Il cammino del Popolo di Dio nel deserto, descritto nella prima Lettura del Giorno, ha spiegato Papa Francesco nel corso dell’omelia durante la Santa Messa in occasione della Festa della Esaltazione della Santa Croce, “fa pensare alla Chiesa in cammino nel deserto del mondo di oggi” e in particolare alle famiglie.
Il richiamo alle famiglie è stato particolarmente forte, in una celebrazione nella quale il Pontefice ha anche celebrato il Sacramento del Santo Matrimonio per 20 nuovi sposi: il racconto biblico, infatti, racconta le difficoltà che il Popolo ha trovato durante il viaggio nel deserto che sono le stesse difficoltà che le famiglie incontrano oggi.
“A un certo punto «il popolo non sopportò il viaggio» (Nm 21,4). Sono stanchi, manca l’acqua e mangiano solo la “manna”– ha spiegato Bergoglio – un cibo prodigioso, donato da Dio, ma che in quel momento di crisi sembra troppo poco.” Anche noi oggi, nel deserto moderno, ha spiegato il Vescovo di Roma siamo messi alla prova allo stesso modo: quando il cammino si fa più difficile appare “la tentazione di tornare indietro, di abbandonare il cammino.“
In particolare le “coppie di sposi” sono esposte a questa continua tentazione: arriva un momento in cui si rendono conto che “non sopportano il viaggio, il viaggio della vita coniugale e familiare” e quando accade questo “la fatica del cammino diventa una stanchezza interiore“. Queste persone “perdono il gusto del Matrimonio” e questo perché “non attingono più l’acqua dalla fonte del Sacramento. La vita quotidiana diventa pesante, e tante volte, nauseante” e proprio nel momento dello sconforto, come nel racconto Biblico, “arrivano i serpenti velenosi che mordono la gente, e tanti muoiono.“
Tuttavia, il racconto della Bibbia ci dice che nel momento più difficile Dio interviene, non cacciando i serpenti ma inviando “un rimedio“: “un serpente di bronzo, appeso ad un’asta; chiunque lo guarda, viene guarito dal veleno mortale dei serpenti“.
Questo serpente, ci dice il Vangelo di oggi, è Cristo: Gesù è l’ “antidoto” che permette di scacciare i serpenti moderni. Per questo “chi si affida a Gesù crocifisso riceve la misericordia di Dio che guarisce dal veleno mortale del peccato. – ha spiegato il Pontefice – Il rimedio che Dio offre al popolo vale anche, in particolare, per gli sposi che “non sopportano il cammino” e vengono morsi dalle tentazioni dello scoraggiamento, dell’infedeltà, della regressione, dell’abbandono… – ha quindi concluso Papa Francesco – Anche a loro Dio Padre dona il suo Figlio Gesù, non per condannarli, ma per salvarli: se si affidano a Lui, li guarisce con l’amore misericordioso che sgorga dalla sua Croce, con la forza di una grazia che rigenera e rimette in cammino sulla strada della vita coniugale e familiare“.
è proprio grande, ha tutti gli antidoti
Francesco parla del maligno, che si era insediato nei cuori degli Israeliani, al tempo di Mosè, dopo il passaggio nel Mar Rosso, gli Ebrei erano passati sull’asciutto. Mentre i carri Egiziani sono stati travolti – dalla chiusura delle acque -, e neppure uno si è salvato. Certo oggi si vorrebbe vedere anche noi quelle cose strabilianti, cioè miracoli che solo DIO poteva fare. Il miracolo odierno, è la nostra esistenza, cioè la mia vita, in questo preciso momento. Io sono – e tutti voi miei cari fratelli/sorelle un miracolo vivente – cioè la vita stessa è meravigliosa. Basta guardare la nostra natura che noi viviamo, che solo DIO ci ha donato; ed osservate esempio: un aurora, e poi il sorgere del sole, oppure il tramonto del sole, oppure il verde dei campi con tutti i suoi bellissimi fiori, poi gli animali del cielo e della terra, che noi siamo per loro Re, poi il mare, le montagne, gli astri del cielo, eccetera. Ecco qui per noi è il nostro Paradiso odierno in terra, che dobbiamo custodirlo: e non annientarlo, distruggerlo con bombe od inquinamento atmosferico del cielo, poi dire abbiamo l’effetto serra? Ma è stata la nostra incuria, noncuranza ad arrivare all’inquinamento del cielo. DIO ci sta mettendo alla prova se noi tutti uomini/donne, abbiamo cura del suo creato. Quindi il nostro piccolo compito è vivere con le piccole leggi che Gesù ci ha donato. la prima, ed è la più importante legge:
1° amerai il tuo DIO con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua mente.
2° amerai il prossimo tuo come te stesso.
Vedete, che basta poco, sono solo due piccole leggi che però racchiudono tutto l’amore di Gesù. Egli diceva: fate questo e vivrete in eterno. Termino con un ciao a presto
Am citit nu de mult o carte interesantă: Don Miguel Ruiz – „Cele patru legăminte” pe care mi-aş dori să o prezint cititorilor de la VATICAN ,si Sf Papa Francesco I – Jorge Mario Bergoglio
„Focalizarea exclusivă asupra libertăţii personale nu reprezintă un act egoist; ea este cel mai mare DAR pe care îl putem face umanităţii.” – spune la un moment dat Don Miguel Ruiz. În cărţile sale, el ne vorbeşte despre învăţăturile toltece pe care a avut şansa să le urmeze. Aceste învăţături sînt simple, nu se bazează pe dogme, astfel încît ele pot fi accesibile oricui, indiferent de religia pe care o urmează.
1. Fiţi impecabili în tot ceea ce spuneţi.
Rostiţi numai Adevărul. Spuneţi numai ceea ce gîndiţi. Nu folosiţi cuvintele pentru a vă critica pe sine sau pentru a-i bîrfi pe cei din jur. Folosiţi-vă de puterea cuvîntului pentru a răspîndi Adevărul şi Iubirea.
2. Nu luaţi nimic la modul personal.
Nimic din ceea ce fac alţii nu vi se datorează. Cuvintele şi acţiunile celor din jur sînt doar o proiecţie a propriei lor realităţi, a visului lor personal. Dacă vă veţi imuniza în faţa opiniilor şi a acţiunilor celorlalţi oameni, veţi evita foarte multă suferinţă inutilă.
3. Nu faceţi presupuneri inutile.
Descoperiţi curajul de a pune întrebări şi de a exprima ceea ce doriţi cu adevărat. Comunicaţi cît mai clar cu putinţă cu ceilalţi Oameni, pentru a evita astfel neînţelegerile, tristeţea şi suferinţele inutile. Acest legămînt este suficient în sine pentru a vă transforma radical Viaţa.
4. Faceţi întotdeauna tot ce vă stă în putere.
Potenţialul maxim al omului se schimbă în fiecare moment; de pildă, într-un fel veţi acţiona atunci cînd sînteţi Sănătos şi în alt fel atunci cînd sînteţi Bolnav. Indiferent de circumstanţe, faceţi întotdeauna tot ceea ce vă stă în putere şi veţi evita astfel auto-acuzaţiile, abuzul de sine şi regretele.
Toltecii au creat Trei Discipline, cu scopul de a ajuta Omul să scape de suferinţă şi să-şi regăsească adevărata sa natură: Fericirea, Libertatea şi IUBIREA.
Toltecii au insistat să ne privim întotdeauna cu sinceritate, scop în care au creat o disciplină exclusiv pentru luciditate.
Prima disciplină, Arta lucidităţii (sau a conştientizării), reprezintă primul pas către atingerea libertăţii personale, căci nimeni nu poate fi liber dacă nu ştie cine este, unde se află sau ce fel de libertate caută. Această disciplină ne ajută să ne dăm seama de ceaţa care există în mintea noastră, să înţelegem că noi visăm tot timpul. Arta Lucidităţii ar mai putea fi numită şi Arta Adevărului.
Cea de-a doua disciplină toltecă, Arta Transformării, ne învaţă cum ne putem schimba Visul Vieţii Personale. Scopul celei de-a doua discipline constă în a pune ordine în haosul provocat de mitote…PROBLEME – toate acele voci din interiorul minţii noastre -, în a ne înfrunta temerile, în a le transforma şi a obţine rezultate eficiente. Rezultatul pe care îl dorim este Libertatea de a ne trăi propria Viaţă, nu viaţa Parazitului sau a sistemului nostru de convingeri. Arta Transformării poate fi realizată prin schimbarea legămintelor pe care le-am făcut cu noi înşine şi prin reprogramarea minţii noastre aşa cum dorim. Cele Patru Legăminte reprezintă o sinteză a Artei Transformării. Stăpînirea primelor două discipline conduce la eliberarea minţii de Parazit, care permite practicarea celei de-a treia discipline.
Arta de a iubi, sau Controlul Intenţiei. Din perspectiva toltecă, Iubirea sau Intenţia reprezintă acel aspect al vieţii care permite transformarea energiei. Acest aspect este Viaţa Insăşi, care este sinonimă cu Iubirea Necondiţionată. Tot ce există a fost creat din IUBIRE, căci totul a fost creat de Dumnezeu sau de Viaţă. Controlînd Iubirea, noi ne putem controla Visul Vieţii Noastre, iar atunci cînd dobîndim măiestria în toate cele trei discipline, devenim una cu Dumnezeu. Orice acţiune a noastră devine atunci parte integrantă din Fiinţa Unică. Acesta este scopul suprem al toltecilor.” Laudat sa fie Isus Sfantul Papa ,,
Vorrei sapere con chiarezza il motivo per cui la Chiesa Cattolica non concede ai suoi sacerdoti il permesso di matrimonio. Grazie
E DIO disse:-andate e fruttificatevi…
L’essere creativi, se ci viene mancare questo,sentiamo il vuoto, c’è il buco e questo buco va riempito. E la tentazione è cercare altrove, perchè ci viene facile e si presenta come un piatto appetitoso,perchè è frutto del lavoro altrui,ma non sappiamo la provenienza.
E questa è una distrazione bella e buona,quando il frutto è dentro di noi,dove c’è Gesù,dove a cui attingere l’acqua viva , lo so’ a volte può sembrare che non venga su niente, invece può servire anche il silenzio, per dare spazio alle cose nuove, importante è che nel silenzio non ci si addormenta e i mezzi ci sono per tenerci svegli. Abbiamo il vangelo e soprattutto le beatitudine .
Questo è valido sia per le copie che per le singola persona.
Gesù è stato chiaro il Regno di DIO è dentro e fuori di voi, allora perchè non guardare dentro di noi? Possiamo scoprire delle cose immaginabile che non si ha nemmeno il tempo di cercare altrove.
Auguri alle spose novelle! buonanotte.
Caro Papa Francesco posso avere da te il Regalo da te che il prossimo 25 Aprile 2015 si sposa mio figlio unico Matteo che possa essere da te ricevuto in udienza da te dopo che si è’ sposato essendo da sempre Cattolica ricevuta da Giovanni paolo II e benedetta da lui lo vorrei anche x mio figlio.
Ti ringrazio di cuore e ti voglio bene.
Oggi sono anche entrata a far parte dell’ordine del Santo Sepolcro delegazione di ancona.
Versamento bello e Angelico come amo tanto.
http://www.bufarini.it