Papa Francesco, in occasione dell’Angelus per la Festa del Battesimo di Gesù, ha offerto una profonda riflessione sul significato di questa festa, invitando i fedeli a meditare sulla propria vita battesimale. Il Santo Padre ha sottolineato che questa celebrazione ci riporta al momento in cui Gesù si unisce al popolo in cerca del battesimo per il perdono dei peccati. Richiamando un inno liturgico, ha descritto Gesù che si presenta “con l’anima nuda e i piedi nudi” per farsi battezzare da Giovanni.
Francesco ha spiegato che il Battesimo di Gesù è il momento in cui si manifesta lo Spirito Santo e si rivela l’Epifania di Dio. Il Padre si esprime attraverso due segni: il volto del Figlio amato e la voce che proclama: «Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento».
Riflessione sul proprio Battesimo
Il Papa ha invitato tutti a riflettere sulla propria esperienza battesimale, ponendo domande profonde: “Ci sentiamo amati e accompagnati da Dio? Riconosciamo il suo volto in Gesù e nei fratelli? Siamo abituati ad ascoltare la sua voce?”. Ha poi esortato i fedeli a ricordare la data del proprio Battesimo e a celebrarla come un giorno di rinascita nello Spirito. “Non dimenticatevi! Questo è un lavoro da fare a casa: la data del mio Battesimo”, ha ribadito con fervore.
Dopo l’Angelus
Dopo la preghiera mariana, il Pontefice ha espresso la sua vicinanza agli abitanti della Contea di Los Angeles, colpiti da devastanti incendi, assicurando la sua preghiera. Ha poi condiviso la gioia di aver battezzato alcuni neonati, figli di dipendenti della Santa Sede e della Guardia Svizzera, e ha invitato i presenti a pregare per le giovani coppie, affinché accolgano con gioia il dono dei figli e li portino al Battesimo.
Un momento significativo è stato il ricordo della beatificazione di Don Giovanni Merlini, sacerdote dei Missionari del Preziosissimo Sangue, celebrata quella mattina nella Basilica di San Giovanni in Laterano. Papa Francesco lo ha descritto come un “messaggero di pace” e ha chiesto ai fedeli di invocare la sua intercessione, unendosi in preghiera per la pace in Ucraina, Medio Oriente e nel mondo intero.
Infine, il Santo Padre ha salutato calorosamente pellegrini e gruppi presenti in Piazza San Pietro, rinnovando il suo appello per la pace e concludendo con il consueto invito: “Non dimenticatevi di pregare per me. Buon pranzo e arrivederci!”.