La preghiera presa in esame all’Udienza odierna è quella in comunione con i Santi, quel “fiume maestoso di invocazioni che ci precede e che prosegue dopo di noi.”
Categoria: Riflessioni di Papa Francesco
L’annuncio della Pasqua è che Cristo è vivo e accanto a noi
Nel lunedì dell’angelo si ricorda l’incontro delle donne giunte al sepolcro con l’angelo che le avvisa che non troveranno il corpo di Gesù poiché è risorto, narrato dal Vangelo di Matteo 28,1-15.
Cristo abbracciando la croce ha dato un senso alle nostre sofferenze
Un unico annuncio riecheggia in questa Pasqua, dalla Basilica di San Pietro: Cristo è risorto come aveva detto, così come il Vangelo avevano annunciato: “non ci parla di angeli o di fantasmi, ma di un uomo, un uomo in carne e ossa, con un volto e un nome: Gesù.”
È sempre possibile ricominciare con l’aiuto del Signore
L’Omelia di Papa Francesco per la Veglia Pasquale, tenuta nella Basilica di San Pietro, annuncia la meraviglia e lo stupore delle donne al cospetto del sepolcro vuoto e l’invito ad andare in Galilea.
La croce fa parte della nostra vita ma rappresenta la salvezza
La Messa del Crisma tenuta stamane nella Basilica di San Pietro ha visto nella sua omelia il messaggio centrale “l’ora dell’annuncio gioioso e l’ora della persecuzione e della Croce vanno insieme.”
Lasciamoci stupire dall’amore di Gesù per tornare a vivere
All’Angelus Papa Francesco ricorda che per la seconda volta viviamo la Settimana Santa nella pandemia, ed è l’ennesima croce che dobbiamo portare “lungo la via crucis quotidiana, incontriamo i volti di tanti fratelli e sorelle in difficoltà: non passiamo oltre, lasciamo che il cuore si muova a compassione e avviciniamoci. ”
Cristo è l’unico mediatore e Maria ci ascolta come madre
Tema centrale dell’Udienza è la preghiera in comunione con Maria; nella giornata che precede l’Annunciazione si ricorda dunque l’importanza della madre del Figlio di Dio, senza mai dimenticare però che è Cristo l’unico mediatore.
Guardare la croce che è testimonianza dell’amore di Dio
All’Angelus tenuto nella quinta domenica di Quaresima ancora una volta al chiuso per via delle restrizioni dovute al covid, il vangelo odierno è quello di Giovanni 12,20-33, ambientato poco prima della passione di Gesù.
Lo Spirito Santo è una fiamma che arde dentro di noi
All’Udienza si conclude la catechesi sull’importanza della Trinità, e si punta l’attenzione sul nostro rapporto con questo dono arrivato direttamente da Dio, lo Spirito Santo.
Apriamo i nostri cuori all’amore infinito di Dio e al Suo perdono
Il messaggio centrale di questa quarta domenica di Quaresima che ci vuole comunicare il Pontefice è quello contenuto nel Vangelo di Isaia 66,10: “ Rallegrati, Gerusalemme… ”
Purifichiamo il nostro cuore con l’aiuto di Cristo e apriamolo alla vera fede
Alla Santa Messa in Iraq, il Santo Padre ci ha ricordato che Cristo ha rivelato la potenza di Dio non con la forza ma donando la sua vita, “ ha rivelato la sua sapienza e potenza divina mostrandoci, fino alla fine, la fedeltà dell’amore del Padre.”
Le nostre debolezze saranno ripagate dall’amore di Dio
Il Santo Padre, in occasione del suo viaggio in Iraq, nella sua Omelia durante la Santa Messa parla di “sapienza, testimonianza e promesse. ”
Il Sacramento della riconciliazione
Nelle intenzioni di preghiera Francesco pone l’attenzione sul concetto della riconciliazione: Quando vado a confessarmi è per guarirmi, per curarmi l’anima. Per uscire con più salute spirituale. Per passare dalla miseria alla misericordia.
L’amore di Dio e della Trinità è stato rivelato da Gesù
Il cammino nella catechesi sulla preghiera si apre all’Udienza con l’insegnamento di Gesù su come pregare la Trinità.
La missione del cristiano è portare ovunque la luce del vangelo
Nella seconda domenica di Quaresima all’Angelus si riflette sulla trasfigurazione di Gesù, così come viene raccontata dal Vangelo di Marco 9,2-10.