La giornata di oggi, martedì 8 novembre 2015, ha visto susseguirsi cinque importanti appuntamenti con Papa Francesco: la Santa Messa, nella mattina, con l’apertura della Porta Santa, dando così inizio al Giubileo della Misericordia, l’Angelus e l’omaggio all’Immacolata in Piazza di Spagna cui sono seguiti il Santo Rosario e il Fiat Lux finale.
Alla presenza di oltre 70 mila persone, Papa Francesco, poco dopo le ore 11 del mattino ha , dando così inizio ufficiale all’Anno Santo della Misericordia. In tale occasione il Santo Padre ha auspicato “che il Giubileo della Misericordia porti a tutti la bontà e la tenerezza di Dio!”.
Questo Anno Santo vuole essere “un anno di grazia, tempo propizio per amare Dio e i fratelli nella gioia del Vangelo“, ha detto il Vescovo di Roma aprendo la Porta Santa, “Sarà un Anno in cui crescere nella convinzione della misericordia” poiché il giudizio di Dio è sempre nella luce della sua misericordia. “Attraversare la Porta Santa, dunque, ci faccia sentire partecipi di questo mistero di amore, di tenerezza”.
Durante la riflessione prima dell’, Francesco ha poi proseguito spiegando che “la festa dell’Immacolata diventa allora la festa di tutti noi se, con i nostri sì quotidiani, riusciamo a vincere il nostro egoismo e a rendere più lieta la vita dei nostri fratelli, a donare loro speranza, asciugando qualche lacrima e donando un po’ di gioia“.
Questa festa, ha aggiunto il Papa, “ci ricorda che nella nostra vita tutto è dono, tutto è misericordia”: del resto misericordia è proprio “la parola sintesi del Vangelo”. Dunque, “non abbiamo paura”, ha concluso Francesco “lasciamoci abbracciare dalla misericordia di Dio che ci aspetta e perdona tutto. Nulla è più dolce della sua misericordia. Lasciamoci accarezzare da Dio: è tanto buono, il Signore, e perdona tutto“.
Nel pomeriggio, quindi, il Pontefice si è dove, come tradizione, ha ringraziato l’Immacolata recitando la seguente preghiera
Vergine Maria,
in questo giorno di festa per la tua Immacolata Concezione,
vengo a presentarti l’omaggio di fede e d’amore
del popolo santo di Dio che vive in questa Città e Diocesi.
Vengo a nome delle famiglie, con le loro gioie e fatiche;
dei bambini e dei giovani, aperti alla vita;
degli anziani, carichi di anni e di esperienza;
in modo particolare vengo a te
da parte degli ammalati, dei carcerati,
di chi sente più duro il cammino.
Come Pastore vengo anche a nome di quanti
sono arrivati da terre lontane in cerca di pace e di lavoro.
Sotto il tuo manto c’è posto per tutti,
perché tu sei la Madre della Misericordia.
Il tuo cuore è pieno di tenerezza verso tutti i tuoi figli:
la tenerezza di Dio, che da te ha preso carne
ed è diventato nostro fratello, Gesù,
Salvatore di ogni uomo e di ogni donna.
Guardando te, Madre nostra Immacolata,
riconosciamo la vittoria della divina Misericordia
sul peccato e su tutte le sue conseguenze;
e si riaccende in noi la speranza in un vita migliore,
libera da schiavitù, rancori e paure.
Oggi, qui, nel cuore di Roma, sentiamo la tua voce di madre
che chiama tutti a mettersi in cammino
verso quella Porta, che rappresenta Cristo.
Tu dici a tutti: “Venite, avvicinatevi fiduciosi;
entrate e ricevete il dono della Misericordia;
non abbiate paura, non abbiate vergogna:
il Padre vi aspetta a braccia aperte
per darvi il suo perdono e accogliervi nella sua casa.
Venite tutti alla sorgente della pace e della gioia”.
Ti ringraziamo, Madre Immacolata,
perché in questo cammino di riconciliazione
tu non ci fai andare da soli, ma ci accompagni,
ci stai vicino e ci sostieni in ogni difficoltà.
Che tu sia benedetta, ora e sempre, Madre. Amen.
A seguire il Vescovo di Roma si è recato a Santa Maria Maggiore, dove ha pregato davanti all’immagine della Salus Populi Romani. A conclusione della giornata, Papa Francesco ha presieduto il in occasione del Giubileo della Misericordia e, infine, ha assistito ad uno durante il quale sono state proettate sulla facciata e sulla cupola di San Pietro, fotografie ispirate alla Misericordia, all’umanità, al mondo naturale e ai cambiamenti climatici.
Grazie santo padre anche se nn ho potuto assistere da vicino sono davvero felice per averlo visto alla tv un’emozione grandissima e spero sia davvero un anno di pace e di misericordia
Ringrazio DIO del SUO amore, questo e’ lo scopo per trovare un senso al vivere, donare questo amore a chi non lo conosce e lo rifiuta per paura. Continuare a amare,con discrezione, come fa’ il NOSTRO DIO.—-
-Ivana Barbonetti.