Dal Cortile di San Damaso una nuova Udienza in mezzo alla gente che ha visto un sorridente Papa Francesco illustrare la difficoltà della preghiera racchiusa in tre parole: distrazioni, aridità e accidia.
Autore: Nunzia G.
Lo Spirito Santo è il regalo di Gesù nel giorno della Sua ascensione
In Piazza San Pietro al Regina Caeli si celebra l’Ascensione di Gesù in cielo alla destra del Padre, come indica il Vangelo di Marco 16,15-20, nel quale si legge che dopo aver chiesto ai discepoli di andare per il mondo a proclamare la Sua parola, “fu elevato in cielo e sedette alla destra di Dio.”
La preghiera è un combattimento e il Signore è sempre con noi
Un’Udienza in mezzo alla gente nel cortile di San Damaso, che ha fatto felice Papa Francesco “perché siamo tutti fratelli nel Signore e guardarci ci aiuta a pregare l’uno per l’altro,” e di preghiera si torna a parlare, di preghiera fatta anche di combattimento.
Il vero cristiano ha sempre la gioia dentro di sapersi amato dal Signore
Il Vangelo di oggi illustrato dal Pontefice riprende il discorso della scorsa domenica, in Gv 15,9-17 Gesù continua la similitudine tra i cristiani e i tralci di vite.
L’unica strada da seguire è quella di Gesù sulla via dell’amore
Si torna a parlare della preghiera all’Udienza, e argomento di oggi è la preghiera contemplativa, e a spiegare di cosa si tratta un Pontefice che come sempre diffonde il catechismo.
Restiamo uniti al Signore poiché abbiamo bisogno reciprocamente
Nella quinta domenica di Pasqua il Vangelo preso in esame è quello di Giovanni 15,1-8 nel quale Gesù si paragona ad una vite alla quale noi siamo ancorati come tralci, e senza di Lui non possiamo stare.
Meditare sulle pagine del Vangelo e farsi guidare dallo Spirito Santo
All’Udienza si parla di meditazione, la meditazione da fare davanti alla creazione e poi da portare nella vita di tutti i giorni.
Cristo è il Buon Pastore che ama e difende con la vita le sue pecorelle
Nella quarta domenica di Pasqua, detta anche del Buon Pastore, il Pontefice ci spiega che Gesù stesso è il nostro pastore “che difende, conosce e ama le sue pecore” , come indicato nel Vangelo di Giovanni 10,11-18.
La preghiera vocale che ci ha insegnato Gesù contiene le giuste parole
Per la catechesi di questo mercoledì la preghiera vocale è il fulcro del discorso del Pontefice, una preghiera che è dialogo con Dio, fatta di parole che “sono nostre creature.”
Essere cristiani è avere una relazione viva con il Signore
Siamo in Piazza San Pietro per la terza domenica di Pasqua, ancora per parlare della resurrezione di Cristo, e delle sue apparizioni subito dopo, come nel Cenacolo, raccontata nel Vangelo di Luca al capitolo 24.
La Chiesa insegna che la preghiera è la fiamma che alimenta la fede
La Chiesa come maestra di preghiera, questo il messaggio del Pontefice all’Udienza; una maestra che porta avanti gli insegnamenti appresi quando eravamo bambini.
Restituiamo agli altri attraverso le opere la misericordia avuta in dono
Alla Messa della Divina Misericordia il Santo Padre ricorda il miracolo della resurrezione di Gesù che ha cambiato la vita dei suoi discepoli, donando loro pace e misericordia.
Pregare per gli altri ci spinge alla vicinanza concreta
La preghiera presa in esame all’Udienza odierna è quella in comunione con i Santi, quel “fiume maestoso di invocazioni che ci precede e che prosegue dopo di noi.”
L’annuncio della Pasqua è che Cristo è vivo e accanto a noi
Nel lunedì dell’angelo si ricorda l’incontro delle donne giunte al sepolcro con l’angelo che le avvisa che non troveranno il corpo di Gesù poiché è risorto, narrato dal Vangelo di Matteo 28,1-15.
Cristo abbracciando la croce ha dato un senso alle nostre sofferenze
Un unico annuncio riecheggia in questa Pasqua, dalla Basilica di San Pietro: Cristo è risorto come aveva detto, così come il Vangelo avevano annunciato: “non ci parla di angeli o di fantasmi, ma di un uomo, un uomo in carne e ossa, con un volto e un nome: Gesù.”