Oggi il Vangelo ci parla di Gesù che invia i suoi discepoli per la missione (cfr Mc 6,7-13). Li invia “a due a due” e raccomanda una cosa importante: di portare con sé solo il necessario.
Papa Francesco ci invita a riflettere su questa immagine dei discepoli inviati insieme, portando con sé solo il necessario. Il Vangelo non si annuncia da soli, no: si annuncia insieme, come comunità, sottolinea il Papa. Questo richiede la capacità di custodire la sobrietà, di essere sobri nell’uso delle cose, condividendo le risorse, le capacità e i doni, evitando il superfluo. Perché? Per essere liberi: il superfluo ti fa schiavo. Questa sobrietà è fondamentale non solo per la propria libertà personale, ma anche per garantire che tutti abbiano ciò che serve a vivere in modo dignitoso e a contribuire attivamente alla missione. È importante anche essere sobri nei pensieri, essere sobri nei sentimenti, abbandonando i preconcetti e le rigidità, favorendo il confronto e l’ascolto per rendere più efficace la testimonianza.
Il Papa ci invita a pensare alle nostre famiglie e comunità: quando ci si accontenta del necessario, anche con poco, con l’aiuto di Dio, si riesce ad andare avanti e ad andare d’accordo, condividendo quello che c’è, rinunciando tutti a qualcosa e sostenendosi a vicenda (cfr At 4,32-35). Questo è già un annuncio missionario, che incarna la bellezza del messaggio di Gesù nella concretezza della vita. Una famiglia o una comunità che vivono in questo modo creano un ambiente ricco d’amore, dove è più facile aprirsi alla fede e alla novità del Vangelo, ripartendo migliori e più sereni.
Al contrario, se ognuno va per conto suo, se ciò che conta sono solo le cose – che non bastano mai –, se non ci si ascolta, se prevalgono l’individualismo e l’invidia – l’invidia è una cosa mortale, un veleno! – la vita diventa difficile, e gli incontri diventano fonte di inquietudine, tristezza e scoraggiamento piuttosto che occasione di gioia (cfr Mt 19,22).
Cari fratelli e sorelle, comunione e sobrietà sono valori importanti per la nostra vita cristiana: comunione e sobrietà sono indispensabili per una Chiesa missionaria, a tutti i livelli.
Papa Francesco ci esorta a chiederci: io sento il gusto di annunciare il Vangelo, di portare, là dove vivo, la gioia e la luce che vengono dall’incontro con il Signore? E per farlo, mi impegno a camminare assieme agli altri, condividendo con loro idee e capacità, con mente aperta, con cuore generoso? Infine, so coltivare uno stile di vita sobrio, uno stile di vita attento ai bisogni dei fratelli? Queste domande sono importanti per il nostro cammino di fede.
Maria, Regina degli Apostoli, ci aiuti ad essere veri discepoli missionari, nella comunione e nella sobrietà di vita. Nella comunione, nell’armonia tra noi e nella sobrietà di vita.
Il Papa ha poi salutato i presenti, romani e pellegrini d’Italia e di tanti Paesi, menzionando in particolare i partecipanti al Congresso Internazionale dei laici dell’Ordine di Sant’Agostino, le Suore della Sacra Famiglia di Nazareth, i giovani della parrocchia di Luson (Alto Adige) che hanno percorso la via Francigena, il Consiglio dei Giovani del Mediterraneo ispirati dal messaggio del Venerabile Giorgio La Pira, e i partecipanti al Corso internazionale per formatori del Regnum Christi.
Infine, ha inviato il suo saluto ai fedeli polacchi radunati al Santuario della Madonna Nera di Częstochowa per il pellegrinaggio annuale della famiglia di Radio Maria e ha ricordato la Domenica del Mare, pregando per coloro che lavorano nel settore marittimo e per chi si prende cura di loro.
Papa Francesco ha concluso invocando la Madre di Dio, che dopodomani si celebrerà come Beata Vergine del Monte Carmelo, affinché doni conforto e ottenga pace per tutte le popolazioni oppresse dalla guerra, ricordando in particolare l’Ucraina, la Palestina, Israele e Myanmar.