“Papa Francesco è in preghiera per Charlie e per i suoi genitori, e si sente particolarmente vicino a loro in questo momento di sofferenza immensa”.
Questa la dichiarazione resa nota dalla Sala Stampa vaticana dopo la decisione dei genitori di Charlie Gard di rinunciare ad andare avanti nella loro battaglia: poche ore fa, infatti, il papà Chris ha dichiarato di voler rinunciare al viaggio verso gli Stati Uniti che sarebbe dovuto servire a dare una opportunità di vita a suo figlio.
“Trascorreremo questi ultimi giorni vicino a Charlie che purtroppo non potrà più compiere il suo primo anno di vita. Siamo profondamente dispiaciuti per non essere riusciti a salvarti, ma ti amiamo moltissimo e continueremo a farlo in futuro”, hanno detto Chris e Connie, non tra poche lacrime.
Il motivo per cui è stato deciso di non andare oltre è legato al troppo tempo trascorso nelle aule di tribunale. Ormai , infatti, il deterioramento dei muscoli del piccolo, così come hanno certificato i medici, “è irreversibile”. Alla luce di ciò, i coniugi Gard hanno deciso di creare una fondazione per malati di patologie mitocondriali affinché, almeno per loro, i trattamenti possano essere tempestivi.
E dopo una presa d’atto della realtà che si ritroveranno a dover vivere da qui ai prossimi giorni, hanno dichiarato: “E’ giunto il tempo che Charlie vada e che stia con gli angeli”.
Sulla questione ha detto la sua anche don Roberto Colombo, professore di Neurobiologia e Genetica all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano: “Ora bisogna amare e rispettare la vita di questo bambino fino alla fine senza interrompere i sostegni vitali e le cure palliative che spettano ad ogni malato. Non farlo significherebbe aggiungere ingiustizia all’ingiustizia e non condividere l’amore dei suoi genitori verso di lui”.
Dio benedica grandemente questi genitori, l’amore coraggioso alla lotta, l’amore coraggioso a ridonare il figlio a Dio.——VERGOGNA a tutti gli organi preposti che hanno ritardato, ostacolato quanto doveva essere fatto “SUBITO” per essere efficace.—-