Nell’ odierno Papa Francesco nuovamente ci invita a riflettere su come i progetti che il Signore traccia per noi possano essere differenti da quanto avremmo voluto per noi stessi tanto che a volte risulta difficile accettare questi cambiamenti come lo fu per Giuseppe, futuro sposto di Maria.
Prendendo spunto dal Vangelo odierno che racconta i fatti precedenti la nascita di Gesù il Pontefice parla del dramma di Giuseppe: questi, come sappiamo, era il futuro sposo di Maria e i due erano destinati a sposarsi ma il matrimonio non era ancora stato sigillato e per questo non vivevano assieme.
Maria proprio in questo periodo antecedente il matrimonio rimane incinta per opera dello Spirito Santo, portando questo fatto grave turbamento in Giuseppe tanto che lo stesso Bergoglio dice che “quando Giuseppe si accorge di questo fatto, ne rimane sconcertato“.
La gravidanza di Maria mette Giuseppe difronte ad una difficile prova tanto più difficile non solo per la situazione me perché Maria era la persona che Giuseppe più amava Giuseppe. La prova a cui è stato chiamato Giuseppe non era differente da quella cui venne chiamato “Abramo, quando Dio gli chiese il figlio Isacco” (cfr Gen 22) ovvero la rinuncia “alla cosa più preziosa, alla persona più amata“.
Giuseppe – come Abramo – “non si è ostinato a perseguire quel suo progetto di vita” ha continuato Papa Francesco “non ha permesso che il rancore gli avvelenasse l’animo, ma è stato pronto a mettersi a disposizione della novità che, in modo sconcertante, gli veniva presentata”.
Questa è stato il fondamento che ha dato adito al nuovo intervento del Signore che nel suo ri-creare le cose “ha trovato la fede che cercava e apre una via diversa, una via di amore e di felicità“
“Accettandosi secondo il disegno del Signore, Giuseppe trova pienamente se stesso, al di là di sé. – conclude Bergoglio – Questa sua libertà di rinunciare a ciò che è suo, al possesso sulla propria esistenza, e questa sua piena disponibilità interiore alla volontà di Dio, ci interpellano e ci mostrano la via“.
Parole che stranamente arrivano al momento giusto,accettiamo la volontà di Dio ma lottiamo per i nostri diritti. Roberto
Ringrazio papa Francesco per avere ricevuto a casa la Misericordina.
Ora forse potro’ sostituirla alla mia medicina . Grazie e BUON NATALE