Riflessioni di Papa Francesco

Che la Turchia sia un valido e convinto artefice di pace!

 

Da poche ore è iniziato il sesto viaggio internazionale di Papa Francesco: un viaggio atteso e importante, come ha spiegato il Cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin, per rafforzare dialogo e fraternità.

Il carattere predominante del viaggio, infatti, è quello ecumenico tanto è che, nel corso del viaggio stesso, ci saranno molti e importanti momenti di condivisione con Bartolomeo, il patriarca ortodosso, con il quale il Pontefice firmerà anche una Dichiarazione congiunta.

La Turchia è un paese “ricolmo di tracce di antiche civiltà e ponte naturale tra due continenti e tra differenti espressioni culturali” ha detto Bergoglio nel suo primo discorso pubblico, rivolgendosi al Presidente della Repubblica Turca.

Si tratta di una terra “cara ad ogni cristiano per aver dato i natali a san Paolo, che qui fondò diverse comunità cristiane; per aver ospitato i primi sette Concili della Chiesa  – ha detto – e per la presenza, vicino ad Efeso, di quella che una venerata tradizione considera la “casa di Maria”, il luogo dove la Madre di Gesù visse per alcuni anni, meta della devozione di tanti pellegrini da ogni parte del mondo, non solo cristiani, ma anche musulmani“.

Tuttavia non è solo nel passato che si deve guardare alla Turchia, ma anche nel presente: si tratta di un paese, incontro di oriente e occidente, chiave per approfondire “la conoscenza e valorizzare con discernimento le tante cose che ci accomunano” in modo date da poter “considerare con animo saggio e sereno le differenze, per poter anche da esse trarre insegnamento“.

La Turchia, per la sua storia, in ragione della sua posizione geografica e a motivo dell’importanza che riveste nella regione, ha una grande responsabilità – ha detto Papa Francesco – le sue scelte e il suo esempio possiedono una speciale valenza e possono essere di notevole aiuto nel favorire un incontro di civiltà e nell’individuare vie praticabili di pace e di autentico progresso“.

Non a caso è ammirevole l’esempio che la Turchia sta dando “accogliendo generosamente una grande quantità di profughi“: tutte “persone che sono state costrette ad abbandonare le loro case e la loro patria per poter salvare la propria vita e rimanere fedeli al proprio credo“.

L’incontro con il Presidente Turco è uno dei primi momento pubblici del viaggio apostolico, di cui riassumiamo le principali date.

Venerdì 28 novembre 2014

  • Partenza in aereo dall’Aeroporto di Roma Fiumicino
  • Palazzo Presidenziale
  • Cerimonia di benvenuto
  • Visita di cortesia al Presidente della Repubblica
  • Udienza con il Primo Ministro

 

Sabato 29 novembre 2014

  • Partenza in aereo dall’Aeroporto Esemboğa di Ankara
  • Incontro privato con S.S. Bartolomeo I nel Palazzo Patriarcale

 

Domenica 30 novembre 2014

  • Santa Messa in privato nella Delegazione Apostolica
  • Divina Liturgia nella Chiesa Patriarcale di San Giorgio
  • Pranzo del Santo Padre con SS. Bartolomeo I al Patriarcato Ecumenico
  • Partenza in aereo dall’Aeroporto Internazionale Atatürk di Istanbul
  • Arrivo all’Aeroporto di Roma Ciampino

 

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3 pensieri su “Che la Turchia sia un valido e convinto artefice di pace!

  1. L’incontro di queste due Autorità religiose è una cosa grande!!! E dobbiamo dire grazie anche ai Papi che hanno preceduto Francesco, hanno appianato un pò il terreno,chissà che saremo testimoni dell’unità della Chiesa che voleva Gesù?! grazie.

  2. God bless your Soul, Spirit and body Dear Papa Francis!
    Pleaseeeee Papa Francis; advise all catholic churches to kindly not to place anything in front or side of Altar so that the view of the consecration of Holy Eucharist and the Priest is not obstructed during Holy Mass by large objects like large decorated advent candles. I was told hearing is ok but for humans seeing is the highest sense. Papa Francis is it catholic tradition to make very large decoration for candles and look at the burning candle but not the Holy Eucharist? I was also told by usher that one person like me does not matter to the Church?
    Your brother in Jesus Christ

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