Memoria, coraggio e futuro sono le tre parole chiave che Papa Francesco ha consegnato ai volontari che hanno collaborato alla realizzazione della GMG Cracovia 2016: il Santo Padre rivolgendosi ai giovani, parlando in spagnolo e a braccio, ha ringraziato i giovani per il loro contributo e al contempo li ha esortati ad essere “la speranza del futuro“.
Essere la speranza del futuro, ha però chiarito il Santo Padre, non è un impegno semplice né di è un complimento adulatorio: per essere speranza del futuro è necessario rispettare due condizioni che Bergoglio ha riassunto nell’avere memoria del passato e nell’avere coraggio di prendere scelte contro correnti.
Avere memoria significa, ha spiegato il Vescovo di Roma, “chiedermi da dove vengo; la memoria del mio popolo, la memoria della mia famiglia, del mio Paese, di tutta la mia storia“. Ogni cristiano è chiamato a portare sempre con sé la “memoria di quanto ho ricevuto dai miei genitori“, poiché, ha proseguito il Papa, “un giovane smemorato non può essere speranza per il futuro“.
E per avere memoria, è necessario ascoltare coloro che sono la nostra memoria: “parla con i tuoi genitori, parla con gli adulti. Soprattutto parla con i nonni“, ha esortato Francesco, “in modo tale che se voi volete essere speranza del futuro dovete ricevere la torcia del nonno e della nonna […] chiedete loro, perché loro sono la saggezza del popolo. Quindi per essere speranza la prima condizione è avere memoria“.
La seconda condizione, per essere davvero “speranza per il futuro” è “avere coraggio“: “essere coraggioso! Non spaventarsi. Abbiamo ascoltato la testimonianza, l’addio di questo nostro amico che è stato sconfitto dal cancro: lui voleva essere qui! Non è arrivato, ma ha avuto il coraggio, il coraggio di affrontare, il coraggio di continuare a lottare, anche nella peggiore condizione. – ha commentato facendo riferimento alla lettera scritta da un giovane grafico polacco, a cui si deve tutta la scenografia della Gmg a Cracovia, morto a causa di un tumore a inizio luglio – Questo giovane oggi non è qui ma quel giovane ha seminato speranza per il futuro. Quindi per il presente coraggio“.
“Io non so se ci sarò a Panama – ha dunque concluso Papa Bergoglio – ma vi posso assicurare una cosa che Pietro ci sarà a Panama. E Pietro vi chiederà se avete parlato con i nonni, se avete parlato con gli anziani per avere memoria, se avete avuto coraggio e audacia per affrontare la situazione e se avete seminato per il futuro“.
Ho seguito con gioia gli incontri a Cracovia, ho pregato e prego che tutti ritornino nelle loro case, citta’ scuole, posti di lavoro pieni dello Spirito Santo di Dio la “benzina” del motore umano, ricordare per viverlo quanto ha chiesto il Santo Padre di fare per avere memoria, chiedere ai nonni.—A Panama ci sara’ “Pietro” a chiedere;—lo avete fatto?— Ivana Barbonetti.