Durante l’udienza generale del 19 giugno 2024, Papa Francesco ha rivolto un appassionato discorso ai fedeli, mettendo al centro la preghiera e l’importanza dei salmi nella vita cristiana. In preparazione al prossimo Giubileo, il Pontefice ha invitato a dedicare l’anno 2024 «a una grande “sinfonia” di preghiera».
Papa Francesco ha sottolineato che la Chiesa possiede già una sinfonia di preghiera, il cui compositore è lo Spirito Santo, ed è il Libro dei Salmi. Ha spiegato come i salmi rappresentino diversi “movimenti” della preghiera: lode, ringraziamento, supplica, lamento, narrazione, riflessione sapienziale, e altri, sia nella forma personale sia in quella corale di tutto il popolo. «Sono i canti che lo Spirito stesso ha messo sulle labbra della Sposa, la Chiesa» ha detto il Papa, ricordando l’ispirazione poetica e divina che permea questo libro.
Papa Francesco ha ricordato come i salmi abbiano avuto un posto privilegiato nel Nuovo Testamento e continuino a essere presenti nelle edizioni che combinano Nuovo Testamento e Salmi. Ha condiviso un commovente aneddoto personale: sulla sua scrivania ha un’edizione in ucraino del Nuovo Testamento e Salmi di un soldato morto in guerra, che pregava al fronte con questo libro. Ha spiegato che non tutti i salmi possono essere ripetuti dai cristiani moderni a causa delle differenze storiche e culturali, ma questo non ne diminuisce l’ispirazione divina.
I salmi sono stati la preghiera di Gesù, di Maria, degli Apostoli e di tutte le generazioni cristiane. Papa Francesco ha citato la Lettera agli Ebrei e il Vangelo di Luca per dimostrare come Gesù stesso abbia pregato i salmi in momenti cruciali della sua vita. «Quando li recitiamo, Dio li ascolta con quella grandiosa “orchestrazione” che è la comunione dei santi» ha detto il Papa, invitando i fedeli a fare dei salmi una parte integrante della loro vita di preghiera.
Papa Francesco ha esortato i fedeli a pregare con i salmi, sottolineando che sono preghiere “per tutte le stagioni” e che non perdono di efficacia con la ripetizione. Ha dato esempi di salmi da recitare in momenti di tristezza, colpa, o paura, e ha ribadito l’importanza di aprirsi a una preghiera che va oltre le richieste personali, includendo lode, benedizione e ringraziamento.
Il Papa ha inoltre ricordato la Giornata Mondiale del Rifugiato, esortando gli Stati a garantire condizioni umane e processi di integrazione per i rifugiati. Ha accolto con calore vari gruppi di pellegrini e ha lanciato un appello accorato per la pace, pregando per la fine delle guerre in Ucraina, Terra Santa, Sudan, Myanmar e in altre regioni martoriate.
Concludendo il suo discorso, Papa Francesco ha incoraggiato tutti a continuare a pregare per la pace, sottolineando che «la guerra è sempre una sconfitta, dall’inizio». Il suo messaggio di speranza e preghiera è stato un potente richiamo a tutti i cristiani a unirsi in una sinfonia di preghiera e a lavorare per un mondo più pacifico e giusto.