Oggi è stata presentata l’esortazione post sindodale Amoris Laetitia, la cui pubblicazione imminente era stata annunciata alcuni giorni fa. Essa è il documento con il quale il Santo Padre ha riassunto e trasmesso al mondo le riflessioni del Sinodo sulle Famiglie, conclusosi il passato 2015.
Amoris Laetitia è la naturale continuazione di Evangelii Gaudium, la precedente esortazione apostolica di Papa Francesco: dalla gioia nell’annunciare il Vangelo al mondo, alla giosia dell’amore nella famiglia. Una esortazione apostolica che approfondisce il “Vangelo del matrimonio e della famiglia” nella quale si sottolinea la bellezza della famiglia parlando dell’amore. L’amore è alla base della famiglia perché Dio è amore tra Persone.
Lo stile semplice di Papa Francesco, semplice e che parla al cuore, permette di leggere facilmente questa esortazione che di per sé è molto lunga. È uno stile, peraltro, che non esclude nessuno, che si rivolge a tutti, in primis a quelle famiglie che sperimentano la forza e la bellezza dell’amore ma anche alle famiglie ferite così come a quelle persone che hanno sperimentato il fallimento del loro progetto di famiglia.
Riguardo questi ultimi, nello specifico, non vi è alcuna rottura rispetto il magistero dei Papi precedenti ma un invito a discernere caso per caso: Papa Francesco invita i pastori a promuovere il matrimonio cristiano sacramentale, unione esclusiva, libera e fedele tra uomo e donna ma, al contempo, ricorda loro che dovranno anche accogliere, accompagnare ed integrare con misericordia le fragilità di molti fedeli, perché la Chiesa deve essere come “un ospedale da campo”.
“Non ci capiti di sbagliare strada – scrive Francesco nell’Esortazione Amoris Laetitia – La strada della Chiesa è sempre quella di Gesù: della misericordia e dell’integrazione”, quella che non condanna eternamente nessuno, ma effonde la misericordia di Dio “a tutte le persone che la chiedono con cuore sincero”, perché la logica del Vangelo dice che “nessuno può essere condannato per sempre”.
Integrare tutti, dunque – raccomanda Papa Francesco nell’Esortazione – anche i divorziati risposati che possono partecipare alla vita della comunità ad esempio attraverso impegni sociali o riunioni di preghiera. “Non esistono semplici ricette – ribadisce Bergoglio – Si può soltanto incoraggiare ad un discernimento responsabile dei casi particolari, perché “il grado di responsabilità non è uguale per tutti”.”
GRAZIE****Permesso?Solo due parole,non proprio urlate fuori dalla finestra,come risultano su facebook! Le parole di una canzone:illumini di te l’anima mia”.Cantate sono piu’ belle*
Isabella
…una Grande Grazia La Letizia …una Speranza, una condizione d’animo che se accolta dal TESSUTO sociale è di aiuto al Respiro di ogni persona e qualsiasi RELAZIONE di uomo …di donna…di bambino trarrebbe il vantaggio di essere …di SENTIRSI VIVO.
Una dolce premessa per ogni giovane FAMIGLIA che ha da compiere passi sempre più complessi nell’intrecciarsi alle responsabilità nel corso della crescita che l’attende !
A Tutti Buona Domenica …di gioia e LETIZIA …v’è altro d’ augurio che ci possa incoraggiare e ci sostenga la serenità nei cuori ?