Nell’Udienza Generale del 22 maggio 2024, Papa Francesco ha concluso un ciclo di catechesi dedicato con l’umiltà, una virtù fondamentale per la vita dei credenti. L’umiltà, ha sottolineato il Papa, contrasta la superbia, uno dei vizi più pericolosi per l’animo umano. “Concludiamo questo ciclo di catechesi soffermandoci su una virtù che non fa parte del settenario di quelle cardinali e teologali, ma che è alla base della vita cristiana: questa virtù è l’umiltà“, ha affermato il Santo Padre.
Citando il Salmo, Papa Francesco ha indicato come il semplice atto di contemplare la grandezza del cielo stellato possa riportare gli uomini alla giusta dimensione della propria esistenza: “Quando vedo i tuoi cieli, opera delle tue dita, la luna e le stelle che tu hai fissato, che cosa è mai l’uomo perché di lui ti ricordi, il figlio dell’uomo, perché te ne curi?“. Questo senso di piccolezza, ha spiegato il Papa, preserva dall’arroganza e dall’illusione di onnipotenza.
Il pontefice ha poi riflettuto sul ruolo dell’umiltà nella vita di Maria, madre di Gesù, presentandola come esempio di virtù granitica. “L’umiltà è una virtù granitica“, ha ribadito il Papa, evidenziando come Maria abbia sempre mantenuto una dimensione di piccolezza interiore, senza ambizioni personali, nemmeno di fronte alla più grande verità della sua vita: essere Madre di Dio.
Papa Francesco ha anche invitato alla preghiera per la pace in un mondo segnato da conflitti. Ha ricordato la sofferenza dell’Ucraina, della Palestina e di Israele, del Myanmar e di molti altri paesi in guerra. “Fratelli e sorelle, bisogna pregare per la pace in questo tempo di guerra mondiale“, ha esortato il Pontefice.
Infine, il Papa ha rivolto un pensiero speciale alle vocazioni religiose in Italia, esortando a riflettere e pregare per un aumento delle chiamate alla vita consacrata.