Il messaggio centrale di questa quarta domenica di Quaresima che ci vuole comunicare il Pontefice è quello contenuto nel Vangelo di Isaia 66,10: “ Rallegrati, Gerusalemme… ”
Una gioia dunque, che tutti i cristiani conoscono bene. Di cosa dobbiamo rallegrarci? Della certezza dell’amore di Dio per noi, un amore così grande che gli ha fatto donare il Suo unigenito figlio per la nostra salvezza.
È proprio così. “ Ce lo dice il Vangelo di oggi: Dio «ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna» (Gv 3,16). Questo gioioso messaggio è il cuore della fede cristiana: l’amore di Dio ha trovato il vertice nel dono del Figlio all’umanità debole e peccatrice. Ci ha donato suo Figlio, a noi, a tutti noi. ”
Nella Bibbia le aspettative del Salvatore erano diverse, Nicodemo infatti, spiega Papa Francesco, si aspettava una prova di forza, ma Gesù appare in altro modo: “ Figlio dell’uomo […] Gesù è stato innalzato sulla croce e chi crede in Lui viene sanato dal peccato e vive; Figlio di Dio, Dio Padre ama gli uomini al punto da “dare” il suo Figlio: lo ha dato nell’Incarnazione e lo ha datonel consegnarlo alla morte. Lo scopo del dono di Dio è la vita eterna degli uomini: Dio infatti manda il suo Figlio nel mondo non per condannarlo, ma perché il mondo possa salvarsi per mezzo di Gesù. La missione di Gesù è missione di salvezza, di salvezza per tutti. ”
E infine “ il terzo nome che Gesù si attribuisce è luce” : La venuta di Gesù nel mondo provoca una scelta: chi sceglie le tenebre va incontro a un giudizio di condanna, chi sceglie la luce avrà un giudizio di salvezza. ”
Durante la Quaresima, esorta Bergoglio, siamo chiamati ad “ accogliere la luce nella nostra coscienza, per aprire i nostri cuori all’amore infinito di Dio, alla sua misericordia piena di tenerezza e di bontà, al suo perdono. ”
Sono col Papa di tutto quello che ha detto all’Angelus