Il Vangelo di oggi è stato al centro della riflessione di Papa Francesco prima della recita della preghiera mariana dell’ Angelus: rivolgendosi ai fedeli presenti in Piazza San Pietro, il Santo Padre ha chiesto “crediamo che Gesù ci può guarire e ci può risvegliare dalla morte?“
Nelle Letture di oggi, ha spiegato Bergoglio, si intrecciano due storie: quella di una ragazzina di dodici anni, che viene resuscitata dalla morte fisica e quella di una donna che da dodici anni soffriva di perdite di sangue, condizione che la rendeva impura e la costringeva ad una morte sociale, lontano da tutti.
Le due guarigioni mettono in luce come, per Gesù, la morte non sia altro che uno stadio della vita, un momento di passaggio e non uno stato definitivo. Tuttavia queste due guarigioni sono accomunate da un altro elemento: la fede, che per entrambe è ciò che da luogo all’intervento di Gesù.
Nella supplica del padre della bambina defunta, il quale prega Gesù dicendo «La mia figlioletta sta morendo; vieni a imporle le mani, perché sia salvata e viva» “sentiamo la preoccupazione di ogni padre per la vita e per il bene dei suoi figli. – ha detto Papa Francesco – Ma sentiamo anche la grande fede che quell’uomo ha in Gesù“.
La donna, malata da dodici anni, “in mezzo alla folla che segue Gesù, dice tra sé: «Se riuscirò anche solo a toccare le sue vesti, sarò salvata» (v. 28). E così avviene – ha commentato il Vescovo di Roma – il bisogno di essere liberata la spinge ad osare e la fede “strappa”, per così dire, al Signore la guarigione. Chi crede “tocca” Gesù e attinge da Lui la Grazia che salva“.
Questi due racconti, dunque, ci parlano di cosa significhi avere fede: la fede è “toccare Gesù e attingere da Lui la grazia che salva. Ci salva, ci salva la vita spirituale, ci salva da tanti problemi“.
In questo contesto, ha fatto notare Bergoglio, risuonano ancora oggi le parole che Gesù ha rivolto al padre della ragazzina morta «Non temere, soltanto abbi fede!» (v. 36): “Dà coraggio questa parola di Gesù! – ha detto il Papa – E la dice anche a noi, tante volte: «Non temere, soltanto abbi fede!»“.
“Il messaggio è chiaro, e si può riassumere in una domanda: crediamo che Gesù ci può guarire e ci può risvegliare dalla morte? Tutto il Vangelo è scritto nella luce di questa fede: Gesù è risorto, ha vinto la morte, e per questa sua vittoria anche noi risorgeremo. – ha quindi concluso Francesco – Chiunque è disperato e stanco fino alla morte, se si affida a Gesù e al suo amore può ricominciare a vivere. Anche incominciare una nuova vita, cambiare vita è un modo di risorgere, di risuscitare. La fede è una forza di vita, dà pienezza alla nostra umanità; e chi crede in Cristo si deve riconoscere perché promuove la vita in ogni situazione, per far sperimentare a tutti, specialmente ai più deboli, l’amore di Dio che libera e salva“.
Sia lodato Gesu’ Cristo
Sia lodato Gesù Cristo
Caro Papa Francesco questa notte ho fato un sogno che mi ha lasciato un po’ turbata ho sognato che ceravamo incontrati abbracciati e insieme abbiamo pianto tanto tanto so che è un compito molto pesante essere Papa e non è facile cambiare il mondo che va sempre più giù anche io nel mio piccolo sto attraversando un periodo buio e non riesco neanche a pregare e lo vorrei tanto ……non so se leggerai questo mio scritto con tutto il da fare che hai ma non importa spero che DIO TI INVII DAL CIELO SCHIERE DI ANGELI PER AIUTARTI A STAR BENE E RISOLVERE I PROBLEMI DELL’UMANITA’ PER UN MONDO DI VERA PACE E SAGGEZZA UN CARO SALUTO RINA SANNA
“Crediamo che Dio può guarire le nostre ferite e farci vivere una vita nuova” ? Solo Dio sa quanto gli chiedo questa grazia……Vorrei tanto sapere che cosa c’è nella mia richiesta che non funziona….Dio sembra tacere !
Teresa,DIO non tace, siamo noi che non sappiamo ascoltarlo, nelle nostre richieste non siamo sinceri a dire “SIA FATTA LA TUA VOLONTA'”, vogliamo le grazie come stabiliamo noi,nel nostro vissuto e umanita’, ci sembra che il “nuovo” non puo’ essere la volonta’ di DIO perche’ non la condividiamo…Non e’ facile abbandonarsi a LUI, soprattutto a chi ha qualche anno e la vita gli ha insegnato a provvedere a se stesso, ho tanto pregato MARIA che mi donasse la fiducia e abbandono che LEI aveva ai piedi di GESU’ in croce, e quando morto coricato sul suo grembo. Guarda la PIETA’, LEI guarda il cielo con fiducia che il PADRE avrebbe provveduto, Giuseppe DI Arimatea e Nicodemo provvidero al SUO seppellimento, vincendo la paura delle ripercussioni a chi aiutava GESU’, DIO lo fece risorgere come promesso e MARIA fu’ assunta in cielo. Non e’ una storia a lieto fine cinematografica, e’una realta’ che si puo’ ottenere per mezzo di QUELLA FEDE. Io stessa ho realizzato di quante volte GESU’ mi parlava, per mezzo di fratelli o il sacerdote officiante la messa, ho il vangelo del giorno, io non ero pronta e in quel momento, non ho ascoltato, l’ho capito dopo, quando ero nei guai e, come te mi chiedevo; dove ho sbagliato? se siamo responsabili e non diamo colpa a DIO, comprendiamo. Ivana Barbonetti.
Grazie, Ivana !
Santo Padre
Grazie per i continui inviti alla riflessione, ad aver fede, a non perdere la speranza, ad aiutare il prossimo, ad essere convinti fratelli di Gesù. In sintesi ad essere veri cristiani. Devo confessarle che non è facile, nonostante l’impegno di vescovi, sacerdoti, religiosi e religiose, che purtroppo in alcune realtà territoriali sono sempre di meno e anziani, con soppressione di diocesi e con parrocchie in sofferenza. Sento dire che la vera fede in Italia si sta affievolendo e penso che sia necessario, anche da noi, un nuovo metodo di evangelizzazione per rinvigorire sia la fede sia per riavvicinare i nostri giovani alla Chiesa. Spero, quindi, che anche nella Chiesa non si provveda ad una razionalizzazione fatta di tagli di diocesi e parrocchie e ad un accentramento delle risorse umane per ragioni di risparmio. Con un po’ di mobilità, anche temporanea, forse si potrebbero risolvere alcuni problemi ed evitare la dispersione. Sono solo osservazioni personali, dovute a situazioni che si sono verificate e non voglio essere polemico o abusare di un ruolo che non mi compete. Cordialità e Buon Apostolato.
Quante volte nella vita si muore e si risuscita….ci aggrappiamo alle mani di Gesù e torniamo a vivere e tutto sembra nuovo. Più grandi si diventa, e più ci si accorge, guardandoci indietro, di quante vite e quante luci abbiamo vissuto.
Di quante volte siamo risorti. Sì, papa Francesco, quanta speranza e sorriso dà pensare che anche la morte è un passaggio di vita perché continueremo a vivere nello spirito…
AMEN
grazie parole che toccano il cuore ma desidero sempre piu incontrare papa francesco ho bisogno della sua benedizione il 5/7 arrivero a roma con mio marito disabile e cerchero di avvicinarmi magari solo x poterlo vedere.gazie tantissimo vittoria e pippo
santo padre sono un marito con la moglie molto malata e padre di tre figlie io sto cercando aiuto e conforto lei avrebbe per me 2 minuti per parlare le lascio il mio telefono 3393837021 lo so lei sempre molto impegnato grazie