Lo sguardo e il parlare, questo l’argomento all’Angelus su cui si concentra il Pontefice in quest’ultima domenica del mese di febbraio.
Categoria: Riflessioni di Papa Francesco
La vecchiaia è un dono, non un peso. Restituiamole la giusta dignità
Un nuovo ciclo di catechesi comincia con l’odierna Udienza, dedicato alla Vecchiaia; argomento centrale di questo giorno “ La grazia del tempo e l’alleanza delle età della vita. ”
Chiediamo allo Spirito Santo di riuscire a rispondere all’odio con l’amore
L’Angelus di questa domenica si concentra sulle indicazioni che Gesù dà ai suoi discepoli circa i comportamenti da tenere di fronte alle difficoltà.
Siate custodi della vita e della Chiesa come lo è stato San Giuseppe
Si conclude all’Udienza il ciclo di catechesi sulla figura di San Giuseppe, meditando oggi sul suo ruolo di Patrono della Chiesa universale, proclamato dal Beato Pio IX.
Seguiamo il Signore con la gioia nel cuore e lasciamoci guidare
All’Angelus si torna a parlare delle Beatitudini, caratteristiche proprie del cristiano, che tutti dovremmo conoscere e di cui Gesù stesso ha parlato ai suoi discepoli.
Affrontiamo la morte senza paura, consapevoli della misericordia di Dio
Dopo aver parlato della Comunione dei Santi si affronta all’Udienza il tema della buona morte, prendendo in esempio quella di San Giuseppe, avvenuta presumibilmente in seno alla famiglia.
Che cosa sarebbe la Chiesa senza le religiose e le laiche consacrate?
Nelle intenzioni di preghiera di febbraio 2022 il Santo Padre pone l’attenzione sulle donne religiose e consacrate: Questo mese pregheremo in modo speciale per le donne religiose e le donne consacrate. Che cosa sarebbe la Chiesa senza le religiose e le laiche consacrate? Non si può capire la chiesa senza di loro.
Il Signore ci invita a seguirlo e scacciare il pessimismo
All’Angelus si medita su alcune azioni di Gesù riportate dal Vangelo di Luca, mentre si trova sulle rive del lago di Galilea a pescare con i suoi apostoli.
Siamo tutti uniti a Cristo come un unico corpo, anche con chi non c’è più
Un’Udienza incentrata, oltre che su San Giuseppe, sulle parole “comunione dei Santi” che pronunciamo nella preghiera del Credo.
Per accogliere Gesù dobbiamo avere mente aperta e cuore umile
Il Vangelo preso in esame all’Angelus narra la prima predicazione di Gesù nella sua terra, Nazareth, che viene accolta tra incredulità e rifiuto. La gente vuole miracoli, non parole.
La preghiera ci aiuta nelle difficoltà ma sia accompagnata dall’amore
San Giuseppe uomo che sogna, questo l’aspetto preso in considerazione all’Udienza della figura del padre terreno di Gesù. Il sogno come simbolo della nostra vita spirituale, come “spazio interiore” nel quale a volte Dio si manifesta e ci parla.
La Parola di Dio inizia a cambiarci da oggi se glielo permettiamo
Il Vangelo preso in esame all’Angelus è Luca 4,14-21, che racconta la prima predicazione di Gesù il quale dopo la lettura di un rotolo di Isaia dichiara “oggi si è compiuta questa Scrittura”.
La tenerezza del perdono di Dio ci fa sentire accolti e amati
San Giuseppe padre nella tenerezza, questo il fulcro della catechesi del mercoledì odierno, che rivede il lui la figura del Padre che guida il suo popolo.
Siamo in grado di riconoscere i segni che mostrano l’amore di Dio?
Cos’è un segno secondo il Vangelo? Questa la domanda a cui cerca di rispondere il Pontefice all’Angelus, parlando del noto episodio delle nozze di Cana, quando Gesù trasformò l’acqua in vino.
Attraverso la dignità del lavoro esprimiamo noi stessi
Il mestiere di Giuseppe, padre putativo di Gesù, offre lo spunto per la riflessione all’Udienza che prosegue con la catechesi su questa importante figura.