La è stata uno dei momenti più importanti della visita apostolica di Papa Francesco in Kenya: rinnovando l’invito a non avere paura, il Pontefice ha fatto notare come dovunque venga proclamato il Vangelo, si ripete la profezia presente nelle Lettura del giorno “Non temete – Egli ci dice –: io vi ho scelti e prometto di darvi la mia benedizione” (cfr Is 44,2-3).
“La profezia di Isaia ci invita a guardare alle nostre famiglie e a renderci conto di quanto siano importanti nel piano di Dio“, ha aggiunto il Santo Padre sottolineando come “la salute di qualsiasi società dipende sempre dalla salute delle famiglie“. È dunque compito della Chiesa quello di “sostenere le famiglie nella loro missione all’interno della società“, sia dal punto di vista spiriturale che insegnando loro “ad accogliere i bambini come una benedizione per il nostro mondo e a difendere la dignità di ogni uomo e di ogni donna“.
Essere cristiani vuol dire andare controcorrente: in quanto credenti nella Parola del Signore siamo chiamati a testimoniare con i fatti la nostra coerenza opponendo “resistenza alle pratiche che favoriscono l’arroganza negli uomini, feriscono o disprezzano le donne, non curano gli anziani e minacciano la vita degli innocenti non ancora nati. – ha detto Papa Francesco – Siamo chiamati a rispettarci e incoraggiarci a vicenda e a raggiungere tutti coloro che si trovano nel bisogno. Le famiglie cristiane hanno questa missione speciale: irradiare l’amore di Dio e riversare l’acqua vivificante del suo Spirito“.
Nella società odierna, nella quale “assistiamo all’avanzata di nuovi deserti, creati da una cultura dell’egoismo e dell’indifferenza verso gli altri“, Gesù ci chiede “di essere discepoli missionari, uomini e donne che irradino la verità, la bellezza e la potenza del Vangelo che trasforma la vita. Uomini e donne che siano canali della grazia di Dio, che permettano alla sua misericordia, benevolenza e verità di diventare gli elementi per costruire una casa che rimanga salda. Una casa che sia un focolare, dove fratelli e sorelle vivano finalmente in armonia e reciproco rispetto, in obbedienza alla volontà del vero Dio, che ci ha mostrato, in Gesù, la via verso quella libertà e quella pace a cui tutti i cuori aspirano“.
«Siate forti nella fede! Non abbiate paura!». – ha dunque concluso Francesco – Perché voi appartenete al Signore.