All’Angelus nella quinta domenica di quaresima Papa Francesco ci ricorda del miracolo della resurrezione di Lazzaro, l’ultimo compiuto da Gesù prima della Pasqua.
Cosa ci racconta questo passo del Vangelo? “Il messaggio è chiaro: Gesù dà la vita anche quando sembra non esserci più speranza. Capita, a volte, di sentirsi senza speranza – a tutti è capitato questo –, oppure di incontrare persone che hanno smesso di sperare, amareggiate perché hanno vissuto cose brutte, il cuore ferito non può sperare”. In questi casi non si vede una via d’uscita, ma Dio ci dimostra “che in questi momenti non siamo soli, anzi che proprio in questi momenti Lui si fa più che mai vicino per ridarci vita”.
Gesù ci dà la speranza, ci dice che anche in quei momenti bui non dobbiamo smettere di sperare. Egli ci invita a “togliere la pietra” che portiamo sul cuore: “Togliete la pietra: il dolore, gli errori, anche i fallimenti, non nascondeteli dentro di voi, in una stanza buia e solitaria, chiusa. Togliete la pietra: tirate fuori tutto quello che c’è dentro”. Questo ci esorta a fare, ci dice che quello che abbiamo dentro, che ci dà dolore, possiamo darlo a Lui. “Gettatelo in me con fiducia, dice il Signore, io non mi scandalizzo; gettatelo in me senza timore, perché io sono con voi, vi voglio bene e desidero che torniate a vivere”.
E ancora: “non cedere al pessimismo che deprime, non cedere al timore che isola, non cedere allo scoraggiamento per il ricordo di brutte esperienze, non cedere alla paura che paralizza”. E noi, chiede il Pontefice, riusciamo ad affidarci a Lui? A dargli le nostre preoccupazioni, e a ricevere da Lui la luce? E a nostra volta, portiamo la luce nella vita di chi sta passando un momento buio? Questo è il modo di dare testimonianza, la giusta testimonianza dell’amore di Dio.