“Io lascio che Gesù predichi a me, o io so tutto?“: è stata questa la domanda che Papa Francesco ha rivolto ai fedeli della Parrocchia Romana di San Michele Arcangelo a Pietralata durante la propria visita pastorale domenica scorsa. Spiegando il Vangelo del giorno che raccontava l’attività di predicazione e di guarigione di Gesù, il Santo Padre ha invitato i presenti a domandarsi “se io lascio che Gesù predichi a me“: in ogni celebrazione, il vero celebrante è Gesù, presente in mezzo ai fedeli. Da parte nostra, però, dobbiamo avere il cuore aperto all’ascolto di quanto Gesù ci dice. Solo in questo modo Gesù potrà guarirci dalle nostre ferite, dalle nostre piaghe spirituali, dalle inimicizie e dall’odio seminato dal maligno.
“Ascoltare Gesù. Ascoltare la predica di Gesù” è l’atteggiamento cardine del fedele durante una celebrazione religiosa, ha rimarcato Bergoglio. “E come posso fare questo, padre? Su quale canale della tv parla Gesù?”. – ha proseguito il Vescovo di Roma – Ti parla nel Vangelo! E questa è un’abitudine che noi ancora non abbiamo: di andare a cercare la parola di Gesù nel Vangelo. Portare sempre un Vangelo con noi, piccolino, o averlo alla mano. Cinque minuti, dieci minuti. Quando sono in viaggio, o quando devo aspettare…, prendo il Vangelo dalla tasca o dalla borsa e leggo qualcosa; o a casa. E Gesù mi parla, Gesù predica a me lì. È la Parola di Gesù“.
È molto semplice da fare tutto questo, ha continuato dicendo il Papa: “leggere un passo, pensare un po’ che cosa dice, che cosa dice a me. Se non sento che mi parla, passo ad un altro. Ma avere questo contatto quotidiano col Vangelo, pregare col Vangelo; perché così Gesù predica a me, dice col Vangelo quello che vuole dirmi“.
Ci accorgeremo così che la parola di Gesù non solo ha guarito le persone del suo tempo, ma continua a guarire anche oggi: “lasciatevi guarire da Gesù. – ha aggiunto Francesco – Tutti noi abbiamo ferite, tutti: ferite spirituali, peccati, inimicizie, gelosie; forse non salutiamo qualcuno: “Ah, mi ha fatto questo, non lo saluto più”. Ma questo dev’essere guarito! “E come faccio?”. Prega e chiedi a Gesù che lo guarisca“.
Alla base dell’odio e dell’inimicizia che spesso nasce proprio nelle famiglie per esempio quando “i fratelli non si parlano per una stupidaggine“, vi è l’azione del diavolo che “prende una stupidaggine e ne fa un mondo. Poi le inimicizie vanno avanti, tante volte per anni, e si distrugge quella famiglia“.
L’unico che può guarire questo è Gesù, perché Gesù è “l’unico che scaccia i demoni“. Per questo, ha ribadito concludendo il proprio intervento “ad ognuno di voi dico: lasciati guarire da Gesù. Ognuno sa dove ha la ferita. Ognuno di noi ne ha; ne ha non solo una: due, tre, quattro, venti. Ognuno sa! Che Gesù guarisca quelle ferite. Ma per questo devo aprire il cuore, perché Lui venga. E come apro il cuore? Pregando. “Ma, Signore, io non posso con quella gente di là, la odio, mi ha fatto questo, questo e questo…”. “Guarisci questa piaga, Signore”. Se noi chiediamo a Gesù questa grazia, Lui la farà. Lasciati guarire da Gesù. Lascia che Gesù ti guarisca“.
Approvo integralmente i pronunciamenti del Papa, in particolare quelli relativi all’attuale Sinodo sulla famiglia e l’evangelizzazione (2013-2015).
Il commento del Papa di oggi mi aiuta a capire
che solo Gesù è la risposta a tutti i problemi, questo, lo noto che avviene nel mio cuore, quando entro in relazione con Lui, con la preghiera, e l’ascolto della Sua Parola.
io sperimento nonstante peccatore incallito che solo Gesù è il vero amico fidato, è sempre accanto è lo noto quando prego è leggo i brni del Suo vangelo, ogni giorno mi ricorda che sono peccatore, che mi
devo convertire, diventare diverso, solo con Lui nel cuore riesco a portare la pace e l’amore dove manca, perchè è Gesù che ci ha creati tutti belli a Sua immagine e simiglianza, questo, fatto ci deve spronare ad essere sempre più buoni aperti, verso tutti e guardare tutti come fratelli, operasndo per un mondo di pace d’amore e di solidarietà dove tutti se sntono amati, questo messaggio dell’amore di Cristo lo possiamo donare quando siamo pieni di Lui, e questo avviene quando siamo in stato di grazia, cioè dopo una buona confessione.
Oggi più che mai il mondo noi abbiamo il bisogno di scoprire l’amore che Lui ha per noi. Questo lo possiamo fare quando predichiamo le merabiglie che Lui ha fatto in noi guarendoci dal male e lo facciamo non solo coe le parole ma con il nostro esempio, dove siamo dobbiamo essere, che Gesù nel nostro cuore luce per tutti quelli che incontriamo.
Querido padre Francisco, soy de Mar del Plata , Argentina.
Lo molesto porque estuve leyendo sus palabras con respecto a la relación entre hermanos, hijos y padres, y me sentí muy identificada.
Por un problema económico mis hijos se disgustaron( eso fue en el 2005), mi esposo que falleció en el 2007,trató de juntarlos para hablar, pero el menor (que fue siempre el más accecible),se negó.
Hubo altos y bajos, en este momento mi nuera, esposa del menor, ha conseguido alejar a mi hijo y mis nietas de la familia.
Esa misma situación ya la había hecho con sus padres y hermanos.
Me siento muy triste y veo que mis nietas (de 7 y 10 años, que están en catequesis) están sufriendo el desapego.
Realmente no sé como actuar. Le he pedido a LA VIRGEN QUE DESATA LOS NUDOS, A DIOS para que mi flia se una, para que se dejen de lado las envidias y rencores,pero hasta este momento no veo que nada mejore.
Le pido si me puede ayudar, y aconsejarme para ver qué puedo hacer.
Desde ya muchas gracias y perdone las molestias.
Ciao Papa Francesco io l’ultima mente sono confusa sto prendendo la strada evangelista mi scontri con tutti dammi un consiglio
mio santo padre mi hai confermato ciò che d tempo nel io cammino di misera fede penso proprio che durante tutta la santa messa e sia nella omelia che durante la consacrazione vi è presente nostro signore Gesù infatti dico sempre al mio caro parroco di sentire la sua presenza nello spirito santo con tanta commozione nvito tanti fratelli a fare ciò sarà meravgioso