Anche Dio Padre piange: Dio piange “davanti alle calamità, alle guerre che si fanno per adorare il dio denaro“, ha detto Papa Francesco durante l’omelia del mattino in Casa Santa Marta, Dio piange davanti “a tanti innocenti uccisi dalle bombe che gettano giù gli adoratori dell’idolo denaro” e, al vedere tutto questo, ci domanda”figlioli miei, cosa stai (state) facendo?“.
L’intera riflessione del Santo Padre è stata focalizzata su due differenti episodi di pianto che troviamo nei Vangeli: quello di Gesù, davanti alla tomba di Lazzaro, e quello descritta nella Lettura del Vangelo (Lc 13,31-35). Il primo, ha spiegato Bergoglio, “è il pianto dell’amico” mentre il secondo “è quello del Padre“, che sappiamo essere Dio.
Cosa vuole dirci Gesù raccontandoci che Dio piange? Che la compassione di Dio non ha limiti, fino a giungere a piangere per il suo Popolo, tanto che, ha commentato Bergoglio, “qualcuno ha detto che Dio si è fatto uomo per poter piangere, piangere quello che avevano fatto i suoi figli“.
Pensiamo dunque ai nostri tempi, alle tante volte che senza ombra di dubbio Dio piange “oggi davanti alle calamità, alle guerre che si fanno per adorare il dio denaro, a tanti innocenti uccisi dalle bombe che gettano giù gli adoratori dell’idolo denaro”.
“Anche oggi il Padre piange, anche oggi dice: ‘Gerusalemme, Gerusalemme, figlioli miei, cosa stai (state) facendo?’. E lo dice alle vittime poverette e anche ai trafficanti delle armi e a tutti quelli che vendono la vita della gente“, ha concluso Papa Francesco, “Ci farà bene pensare che il nostro Padre Dio si è fatto uomo per poter piangere e ci farà bene pensare che nostro Padre Dio oggi piange: piange per questa umanità che non finisce di capire la pace che Lui ci offre, la pace dell’amore”.