Nell’Angelus dell’Epifania Papa Francesco ha offerto una profonda riflessione sul significato della ricerca di Gesù, prendendo spunto dal racconto evangelico dei Magi.
Il Pontefice ha evidenziato il contrasto tra l’atteggiamento dei Magi, che da terre lontane intraprendono un lungo e rischioso viaggio per adorare il neonato Messia, e quello degli abitanti di Gerusalemme, inclusi i sacerdoti e i teologi, che pur essendo vicini al luogo della nascita di Gesù, rimangono indifferenti e immobili.
I Magi, guidati dalla stella e da un’intima ispirazione, affrontano sacrifici e incertezze per incontrare il Re dei Giudei. Al contrario, coloro che avrebbero dovuto essere i primi a riconoscere e accogliere il Messia restano fermi nelle loro posizioni, soddisfatti delle loro conoscenze e tradizioni, senza aprirsi alla novità rappresentata dalla nascita di Gesù.
Papa Francesco ha invitato i fedeli a riflettere su quale atteggiamento adottino nella loro vita spirituale:
- Sono come i pastori e i Magi, pronti a mettersi in cammino, a cercare attivamente la presenza di Dio nella loro vita, riconoscendolo nei poveri, nell’Eucaristia, negli abbandonati, nei fratelli e nelle sorelle?
- Oppure assomigliano a coloro che, pur essendo vicini fisicamente o culturalmente alla fede, rimangono chiusi e insensibili alla presenza di Gesù, non disposti a uscire dalle proprie sicurezze per incontrarlo veramente?
Il Santo Padre ha anche menzionato una suggestiva leggenda del “quarto re mago”, che, pur arrivando tardi a Gerusalemme durante la crocifissione di Gesù, ha speso il suo tempo lungo il cammino aiutando i bisognosi. Gesù, dalla croce, gli dice: “In verità ti dico, tutto quello che hai fatto per l’ultimo dei fratelli, lo hai fatto per me”. Questo racconto sottolinea come il servizio e l’amore verso il prossimo siano vie privilegiate per incontrare Cristo.
Concludendo, Papa Francesco ha invocato l’intercessione della Vergine Maria affinché tutti possano, sull’esempio dei pastori e dei Magi, riconoscere Gesù vicino e aprire il cuore alla sua presenza trasformante.
