Il primo gennaio il calendario cattolico celebra la solennità liturgica di , in questo primo giorno dell’anno solare, fissiamo lo sguardo su di lei per riprendere il cammino lungo i sentieri del tempo.
Il Vangelo di oggi ci racconta come pastori arrivano in fretta e trovano Maria, Giuseppe e il Bambino; e riferiscono l’annuncio dato loro dagli angeli della nascita del Salvatore. Tutti si stupiscono, mentre «Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore» . La Vergine ci fa capire come va accolto l’evento del Natale: non superficialmente ma nel cuore. È un invito rivolto a ciascuno di noi a pregare contemplando e gustando questo dono che è Gesù stesso.
È mediante Maria che il Figlio di Dio assume la corporeità. Grazie alla fede di Maria oltre ad essere mamma è anche la prima discepola di Gesù e questo “dilata” la sua maternità. Sarà la fede di Maria a provocare a Cana il primo “segno” miracoloso, che contribuisce a suscitare la fede dei discepoli. Con la stessa fede, Maria è presente ai piedi della croce e riceve come figlio l’apostolo Giovanni; e infine, dopo la Risurrezione, diventa madre orante della Chiesa su cui scende con potenza lo Spirito Santo nel giorno di Pentecoste.
Come madre, Maria si pone tra suo Figlio Gesù e gli uomini nella realtà delle loro privazioni, nella realtà delle loro indigenze e sofferenze. Maria intercede come madre deve far presente al Figlio i bisogni degli uomini, specialmente i più deboli e disagiati. E proprio a queste persone è dedicato il tema della Giornata Mondiale della Pace che oggi celebriamo: “Migranti e rifugiati: uomini e donne in cerca di pace”. Così il pontefice si fa voce di questi nostri fratelli e sorelle che invocano per il loro futuro un orizzonte di pace. Per questa pace, che è diritto di tutti, molti di loro sono disposti a rischiare la vita in un viaggio che in gran parte dei casi è lungo e pericoloso.
E infine il Santo Padre continua ad esortare la pace nei paesi in conflitto: è importante che da parte di tutti, istituzioni civili, realtà educative, assistenziali ed ecclesiali, ci sia l’impegno per assicurare ai rifugiati, ai migranti, a tutti un avvenire di pace. Ci conceda il Signore di operare in questo nuovo anno con generosità per realizzare un mondo più solidale e accogliente. Vi invito a pregare per questo, mentre insieme con voi affido a Maria, Madre di Dio e Madre nostra, il 2018 appena iniziato.
Prego per la Pace.
Buenos días.
Padre, a veces, es dificil expresar con palabras los que se siente en el alma, Voy a intentar expresarlo lo mejor que pueda.
Ahora con más claridad que nunca veo el camino. Veo la voluntad de Dios.
Aquí estamos: Pintando a los arcángeles. Y digo aquí estamos porque Dios me está guiando. son sus ángeles, es su verdad y como ya le dije en alguna que otra ocasión, ayudo a Dios en su causa, y Él, me ayuda en todo. Tenemos un buen acuerdo.
Cuando pinto me aislo, me concentro, pongo música; miro al lienzo y veo el color que necesita: En mi mente escucho una voz que me guía. Porque yo no digo, por poner un ejemplo, voy a ponerle más amarillo. No. Escucho: ponle un poco más de amarillo. O, déjalo así.O, dejalo secar. No soy yo la que dice voy a dejarlo secar, sino en mi mente escucho: Dejalo respirar. O, utiliza las manos. Y yo lo hago. Entonces luego pienso, Dios eres tú, quien está pintando. Y estoy tan feliz y se están quedando tan divinos, que lloro. Se llenan mis ojos de lágrimas de sentir esta maravilla, y mi alma se limpia, a veces hasta yo misma digo : Dios quieres pintar tú?, y al final siempre termino dándole las gracias a Dios.
Padre cuando termine a los arcángeles,ya sé que debo hacer: lo veo. A Dios. Es su voluntad, y yo lo hago sin preguntar las razones. Ver para creer. Las personas me preguntan porque no expongo mi arte y yo digo que trabajo en un proyecto solidario con la Iglesia y la pintura.
Bueno, hasta otra Padre.
Celia.