Riflessioni di Papa Francesco

Papa Francesco all’INPS: tutelare i lavoratori e il diritto alla pensione

Non dimenticare l’uomo: questo è l’imperativo. Amare e servire l’uomo con coscienza, responsabilità, disponibilità“, ha detto Papa Francesco durante l’: il Vescovo di Roma ha invitato i dipendenti dell’INPS a “lavorare per chi lavora, e non ultimo per chi vorrebbe farlo ma non può. Farlo non come opera di solidarietà, ma come dovere di giustizia e di sussidiarietà. Sostenere i più deboli, perché a nessuno manchi la dignità e la libertà di vivere una vita autenticamente umana“.

Non è mancata una chiara critica a questo modello economico che “macina risorse per ottenere profitti sempre maggiori” e che “arriva a snaturare l’ipotesi stessa di una cessazione lavorativa“, posticipando sempre più il momento nel quale inizia il periodo del riposo lavorativo, ovvero la pensione.

Il Santo Padre ha invitato i membri dell’INPS a operare per “tutelare i lavoratori e il loro riposo, custodire la maternità e il lavoro femminile, non far mancare mai il diritto alla pensione” ricordando come il riposo non è una “semplice astensione dalla fatica e dall’impegno ordinario”: il riposo è “un’occasione per vivere pienamente” la propria umanità, aperta all’incontro “vivo con Dio e con gli altri”.

Il riposo è possibile solamente “quando sei sicuro di avere un lavoro sicuro, che ti dà dignità, a te e alla tua famiglia. – ha aggiunto il Vescovo di Roma – E tu ti puoi riposare quando nella vecchiaia sei sicuro di avere la pensione che è un diritto“.

Dall’altro lato il Papa ha definitivo come vergognoso il lavoro nero e ha ricordato che è necessario garantire adeguate “esigenze assistenziali” anche, e soprattutto, a chi ha perso il lavoro: infatti, ha commentato il Pontefice “non sono venute meno le esigenze assistenziali, tanto per chi ha perso o non ha mai avuto lavoro, quanto per chi è costretto a interromperlo per i motivi più diversi“. Non è umano che “tu interrompi il lavoro e l’assistenza sanitaria cade”.

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8 pensieri su “Papa Francesco all’INPS: tutelare i lavoratori e il diritto alla pensione

  1. Caro Papa Francesco le tue parole sono sante, spero che più di qualche cuore si intenerisca per l’ultimo dei fratelli bisognosi. Grazie preghiamo sempre per te.

  2. Santo Padre: estoy completamente de acuerdo con sus palabras cuando Ud se expresó en “proteger a los trabajadores y…”. Lamentablemente en 1992, enero 1: fuimos arrojados a la calle 3.800 personas y sus correspondientes fliares, sufrieron las consecuencias, entre ellos, la dificil etapa psicológica de mi hijo que , con 8 años, tuvo que vivir el derrumbe de su padre. En 5 años, por el decreto 2284/91 , pasamos de una vida hecha al despojo total de lo conseguido con esfuerzo propio. Hasta se dieron el gusto de robarnos 30 años de aportes a la Caja Nacional de Ahorro y Seguro, ( si los seguros de vida) los cuales luego de 24 años, pese a ser reclamados por escrito, nunca lo pagaron: Hoy tendría una jubilación mejor.
    Nada se condenó entonces, a pesar de haberse producido la mayor cantidad de desocupados en el gobierno del presidente capicúa. No es reproche es información lo que le estoy enviando SS Francisco. Con el mayor de mis respetos, saluda a ud su hermano en Cristo Jesus. Enrique Alemán

  3. Caro Papa Francesco ecco una invalità che non percepisce pensione di invalidità, proprio grazie all’INPS mi accontento di vivere con 500 euro al mese mi ritengo fortuna perché c’è chi ne prende meno. Mi sono spariti 12 anni di contributi non si sa che fine hanno fatto. Ho smesso di chiedere giustizia, Dio pensa a tutto per sua grazia non manco di nulla, e vivo serena i miei giorni.
    “Prego Dio Padre nostro che ti dia forza e salute ti voglio bene “.

    1. anche a me sono spariti anni di contribuzione a retribuzione di 300.000 lire al giorno per 2 anni. chi li ha utilizzati?

  4. Santo Padre, forse TU non conosci un’altra realta’ del nostro mondo del lavoro in Italia, io,non essendone a conoscenza,presi una commercialista per gestire la contabilita’ della mia attivita’, sbaglio’ e io ne pagai le conseguenze, scopersi che lavorava alle poste Italiane,sbaglio’ per una non conoscenza di un cambio di tempi per legge,come poteva aggiornarsi se di mattina era alle poste? quanti danni avra’ fatto anche li?—-i pensionati giovani che loro fanno lavoro in nero chiedendo meno compensi portando via lavoro a chi lo fa’ come lavoro primario.—Guardiamo queste realta’ e mettiamo controlli idonei perche’ sia giustizia per tutti.–Ivana Barbonetti.

  5. Imploro Sua Santità Papa Francerco. Sono una mamma 65enne con poca autonomia, disabile per polio in prima infanzia. La mia vita è stata sempre complicata. Non mi ritengo sfortunata perchè un uomo buono si prende cura di me ma pur avendo tanti problemi desidero solo il bene della mia unica figia 34enne fragile di salute, se pur lentamente è riuscita a realizzare un percorso di studi, ha delle competenze ma la chiamano solo come stagista per alcuni mesi e poi la mandano via. So bene che raccontare tuto questo non servirà a nulla ma io ci provo, Sua Santità sa bene che l’amore di una mamma non conosce limiti e mi giustificherà con misericordia. Io tento se pur illudendomi di salvare il futuro di mia figlia e non mi lascio rubare la speranza. prima di lasciare questo mondo ingiusto “sotto alcuni aspetti” vorrei poter godere qualche anno della serenità di mia figlia. Sono un ago nel pagliaio e sono consapevole che non verrò presa in considerazione ma ho fede e prego per essere presa in considerazione.
    PS. mia figlia è ignara di tutto, lei tenta da anni di farcela da sola ma la vedo stanca, smarrita e demoralizzata.
    Grazie comunque. Rosaria da Pisa

  6. Veramente Grande il Nostro Papa Francesco I – Jorge Mario Bergoglio e non solo con le parole, come ha scritto qualcuno sui social, ma non ha paura dei fatti che esegue. Come mi piacerebbe incontrarlo insieme alla mia compagna.
    Salvo

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