni su Nunzia G.

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1 pensato per “Dio ci ascolta sempre ma il Suo tempo non è il nostro tempo

  1. Santità Rev.ma, come ogni Mercoledì ho partecipato virtualmente alla Sua Udienza Generale. Lei ha affrontato un tema molto discusso e spesso causa di lamentele da parte del popolo di Dio. La Sua spiegazione e analisi è stata molto efficace. Spesso si chiede a Dio d’intervenire con troppa leggerezza e per problemi futili. Io, per esempio, chiedo a Dio la disponibilità di soldi ma non per me stesso ma per aiutare coloro che sono più poveri di me. Inoltre chiedo la salute, anche per Lei, per poter servirLo meglio e l’intelletto per poter spiegare la Sua Parola. Ebbene tutte queste richieste sono state ascoltate e questo mi fa felice. Le auguro ogni bene e La saluto cordialmente. Con perfetta stima Gavini Giovanni.

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