Nel Vangelo del giorno l’evangelista Luca ci racconta la parabola della pecora smarrita: il pastore lascia il gregge per andare alla ricerca della pecora che si era smarrita nel deserto. Una volta trovata, colmo di gioia la carica in spalla e la porta a casa.
Questi gesti ci raccontano la relazione che Dio ha con noi ma non solo quando smarriamo il cammino, sempre. Dio ci conosce uno ad uno e come un pastore ci accudisce e ci sorveglia, perché ci ama. Egli cammina con noi, suo popolo, esattamente come un pastore fa con il suo gregge. E quando smarriamo il cammino Egli stesso viene e ci prende in braccio. il Signore padre Nostro é dunque vicino sempre al suo popolo e nel momento della difficoltà viene in soccorso di ognuno di noi. Questo é il modo nel quale l’Amore di Dio si manifesta: con la vicinanza.
Ma non solo, Dio non solo ci é vicino: ci prende in braccio. E’ questa la dimostrazione dell’affetto che Egli stesso nutre verso di noi. La sua vicinanza diventa contatto diretto, diventa tenerezza e affetto al punto tale da prenderci in braccio, da farsi quasi uno con noi. Questo abbraccio é il lato materno di Dio: Dio che é padre e viene in nostro soccorso per ricondurci nel corretto cammino con il resto del gregge e Dio che é madre che ci prende in braccio per proteggerci e trasmetterci il suo Amore per mezzo della tenerezza.
Tuttavia qual é la cosa più difficile per noi? Dice Papa Francesco: Questa può sembrare un’eresia, ma è la verità più grande! Più difficile che amare Dio è lasciarci amare da Lui! La nostra più grande difficoltà é lasciarci prendere in braccio da Dio. Lasciare che Lui si faccia vicino a noi e sentirlo vicino. Lasciare che Lui si faccia tenero, ci carezzi. Quello è tanto difficile: lasciarci amare da Lui.
In effetti quante volte ci lamentiamo dell’assenza di Dio ma in verità siamo noi che preferiamo continuare a fuggire lontano dal Suo gregge? E’ tanto difficile lasciarci amare da Dio. Certo le lusinghe e le adulazioni di cui abbiamo parlato l’ ci attirano fuori dal gregge, ma ricordiamoci che fuori dal gregge del Signore vi é il deserto. La vita, la vera vita é nel gregge mentre fuori vi é solo un ricordo, pallido e ostile, della vita.
Per questo Papa Francesco ci insegna a pregare così Signore io voglio amarti, ma insegnami la difficile scienza, la difficile abitudine di lasciarmi amare da Te, di sentirti vicino e di sentirti tenero!’. Che il Signore ci dia questa grazia!”.
Amare chi non si conosce, farsi amare da chi non si conosce….Voi ci riuscite?
Ma quando la chiesa la smetterà di dirci cose che non possiamo capire e si deciderà a farci conoscere Dio?L;a cosa che desideriamo di più perché non ce la insegna?
Caro Federico ti voglio dire una frase di Sant’Agostino: “Cercavo Dio fuori di me e non mi accorgevo che era dentro di me”. Cercalo anche tu dentro te stesso, nel silenzio e nella profondità della tua anima, cercalo nelle sacre scritture e nei sacramenti che ci ha lasciato; cercalo insistentemente, parlagli e anche se non lo si può vedere Egli ci parlerà. Non scoraggiarti mai!!!