Futuro e presente di ogni cristiano si uniscono nella Festa dell’Assunzione di Maria: contemplando questo “grande mistero“, infatti, siamo chiamati a riflettere sul nostro cammino di fede, sulla strada già percorsa e quella ancora da percorrere e che, per mezzo di Maria, vediamo davanti a noi.
Contemplare Maria, è dunque, contemplare il cammino che ancora ci manca per giungere all’incontro con Dio, poiché ella “ci precede nella strada sulla quale sono incamminati coloro che, mediante il Battesimo, hanno legato la loro vita a Gesù“.
“La festa di oggi ci fa guardare al cielo, preannuncia i “cieli nuovi e la terra nuova”, con la vittoria di Cristo risorto sulla morte e la sconfitta definitiva del maligno“, ha detto Papa Francesco, ma al contempo pone il nostro sguardo di fronte ad una vera e propria urgenza del mondo moderno: quella dello sfruttamento delle donne.
Le tante situazioni di dolore in cui vivono le donne, infatti, sono state il cuore della seconda parte della riflessione di Papa Francesco durante l’: “donne sopraffatte dal peso della vita e dal dramma della violenza“, ma anche “donne schiave della prepotenza dei potenti” e “bambine costrette a lavori disumani” o ancora “donne obbligate ad arrendersi nel corpo e nello spirito alla cupidigia degli uomini“.
La festa del “Assunzione di Maria è un mistero grande che riguarda ciascuno di noi, riguarda il nostro futuro“, ha sottolineato il Santo Padre, un mistero che indica a tutti gli uomini come sia necessario intervenire per porre fine a queste situazioni dolorose per rendere possibile a “per loro l’inizio di una vita di pace, di giustizia, di amore, in attesa del giorno in cui finalmente si sentiranno afferrate da mani che non le umiliano, ma con tenerezza le sollevano e le conducono sulla strada della vita, fino al cielo“.
Santo Padre,
ho capito che Gesù garantisce la Salvezza Eterna agli scandalizzati, ma non ho capito se hanno le capacità per fare i peccati veniali. Come possono fuggire le occasioni, se gli hanno cavato gli occhi e gli hanno tagliato le mani, quando erano bambini?
Ho capito che l’avarizia serve per sostenere i costi della lussuria e la lussuria esalta le persone, ma non ho capito se tutto questo porta al fallimento della nazione (del Popolo di Israele) perché i costi della lussuria (= shopping per fare colpo) sono superiori al denaro rubato.
Un giorno entrando nel Convento San Pio da Pietrelcina ho letto:
la contesa è all’origine di tutti i mali = l’avarizia è all’origine di tutti i mali,
ovvero come ho letto in un libro le cattiverie dell’uomo sono finalizzate al piacere = la donna è la vittima della cattiveria umana.
Gli uomini si approfittano della povertà della donna o del suo elevato grado sociale, si approfitta della sua bellezza, della sua debolezza, del matrimonio e molto altro, ogni pretesto è buono per approfittarsi della donna in modo tale da moltiplicare i profitti che li porteranno alla rovina. Non sanno che cosa inventarsi per schiavizzare la donna, non dico la donna straniera, ma la donna della porta accanto.
Maria è la Madre nostra,
è l’esempio per tutti noi peccatori.
Guardiamo il cielo, ci accorgiamo che il mondo è un puntino nell’universo e noi siamo il nulla assoluto.
Non pensiamo di essere grandi per i soldi ,il potere, l’avere il possedere
Il dettare legge;
siamo niente !
Ce né accorgeremo un Giorno. Sarà troppo tardi.
Buona serata
Maria e’ la nostra parte umana in cielo, prego che interceda affinche’ Dio Padre si chini su di noi con misericordia. Sto’ rientrando da Roma, il mio omaggio a Salus Populi Romani, Santa Maria Maggiore e’ un luogo voluto da Maria, vicino alla stazione ho visto 2 donne accampate con i cartoni, dentro la chiesa vedo sempre una donna che dorme, non ha casa e li puo’ dormire un poco tranquilla, mi fa tanto male al cuore e vorrei ma non so cosa fare, sono anziana anche io e le forze sono ogni giorno di meno, ho pregato e pianto, che Maria porti questo al Signore. Ma’ in casa che ognuno onori la donna che vi abita, faccia sentire affetto no che e’ un peso, soprattutto a chi e’ molto avanti con gli anni, questo gia’ e’ buono.———Ivana Barbonetti.