Ci sono tre momenti in cui il Signore viene sulla terra, spiega Papa Francesco nella consueta riflessione mattutina in Santa Marta: due di questi li conosciamo bene e sono il giorno della nascita di Gesù e il giorno del giudizio finale. Tuttavia vi è un altro momento nel quale il Signore viene sulla terra e che tendiamo a tralasciare.
La riflessione del Pontefice di quest’oggi è stata focalizzata su questo terzo momento in cui Dio viene: “c’è una terza venuta del Signore: quella di ogni giorno” spiega Bergoglio.
Infatti molte volte non pensiamo al fatto che “il Signore ogni giorno visita la sua Chiesa!” continua spiegando Papa Francesco e nel fare questo Dio “visita ognuno di noi” poiché “la nostra anima assomiglia alla Chiesa, la nostra anima assomiglia a Maria“.
Il Vescovo di Roma ha quindi spiegato come i Padri del deserto insegnino che la Chiesa stessa, l’anima e Maria – che non a caso sono tutte e tre femminili – siano in rapporto di somiglianza fra di loro tanto che “quello che si dice di una, analogamente si può dire dell’altra“.
Con questa certezza che il Signore viene a visitare la nostra anima ogni giorno, Bergoglio ha quindi spostato il baricentro sul lato individuale, poiché se è vero che il Signore viene ogni giorno dall’altro lato è necessario anche che noi stessi siamo disposti ad incontrarLo.
“E mi domando: siamo in attesa o siamo chiusi? – ha quindi chiesto Papa Francesco – Siamo vigilanti o siamo sicuri in un albergo, lungo il cammino e non vogliamo più andare avanti? Siamo pellegrini o siamo erranti?”
Dobbiamo prima di tutto capire infatti se “abbiamo attaccato sulla porta un cartellino, molto educato, che dice: ‘Si prega di non disturbare!’” perché in questo caso è sicuro che il Signore verrà ma passerà oltre secondo la nostra volontà.
“Per questo la Chiesa ci invita a pregare questo ‘Vieni!’, ad aprire la nostra anima” ha quindi concluso Bergoglio: “Che la nostra anima sia, in questi giorni, vigilante nell’attesa“.
Grazie Vincenza per le tue parole.d’cordo in tutto.
da una delle tante periferie esistenziali, poche righe scritte nella notte della vigilia:
leggero, leggero,
leggero come un sospiro
io volo nel cielo felice
è qui, il mio Natale
quassù, tra le luci
nella notte d’un Chagalle
tra le stelle, fiori di ghiaccio
e le lune occhi di bimbi
buon Natale a tutti i piccoli del Mondo
aiutando le persone in difficoltà come fa papa francesco io aiuto le persone che mi chiedono i soldi per mangiare e sono molto felice di farlo
grazie papa francesco di esistere boffellistefania@infinito.it
Signore Gesù, vieni a riposare nella mia anima, è una povera anima, è l’anima di una peccatrice che ti vuole un mondo di bene e si affida a te. Vieni, Signore Gesù, il mondo, io ho bisogno di Te più che l’aria che respiro, più del cibo che mi nutre perché senza di Te la mia vita è vuota ed inutile. Vieni, Signore Gesù!