Papa Francesco durante la omelia della Santa Messa in occasione della chiusura del Sinodo dei Vescovi ha messo in guardia i vescovi, cardinali, sacerdoti e laici presenti dalla tentazione di diventare sordi alla voce di chi ha bisogno del nostro aiuto.
Prendendo spunto dalla lettura del Vagelo, Bergoglio ha sottolineato come Gesù senta le grida di Bartimeo, il mendicante cieco, nell’indifferenza degli Apostoli. Il Vangelo racconta che Gesù si ferma, parla con Bartimeo e la cura della cecità: “ci sono alcune tentazioni per coloro che seguono Gesù“, e tra queste una che tocca tutti da vicino è quella di non fermarsi quando qualcuno chiede aiuto.
Nessuno dei discepoli si ferma, come Gesù fa (con Bartimeo). Continuano a piedi, passando per come se nulla fosse accaduto, ha detto il Vescovo di Roma. Se Bartimeo era cieco, gli Apostoli sono sordi: quello di Bartimeo non era un loro problema.
Queste parole del Pontefice assumono tanto più rilievo quando pensiamo che le ha pronunciate davanti ai cardinali, vescovi, sacerdoti e laici che hanno partecipato al Sinodo. Il Santo Padre ha spiegato a questi che questo “può essere il nostro rischio: di fronte ai continui problemi, meglio andare avanti, senza lasciarci disturbare. In questo modo, come quei discepoli, stiamo con Gesù, ma non pensiamo come Gesù. Si sta nel suo gruppo, ma si smarrisce l’apertura del cuore, si perdono la meraviglia, la gratitudine e l’entusiasmo e si rischia di diventare “abitudinari della grazia”“.
Durante la sua denuncia del rischio di incorrere in questa tentazione da parte dei sacerdoti, Francesco è andato oltre, spiegando che “possiamo parlare di Lui e lavorare per Lui, ma vivere lontani dal suo cuore, che è proteso verso chi è ferito. Questa è la tentazione: una “spiritualità del miraggio”: possiamo camminare attraverso i deserti dell’umanità senza vedere quello che realmente c’è, bensì quello che vorremmo vedere noi; siamo capaci di costruire visioni del mondo, ma non accettiamo quello che il Signore ci mette davanti agli occhi. Una fede che non sa radicarsi nella vita della gente rimane arida e, anziché oasi, crea altri deserti“.
Siamo purtroppo cieco e sordi tutto e per tutto siamo talmente pieni di ipocrisia che vediamo solo il nostro io, perché manca completamente un modello da seguire purtroppo manca a molti laici, e preti e non solo, molto spesso viviamo privi di ogni aiuto spirituale.Ma solo con l’aiuto di Dio cerchiamo di andare avanti. Papa Francesco Dio ti protegga da ogni male. Tu solo ed unico pastore grazie.
I debiti di gioco sono un gran brutta cosa; fanno deviare i doveri incrementando corruttele e consolidando ciechi e sordomuti.
A pagarne le conseguenze sono sempre le persone corrette.
Non avevo piu’ mandato commenti perche’ stavo vivendo la “sordita’ ” di quanti mi stavano ATTORNO, non riuscivo a capire PERCHE’? grazie Padre Francesco, le Tue spiegazioni mi chiariscono e rafforzano che non sono io quella sbagliata. Anche oggi gli “APOSTOLI” sono sordi e vanno avanti non fermandosi a risolvere i problemi, soprattutto degli altri.—-Ivana Barbonetti
Bravissimo Papa Francesco!!!! Hai centrato il punto!!!!! Cosi’ e’! Soprattutto qui a Linz in Alta Austria!!!
Grazie.
Papa Francesco, sei di uno splendore unico. Ringraziamo il Signore per averti donato a noi, sei un grandissimo dono per tutta la Chiesa e per il mondo intero. Preghiamo per te perché Gesù ti custodisca sempre. Grazie per i due nuovi Vescovi che hai scelto per due importanti Diocesi. Si specchiano in te e in ciò di cui è pieno il tuo pontificato: GRAZIA.