“Essere cristiano significa lasciarsi rinnovare da Gesù in questa nuova vita.” Con queste parole Papa Francesco inizia l’omelia del 6 luglio a Santa Marta ripartendo da laddove si era fermato il quando aveva spiegato che il cristiano vive nella costante memoria dell’incontro con Gesù avvenuto nel momento della conversione, nel momento in cui diciamo “Sì” al suo invito a seguirlo.
In quel momento si accende in noi il fuoco di Cristo e sarà nostro compito quello di mantenere vivo quel fuoco nella nostra vita soffiando costantemente sulle sue braci. E’ questa una attività a tempo pieno, non part-time. Non si può essere cristiani a momenti, ma per mantenere vivo quel fuoco, per mantenere viva la memoria di Gesù dobbiamo vivere la vita cristiana sempre, in ogni momento.
“Io sono un buon cristiano, tutte le domeniche, dalle 11 a mezzogiorno vado a Messa e faccio questo, faccio questo… Come se fosse una collezione. Ma la vita cristiana non è un collage di cose. E’ una totalità armonica, armoniosa, e la fa lo Spirito Santo! Rinnova tutto: rinnova il nostro cuore, la nostra vita e ci fa vivere in uno stile diverso, ma in uno stile che prende la totalità della vita. Non si può essere cristiano a pezzi, part-time. Il cristiano part-time non va! Tutto, la totalità, a tempo pieno. Questo rinnovamento lo fa lo Spirito. Essere cristiano alla fine non significa fare cose, ma lasciarsi rinnovare dallo Spirito Santo o, per usare le parole di Gesù, diventare vino nuovo.”
E questo rinnovamento coinvolge tutti e tutto, inclusa la stessa Chiesa dove riconosce Papa Francesco “ci sono strutture antiche, strutture caduche: è necessario rinnovarle” Ma questa azione di rinnovamento della Chiesa non é una cosa di oggi, da sempre la Chiesa si rinnova secondo i luoghi, i tempi e le persone. Fin dalla sua stessa nascita quando rinnovò le tradizioni ebraiche accogliendo e battezzando tutte le genti, anche coloro che non avevano esperienza di vita giudaica o cristiana.
Per questo Papa Francesco ci lascia tre messaggi di speranza sui quali riflettere, come cristiani e come Chiesa viva
“Non avere paura della novità del Vangelo! Non avere paura della novità che lo Spirito Santo fa in noi! Non avere paura del rinnovamento delle strutture: dov’è la madre, i bambini sono sicuri!”.
Nell’intervista rilasciata a Civiltà Cattolica, Papa Francesco dice che: se hai incontrato DIO con certezza totale e non sei sfiorata da un margine di incertezza allora non va bene.
Volevo essere certa di avere compreso il senso di quanto detto, sicuramente noi non abbiamo certezze, ma se lo Spirito mi ha donato la Fede per me Dio è una presenza reale e costante.
Ho amato molto quando dice”io so anche che il Signore ha memoria di me. Io posso dimenticarmi di Lui, ma io so che Lui mai, mai si dimentica di me.
Ecco questo è quello che sento nel cuore , ed è per questo che l’unica vera certezza della mia vita è Dio.