“Rimanere in Dio e nel suo amore, per annunciare con la vita e con la parola la risurrezione di Gesù, testimoniando la carità verso tutti e l’unità fra di noi” ha detto Papa Francesco durante l’omelia di oggi, in occasione della delle Beate Giovanna Emilia de Villenueve, Maria Cristina dell’Immacolata Concezione Brando, Maria Alfonsina Danil Ghattas e Maria di Gesù Crocifisso Baouardy.
Durante la propria riflessione il Pontefice ha invitato i fedeli a riflettere sul fatto che il “luminoso esempio” delle beate oggi canonizzate “interpella anche la nostra vita cristiana: come io sono testimone di Cristo risorto? È una domanda che dobbiamo farci“.
Prendendo spunto dagli Atti degli Apostoli (At 1,21-22) Bergoglio ha spiegato come essere discepolo di Gesù “significa essere testimone della risurrezione di Gesù” ed ha poi fatto notare come “il fatto che dica «insieme a noi» fa capire che la missione di annunciare Cristo risorto non è un compito individuale: è da vivere in modo comunitario“.
È vero infatti che anche oggi “la nostra fede è legata saldamente” alla testimonianza degli Apostoli e dei loro successori, come “una catena ininterrotta dispiegata nel corso dei secoli non solo dai successori degli Apostoli, ma da generazioni e generazioni di cristiani“. La fede assume dunque una dimensione comunitaria, nella quale “a imitazione degli Apostoli, infatti, ogni discepolo di Cristo è chiamato a diventare testimone della sua risurrezione – ha aggiunto – soprattutto in quegli ambienti umani dove più forte è l’oblio di Dio e lo smarrimento dell’uomo“.
“Perché questo si realizzi – ha quindi proseguito a spiegare il Santo Padre – bisogna rimanere in Cristo risorto e nel suo amore, come ci ha ricordato la Prima Lettera di Giovanni: «Chi rimane nell’amore rimane in Dio e Dio rimane in lui» (1 Gv 4,16). Gesù lo aveva ripetuto con insistenza ai suoi discepoli: «Rimanete in me … Rimanete nel mio amore» (Gv 15,4.9). Questo è il segreto dei santi: dimorare in Cristo, uniti a Lui come i tralci alla vite, per portare molto frutto (cfr Gv 15,1-8)“.
Chiediamoci dunque, ha detto Papa Francesco invitando i fedeli presenti ad un esame di coscienza, “come rimango in Lui, come dimoro nel suo amore? Sono capace di “seminare” in famiglia, nella mia comunità, nell’ambiente di lavoro, il seme di quella unità che Lui ci ha donato partecipandola a noi dalla vita trinitaria?“
“Tornando oggi a casa, portiamo con noi la gioia di quest’incontro con il Signore risorto – ha dunque concluso il Vescovo di Roma – coltiviamo nel cuore l’impegno a dimorare nell’amore di Dio, rimanendo uniti a Lui e tra di noi, e seguendo le orme di queste quattro donne, modelli di santità, che la Chiesa ci invita ad imitare“.
Durante la S. Messa ho ascoltato un cantico meraviglioso…….Questo è il mio comandamento: amatevi gli uni e gli altri, come io ho amato voi…….
Questo cantico rappresenta il comandamento che Gesù ci lascia al momento della Sua Ascensione in cielo….e, pensandoci bene, racchiude tutti i dieci Comandamenti di Dio! Devo dire che mi ha commossa veramente, è stato per me una bella raccomandazione, come mi diceva la mamma quando era in vita…..”mi raccomando, andate sempre d’accordo tra fratelli, non litigate mai e vogliatevi bene!”
Buona settimana Papa Francesco!
DIO TI BENEDICA SANTO PADRE FRANCESCO, essere testimone di CRISTO RISORTO, e’ una domanda che mi pongo spesso e sempre mi manda in crisi, mi aiuta il messalino con i commenti, le lezio divine e, ora ringraziando DIO, CI SEI TU,SANTO PADRE…Mi aiutate a capire cosa GESU’ vuole che noi facciamo, farlo e’ la parte piu’ difficile, con l’aiuto di tanta preghiera, oggi “faccio”tante azioni prima impossibili, non chiudere la porta a chi mi ha fatto tanto male, lasciarla aperta e invitare a entrare, lodando DIO. Aspetto, come LUI mi ha insegnato. Grazie. Ivana Barbonetti
Vivere nell’amore di Gesu’ e’ l’ unica strada da percorrere per giungere alla felicita’ vera. Ombre e luci sono presenti nella nostra esistenza, ma la vera luce che non si dilegua mai e’ l’infinito amore gratuito che Cristo ci dona, con il suo infinito mistero incarnato.
Santo Padre la ringranzio per la Sua presenza piena di bonta’ infinita.
Prego perche’ abbia sempre piu’ forza.