Durante l’Udienza Generale di oggi, Papa Francesco ha inaugurato il ciclo di catechesi dedicato al tema del Giubileo del 2025: “Gesù Cristo nostra speranza”. Questo ciclo, che accompagnerà i fedeli lungo l’intero Anno Giubilare, ha preso avvio con una riflessione sull’infanzia di Gesù, concentrandosi sulla sua genealogia (Mt 1,1-17) e sul mistero dell’ingresso del Figlio di Dio nella storia umana.
L’infanzia di Gesù nei Vangeli di Matteo e Luca
Il Papa ha sottolineato come i Vangeli di Matteo e Luca presentino prospettive complementari sull’infanzia di Gesù: Matteo con uno sguardo che si concentra su Giuseppe, e Luca con un approccio attraverso gli occhi di Maria. Entrambi descrivono eventi straordinari come il concepimento verginale di Gesù, il compimento delle profezie messianiche e l’inserimento di Cristo nella dinastia davidica grazie alla paternità legale di Giuseppe.
La genealogia di Gesù: storia e missione universale
Francesco ha spiegato che la genealogia di Gesù, con la quale Matteo apre il suo Vangelo, è un ponte tra l’Antico e il Nuovo Testamento. Essa mostra non solo la verità della storia, con le sue complessità e fragilità, ma anche il significato della vita umana come dono ricevuto e trasmesso. Ha poi evidenziato come l’elenco genealogico di Matteo includa cinque donne, fatto insolito per le genealogie dell’epoca: Tamar, Racab, Rut, Betsabea e Maria. Queste donne, molte delle quali straniere, rappresentano l’universalità della missione di Cristo, venuto per tutti i popoli, e la novità assoluta dell’intervento di Dio nella storia attraverso Maria.
Gesù: vero Dio e vero uomo
Papa Francesco ha riflettuto sull’identità di Gesù come “vero Dio e vero uomo”. Pur essendo chiamato “figlio di Giuseppe” o “figlio del falegname”, Gesù è il Figlio di Dio consacrato al Padre per rivelare il suo volto. Il Papa ha esortato i fedeli a coltivare una memoria grata verso i propri antenati e verso Dio, che attraverso la Chiesa genera alla vita eterna.
Un invito alla pace e al presepe natalizio
Nel salutare i pellegrini, il Pontefice ha rivolto un pensiero speciale ai giovani, agli anziani, agli ammalati e agli sposi novelli, invitandoli a prepararsi al Natale con il presepe, segno visibile dell’incarnazione di Cristo. Ha inoltre rinnovato il suo appello per la pace, pregando affinché cessino i conflitti in Palestina, Israele, Ucraina, Myanmar e in tutte le regioni colpite dalla guerra. “La guerra, non dimentichiamo, sempre è una sconfitta, sempre!”, ha ribadito con forza.
Concludendo l’udienza, Papa Francesco ha impartito la sua benedizione, invitando tutti a vivere il tempo di Avvento con speranza e preghiera.