Papa Francesco durante l’omelia di oggi, 11 aprile 2016, ha invitato i fedeli presenti ad aprire il cuore per non essere dei discepoli aggrappati alla lettera. Prendendo spunto dalla Prima Lettura (At 6,8-15), il Santo Padre ha sottolineato come Gesù stesso ci abbia insegnato che la cosa più importante non è il rispetto formale di una lista di precetti, ovvero il rispetto della lettera della Legge, ma la comprensione del messaggio di Dio e la coerenza della propria vita con lo stesso.
“Mi fa male quando leggo quel passo piccolo del Vangelo di Matteo, quando Giuda pentito va dai sacerdoti e dice ‘Ho peccato’ e vuol dare… e dà le monete”. – ha commentato il Vescovo di Roma, indicando quale è la risposta che Giuda pentito riceve dai sacerdoti: ” ‘Che ci importa! – dicono loro, così – Te la vedrai tu!’“.
Questa è la risposta di “un cuore chiuso davanti a questo povero uomo pentito che non sapeva cosa fare. ‘Te la vedrai tu’.” ha detto Papa Francesco. E così Giuda “andò ad impiccarsi. E cosa fanno loro, quando Giuda se ne va ad impiccarsi? Parlano e dicono ‘Ma, povero uomo’? No! Subito le monete: ‘Queste monete sono a prezzo di sangue, non possono entrare nel tempio’ … la regola tale, tale, tale, tale… I dottori della lettera!“.
A quei sacerdoti “non importa a loro la vita di una persona, non gli importa il pentimento di Giuda: il Vangelo dice che è tornato pentito. – ha proseguito il Papa nella propria omelia – Soltanto gli importa il loro schema di leggi e tante parole e tante cose che hanno costruito. E questa è la durezza del loro cuore“.
Tuttavia, come spesso ci insegna Francesco, il Vangelo parla a noi oggi e ci dice che quella stessa durezza di cuore dei sacerdoti, che poi è la stessa “durezza del cuore, stoltezza del cuore di questa gente” – ha aggiunto facendo riferimento alla Prima Lettura laddove si narra il martirio di Stefano “che siccome non poteva resistere alla verità di Stefano va a cercare testimonianze, testimoni falsi, per giudicarlo“.
“La storia ci parla di tanta gente che venne uccisa, giudicata, seppur era innocente: giudicata con la Parola di Dio, contro la Parola di Dio. – ha detto il Santo Padre – Pensiamo alla caccia delle streghe o a Santa Giovanna d’Arco, a tanti altri che vennero bruciati, condannati, perché non si aggiustarono, secondo i giudici, alla Parola di Dio. È il modello di Gesù che, per essere fedele e avere obbedito alla Parola del Padre, finisce sulla croce“.
Quindi, terminando la propria omelia, Bergoglio ha fatto riferimento al brano dei discepoli di Emmaus che non riconoscono Gesù nel loro compagno di viaggio: “con quanta tenerezza Gesù dice ai discepoli di Emmaus: ‘Oh stolti e tardi di cuore’. – ha concluso Papa Francesco – Chiediamo oggi al Signore che con la stessa tenerezza guardi le piccole o grandi stoltezze del nostro cuore, ci carezzi, e ci dica ‘Oh stolto e tardo di cuore” e incominci a spiegarci le cose“.
***Grazie….Anche se chiudo gli occhi miei..vedo te..La canta Aznavour.E’ una canzone bellissima, “la tua luce”. E’notte,il mio Angelo ti porti in sogno…gioia*
Il tuo risveglio sia bellissimo, e per la tua giornata ci sara’ lo Spirito Santo***
Isabella
Questo, ti chiedo.
Buenas tardes, Su Santísima.
La última palabra al igual que la primera es la de Dios. La conciencia de Judas le llevo al suicidio, traicionó a la humanidad, traicionando A Jesucristo, El maestro de maestros. Sólo Dios es capaz de tanta compresión. Seguramente fue necesario para que los demás aprendiéramos de ello.
Pienso:
Jesucristo sabía que pasara lo que pasara iba a ser resucitado por El Padre. Por que lo había visto, lo había sentido, lo vivió. Y eso da toda la fuerza y seguridad del mundo para afrontar la verdad y predicarla.Dios siempre tiene la última palabra. Y es cierto.
La verdad es difícil de creer entre tanta falsedad. Hay que detectarla, pienso.
L’ironia mi afferra…visto che di LETTERA son sincera…mi viene in mente APRI LA BUSTA che pur ha fatto felice molta gente, …altra in lacrime .rimane e in difetto…ma per ogni Rondine torna Primavera quando E’ ORA d’Alba vera …!
Penso che praticare la religione cristiana alla lettera, come fossimo automi, sia veramente sbagliato. La nostra spiritualità ci deve spingere oltre…ovvero mettere in pratica ciò che Gesù ci ha insegnato. Diversamente sarebbe come emanare una legge per offrire benefici alle persone…e poi non dare niente!
Stolto e tardo di cuore, gia’ come e’ formulata questa frase ci comunica la tenerezza di DIO, e’ una frase che esorta, non giudica—–Grazie nostro DIO della TUA misericordia per noi, della TUA tenerezza, grazie.—–
Ivana Barbonetti.