Dopo Washington e New York, è l’ora di Philadelphia: nuovo volo aereo per Papa Francesco, che, durante il suo , si è recato da New York a Philadelphia, una delle più antiche e popolose metropoli americane, per presiedere VIII Incontro Mondiale delle Famiglie in Philadelphia, che terminerà domani. Il primo appuntamento, a Philadelphia, è stata la celebrazione della intitolata ai Santi Pietro e Paolo: durante la propria omelia il Santo Padre ha invitato a valorizzare il contributo offerto dalle donne e quello dei laici nella Chiesa.
“Quanti giovani nelle nostre parrocchie e scuole hanno alti ideali, generosità di spirito, e amore per Cristo e la Chiesa!”, ha affermato Papa Francesco per poi chiedere ai sacerdoti presenti: questi giovani, noi clero, “li mettiamo alla prova? Diamo loro spazio e li aiutiamo a realizzare il loro compito?”
“Una delle grandi sfide per la Chiesa in questo momento è far crescere in tutti i fedeli il senso di responsabilità personale nella missione della Chiesa – ha dunque sottolineato il Vescovo di Roma – e renderli capaci di adempiere tale responsabilità come discepoli missionari, come fermento del Vangelo nel nostro mondo”.
“Il futuro della Chiesa esiga una partecipazione dei laici molto più attiva”, ha aggiunto Bergoglio, invitando dunque a costruire solide basi fondate sulla catechesi e sull’educazione nonché a “valorizzare i molteplici doni che lo Spirito effonde sulla Chiesa, in particolare stimare l’immenso contributo che le donne, laiche e religiose, hanno dato e continuano a dare alla vita delle nostre comunità”.
Facendo riferimento, infine, alla storia della Chiesa di Philadelphia, Papa Francesco ha concluso il proprio intervento ricordando le tante generazioni di cattolici che sono andati verso le periferie costruendo comunità per il culto, per la carità, per l’educazione, e per il servizio della società, degli immigrati, dei poveri, dei malati, dei carcerati.