E’ terminato il , il cui ultimo appuntamento pubblico è stata la visita al quartiere povero di Tumbaco alla periferia di Quito, visitando la cui è seguito l’incontro con il clero, i religiosi, le religiose e i seminaristi nel Santuario Nazionale Mariano “El Quinche”, Ecuador: successivamente il Santo Padre si è dall’Ecuador, partendo alla volta della Bolivia e dando così inizio al , parte del più ampio quadro costituito dal Viaggio Apostolico in America Latina.
Durante la visita agli anziani della casa di riposo, per lo più non autosufficienti, Bergoglio ha dedicato ad ogni anziano una attenzione particolare, chi un abbraccio, chi un bacio, chi una carezza per poi recarsi all’incontro con clero e religiosi.
A questi ha detto di avere preparato un discorso, ma di non avere voglia di leggerlo: si è dunque lasciato andare ad un toccante discorso a braccio nel quale ha invitato i membri del clero e i religiosi presenti a imitare Maria quale discepola.
Maria, ha spiegato il Papa, è stata scelta come prima discepola da Dio, senza avere meritato questo onore: Maria, nella sua vita, “non è mai stata protagonista” ed è proprio questo uno dei suoi più grandi insegnamenti. Per essere veri discepoli non dobbiamo essere noi i protagonisti: l’unico protagonista è Dio.
Il secondo insegnamento è la gratuità con cui Maria è stata scelta: Maria, come già detto, è stata scelta senza alcun merito, gratuitamente. Così anche ogni religioso, ogni sacerdote viene scelto non per merito proprio ma per grazia divina: “religiose, religiosi, sacerdoti, seminaristi tutti i giorni tornate a percorrere questo cammino di ritorno verso la gratuità con cui Dio vi ha scelti. – ha detto il Santo Padre – Voi non avete pagato l’ingresso per entrare in seminario, per entrare nella vita religiosa. Non ve lo siete meritato“.
E’ importante, dunque, non dimenticare mai questa gratuità con il quale Dio sceglie, questo dono ricevuto da Dio: se si dimentica questo si finisce per sentirsi importanti e per allontanarsi dal cammino del Signore.
L’esempio, dunque, è e resta quello di Maria, la quale “ha sempre vissuto come discepola in tutta la sua vita“: ogni sacerdote, ogni religioso è chiamato a “servire, servire – ha proseguito Papa Francesco – e non fare altro. E servire quando siamo stanchi; servire quando la gente veramente ci disturba“.
“Chi percorre il cammino del servizio deve lasciarsi disturbare senza perdere la pazienza. Perché quel servizio in nessun momento gli appartiene. E per favore – ha dunque concluso il Vescovo di Roma – non fatevi pagare per la grazia. Per favore, che la nostra pastorale sia gratuita!“.
Cuánto dolor y amargura deberá padecer tu corazón en estos días de visita a esta parte del planeta en que todavía el odio y la revancha prevalecen antes que el amor a Dios y a los hombres….Seguiré rezando por tí compañero de sentimientos porque al rezar por tí también rezo por mí….o.l. ahijada de Juan y Eva Perón
Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date. E’ bello dare agli altri un sorriso una parola di incoraggiamento, anche solo un abbraccio. Se pensiamo a Gesù, a quanto amore ha per ognuno di noi ci rendiamo conto come e’ necessario adoperarsi per fare del bene, e non per sentirci primi in qualcosa ma semplicemente per dare una mano agli altri. Che la Nostra Madre celeste ci illumini e ci faccia da esempio per essere umili e rafforzati nella fede in Dio Padre e per vincere le tenebre del cuore per realizzare un mondo di pace e amore dove i piu piccoli possano giocare e sorridere e tutti tornare a sorridere. Con Gesù e Maria nel cuore siamo piu’ che vincitori sia lodato Gesù Cristo e Maria vero modello di santità e amore. Buona giornata.
“Grande Papa Bergoglio che illumina con saggezza e semplicità le coscienze della gente. Senza di Lui molti di noi farebbero a meno di pregare, di aiutare il prossimo, di commuoversi dinanzi alle sciagure della gente, in poche parole si tornerebbe ben presto alla barbarie!”
DIO TI BENEDICA SANTO PADRE FRANCESCO, e’ triste ma vero, troppi sacerdoti e troppe suore fanno tutto per gratificare se stessi o per soldi, riesco a vedere e non giudicare grazie all’aiuto spirituale dell’amore che mi lega a MARIA. Lei ci chiede di pregare per loro, io lo faccio e incoraggio a farlo, ma’ incoraggio anche a fare le azioni per risvegliare questi “RAPPRESENTANTI DI DIO IN TERRA”, quando la “fanno vergognosamente fuori”. Credo fermamente che siamo tutti responsabili gli uni degli altri, della correzione reciproca per aiutarci a crescere nelle vie del vivere il vangelo.DIO ABBIA MISERICORDIA DI TUTTI NOI. Ivana Barbonetti.