Nell’Omelia del Santo Padre in San Pietro si celebra la Consacrazione al Cuore Immacolato di Maria, e si pone l’attenzione sull’atto della confessione, nella quale è il Signore stesso che viene da noi.
“Non siamo anzitutto noi che torniamo al Signore; è Lui che viene a visitarci, a colmarci della sua grazia, a rallegrarci con la sua gioia. Confessarsi è dare al Padre la gioia di rialzarci.” Con il nostro pentimento gli diamo la possibilità di perdonarci.
Non dobbiamo avere paura, come non ne ha avuta Maria quando l’angelo è andato da lei per annunciarle che il Signore l’ha scelta, esortandola a non temere nulla. “Maria non solleva obiezioni. Le basta quel non temere, le basta la rassicurazione di Dio. Si stringe a Lui.” Così dobbiamo fare noi, affidarci a Lui per essere sicuri che tutto il resto verrà, “ci invita ad andare alla sorgente, andare al Signore, che è il rimedio radicale contro la paura e il male di vivere.”
L’angelo aggiunge poi un’altra frase importantissima: “lo Spirito Santo scenderà su di te”. Questo vuol dire che il Signore sa che da soli non riusciamo e abbiamo bisogno di Lui, “abbiamo bisogno dello Spirito d’amore, che dissolve l’odio, spegne il rancore, estingue l’avidità, ci ridesta dall’indifferenza.”
Tra le cose che gli chiediamo non dimentichiamo dunque “ciò che è più importante e che Lui desidera darci: lo Spirito Santo, cioè la forza per amare.” Lasciamoci prendere la mano dalla Madonna, piena di grazia e con il cuore Immacolato, senza peccato. “In lei non c’è traccia di male e perciò con lei Dio ha potuto iniziare una storia nuova di salvezza e di pace. Lì la storia ha svoltato. Dio ha cambiato la storia bussando al Cuore di Maria.”
Per questo consacriamoci a Lei che si è affidata senza remore alla volontà di Dio, cercando protezione come i figli con la loro madre.