Al primo Angelus del nuovo anno il Pontefice celebra la figura di Maria, alla quale possiamo chiedere in che modo imparare a parlare con Dio, che linguaggio usare e come affrontare il nuovo anno.
Autore: Nunzia G.
Siamo testimoni di Cristo attraverso carità, fedeltà e perdono
All’Angelus Papa Francesco spiega ai fedeli che dal giorno del Santo Natale fino al primo gennaio la liturgia ricorda alcuni martiri come Santo Stefano e i Santi Innocenti, i bimbi fatti uccidere da Erode.
Il Signore è la luce che rischiara il cammino e indica la via della pace
Nella ricorrenza del Santo Natale, alla benedizione Urbi et Orbi il Pontefice invita a riflettere sul modo in cui il Signore è venuto al mondo, in una stalla, da povero.
Nei momenti di crisi fidiamoci di Dio, i suoi orizzonti sono sorprendenti
Nella quarta e ultima domenica di Avvento all’Angelus il Pontefice ricorda la figura di Giuseppe, che da uomo semplice con desideri normali si ritrova a fare i conti con una notizia che sconvolgerebbe la vita a chiunque.
Nel Tempo dell’Avvento regaliamo doni di consolazione
È ancora Giovanni Battista il tema principale dell’Angelus, anche in questa terza domenica di Avvento. L’uomo, come racconta il Vangelo di Matteo, è in carcere è ha dei dubbi.
Non è mai tardi per la conversione, il Signore ci accoglie sempre
Nella seconda domenica di Avvento all’Angelus viene osservata la figura di Giovanni Battista che, nonostante la sua austerità, osserva il Pontefice, è presente ogni anno in questo periodo.
Siate vigilanti, il Signore viene anche nelle piccole cose
Il Santo Padre all’Angelus invita a riflettere sulla promessa della prossima venuta del Signore, e lo fa attraverso due domande, “come viene il Signore? e come riconoscere e accogliere il Signore?”
La perseveranza salverà le nostre vite; essa è riflesso dell’amore di Dio
Le riflessioni all’Angelus odierno raccontano di un Gesù nel Tempio che mette in guardia le persone intorno a lui che ne lodano la bellezza, dalla precarietà della vita.
Guardiamo gli altri con compassione come Gesù guarda noi
All’Angelus il Pontefice invita a riflettere sul verbo cercare, e lo fa illustrando il brano del Vangelo di Luca 19,1-10, che vede l’incontro di Gesù con il capo dei pubblicani Zaccheo nella città di Gerico.
Poniamo al centro della nostra vita Dio, non noi stessi
All’Angelus si riflette sulla parabola contenuta nel vangelo di Luca 18,9-14, che vede un fariseo e un pubblicano salire al tempio per pregare, ma in maniera differente, con diverso stato d’animo.
Alimentiamo la fede ogni giorno con tante piccole preghiere
All’Angelus il Pontefice invita a riflettere su una frase del Vangelo di Luca 18,8, quella in cui Gesù chiede: “Il Figlio dell’uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?”
Torniamo all’Eucaristia, alla condivisione e all’amore per gli altri
Il Pontefice, impegnato nella sua visita Pastorale nella città di Matera, la città del pane, durante la sua Omelia ci invita a riflettere sulla parabola che vede da una parte il ricco che banchetta, dall’altra il povero coperto di piaghe in attesa di qualche mollica per sfamarsi.
Usiamo i nostri beni per aiutare gli altri e generare amore fraterno
All’Angelus il Pontefice illustra la Parabola del Vangelo di Luca 16,1-13, quella del fattore infedele, per dispensare un insegnamento a tutti i cristiani.
Dio ci perdona sempre, anche quando ci allontaniamo
La Misericordia di Dio, è questo il tema centrale all’Angelus, in cui Papa Francesco ci illustra tre Parabole riportate nel Vangelo di Luca 15,4-32, e che mostrano l’ imparzialità di Nostro Signore.
Per seguire Dio bisogna anteporre gli altri a noi stessi
Durante la sua Omelia in Piazza San Pietro il Santo padre ci parla del discorso di Gesù alla folla, nel quale indica cosa chiede a chi decide di seguirlo ovvero “non può essere suo discepolo chi non lo ama più dei propri cari, chi non porta la sua croce, chi non si distacca dai beni terreni ”.