Ricordando il centenario del martirio armeno, oggi, Papa Francesco, celebrando la Santa Messa nella Basilica Vaticana, ha sottolineato come, a distanza di cento anni da quello che fu il primo genocidio del XX secolo “la famiglia umana rifiuti di imparare dai propri errori causati dalla legge del terrore“.
È triste costatare che “ancora oggi c’è chi cerca di eliminare i propri simili – ha aggiunto il Santo Padre – con l’aiuto di alcuni e con il silenzio complice di altri che rimangono spettatori“: non è la prima volta che Bergoglio esprime in modo chiaro il fatto che il silenzio con il quale la comunità internazionale sta affrontando la situazione sia indice di colpevolezza in questo “tempo di guerra“.
È un tempo in cui “quotidianamente a crimini efferati, a massacri sanguinosi e alla follia della distruzione” così come successe cento anni fa nei confronti del popolo armeno, così come anche successe molte altre volte negli ultimi cento anni, basti ricordare i genocidi perpetrati da nazismo, stalinismo e in Cambogia, Ruanda, Burundi e Bosnia.
L’indifferenza con la quale il mondo osserva “il grido soffocato e trascurato di tanti nostri fratelli e sorelle inermi, che a causa della loro fede in Cristo o della loro appartenenza etnica vengono pubblicamente e atrocemente uccisi – decapitati, crocifissi, bruciati vivi –, oppure costretti ad abbandonare la loro terra“, ha ricordato il Pontefice, è quello stesso “silenzio complice di Caino che esclama: “A me che importa?”; «Sono forse io il custode di mio fratello?»“.
Da allora “sembra che l’umanità non riesca a cessare di versare sangue innocente“, ha aggiunto il Vescovo di Roma: “Non abbiamo ancora imparato che «la guerra è una follia, una inutile strage»“. E a scanso di equivoci, “il male non proviene mai da Dio“, ha scandito Bergoglio “professiamo che la crudeltà non può mai essere attribuita all’opera di Dio e, per di più, non deve assolutamente trovare nel suo Santo Nome alcuna giustificazione“.
Ricordare tutti i fratelli martiri, uccisi per la propria fede, “è doveroso”, ha quindi concluso Papa Francesco “perché laddove non sussiste la memoria significa che il male tiene ancora aperta la ferita; nascondere o negare il male è come lasciare che una ferita continui a sanguinare senza medicarla!“.
Precisando bene sono passati 100 anni? Mai noi immaginiamo abbastanza la cattiveria degli umani che non ha mai confine su questa terra? Se non avesse sacrificato la sua vita “Gesù Cristo” salendo sulla croce noi umani saremmo qui ancora ad aspettare il Messia, che è già in mezzo a noi! Lasciamoci inondare dal suo AMORE! Quello di nostro Signore Gesù Cristo! ciao a presto
APPELLO: “Mi chiamo Alessandra Gandini, sono nata e cresciuta a Ferrara. Insieme a mio fratello Alessandro mi trovo sotto estorsione da parte della mafia sin dalla nascita, poiché lo erano già i nostri genitori, nonni e generazioni precedenti: di padre in figlio. Questa è una storia terribile.
La storia vera di una bella e onesta famiglia ferrarese nelle mani della mafia da intere generazioni. Avendo trovato “tutte le porte chiuse”, abbiamo scritto e stiamo scrivendo un Blog, per denunciare tutto il male che ancora stiamo subendo. Questo Blog è per non dimenticare! Noi due fratelli siamo gli unici superstiti, tuttora in pericolo. Da intere generazioni la famiglia Gandini di Ferrara si trova sotto estorsione, maltrattamenti e uccisioni coperte da omertà! Ancora oggi, io e mio fratello Alessandro, unici superstiti, siamo sotto estorsione e sempre in pericolo di vita. E’ una vergogna senza pari! L’Olocausto di una famiglia onesta! I nostri genitori sono stati uccisi in omertà, i nostri sei cani sono stati uccisi con topicida come ricatto-vendetta; l’Italia è totalmente “congelata” contro la nostra famiglia, senza motivo! “Qualcuno” ha sparato all’auto di nostro padre, la nostra vita è sempre stata osteggiata e oppressa, senza motivo; inoltre, siamo oggetto di estorsioni pesanti. Qualche anno fa, io e mio fratello siamo stati sequestrati senza nessun motivo e senza nessuna documentazione, per essere rinchiusi e avvelenati in ospedali psichiatrici, con potenti psicofarmaci: tutto avvenuto in omertà, con gravissimi soprusi e abusi di potere! Al solo fine di poterci estorcere! Lunedì 27 ottobre 2014, il nostro ultimo cane salvato da cinque avvelenamenti, è morto per il sesto avvelenamento da acido cloridrico e acido solforico, dopo atroci sofferenze, poiché tutti i veterinari hanno ricevuto ordine di lasciarlo morire! Premetto, che di quanto riferito mi assumo totale responsabilità. Inoltre, sono in grado di produrre documentazione atta a provare le mie denunce. SITO WEB: alessandragandini.blogspot.com”
Un suggerimento al Papa:
Essendo che la sua dinuncia storica verso i fatti del 1915 contro il popolo armenio, non é percepita come oportuna e verosimile dal governo turco, suggerisco che il Papa potrebbe richiamare che questo governo potesse pubblicare la sua versione dei fatti, e poi fare una analisi sincera e congiunta su una perspettiva il massimo possibile obbietiva.
Leggendo le Sue parole, questa mattina, la mia prima preghiera è stata che la sua voce autorevole sia ascoltata perché è la voce di tutte le persone buone e oneste. Grazie, Santo Padre.
Quando il male viene banalizzato, quando non esiste più la differenza fra il vero e il falso, le viete ideologie di qualsiasi matrice ideologica annientano la sacralità della vita, che nostra non è. Bisogna far memoria delle atrocità commesse nella storia, non sostituire mai idee astratte con la sostanza che dona senso e significato alla vita.
Il male è folle, l’amore è la strada maestra da percorrere.
Grazie Santo Padre per la forza che ci infonde.