Nel giorno in cui in molti paesi si celebra la solennità del Santissimo Corpo e Sangue di Cristo, Papa Francesco, durante la propria riflessione prima dell’Angelus di oggi, ha detto che l’Eucarestia ci “stimola a diventare, con la vita, imitatori di ciò che celebriamo nella liturgia“.
Il Vangelo del giorno, ha proseguito il Pontefice, narra l'”istituzione dell’Eucaristia, compiuta da Gesù durante l’Ultima Cena, nel cenacolo di Gerusalemme“. Per mezzo del gesto dello spezzare il pane, Gesù “assegna al pane una funzione che non è più quella di semplice nutrimento fisico, ma quella di rendere presente la sua Persona in mezzo alla comunità dei credenti“.
E’ per questo che l’ultima cena assume un duplice significato per il cristiano: da una parte “l’Ultima Cena rappresenta il punto di arrivo di tutta la vita di Cristo” e dall’altra parte è un’ “anticipazione del suo sacrificio che si compirà sulla croce“.
Se noi dunque guardiamo all’Eucarestia come “sintesi di un’esistenza offerta per la salvezza dell’intera umanità“, giungiamo a comprendere non solo che “nell’Eucaristia è presente Gesù” ma che in essa vi è “la presenza di una vita donata e prendervi parte. Quando prendiamo e mangiamo quel Pane, noi veniamo associati alla vita di Gesù – ha spiegato il Santo Padre – entriamo in comunione con Lui, ci impegniamo a realizzare la comunione tra di noi, a trasformare la nostra vita in dono, soprattutto ai più poveri“.
“L’odierna festa evoca questo messaggio solidale e ci spinge ad accoglierne l’intimo invito alla conversione e al servizio, all’amore e al perdono. Ci stimola a diventare, con la vita, imitatori di ciò che celebriamo nella liturgia. – ha dunque concluso Papa Francesco – Il Cristo, che ci nutre sotto le specie consacrate del pane e del vino, è lo stesso che ci viene incontro negli avvenimenti quotidiani; è nel povero che tende la mano, è nel sofferente che implora aiuto, è nel fratello che domanda la nostra disponibilità e aspetta la nostra accoglienza. È nel bambino che non sa niente di Gesù, della salvezza, che non ha la fede. È in ogni essere umano, anche il più piccolo e indifeso“.
Per questo “l’Eucaristia, sorgente di amore per la vita della Chiesa, è scuola di carità e di solidarietà. Chi si nutre del Pane di Cristo non può restare indifferente dinanzi a quanti non hanno pane quotidiano. E oggi, sappiamo, è un problema sempre più grave“.
Il diavolo esiste e propaga vittime dappertutto. Di ciò non v’è dubbio.
Altrettanto certo è che assume le più svariate sembianze, per trarre in inganno.
Egli veste ogni abito: dal più dimesso al più sontuoso e cerimonioso.
Nella ragnatela dei poteri egli tesse trame e orditi.
Chi si lascia attrarre dai suoi miraggi non fa più distinzione e calcolo di vittime, perché fa prevalere il proprio assoluto ego. La menzogna, l’ipocrisia e l’artefatta interpretazione del “giusto”, sono le sostanze con cui potenzia le sue armi in tutti i campi.
Quante vittime innocenti, d’ogni età, con qualsiasi sopruso e in ogni dove.
Un discorso a parte per le malattie devastanti.
Che Dio ci liberi da questo male sempre più dilagante, distruttore e ASSURDO che consuma il DONO DELLA VITA
Gentilissimo Papa Francesco,
a Bologna stiamo portando avanti il Progetto “Casa e Accoglienza” per costruire Struttura in grado di accogliere e dare dignità alle Persone senza dimora. Per farlo dobbiamo assicurare loro un diritto fondamentale della persona, una abitazione, non tradizionale ma pensata come spazio all’interno di un edificio dove possano ritrovare una propria autonomia di vita, oltre a servizi ed assistenza.
La preghiamo di darci la Sua benedizione!
Julia
DIO TI BENEDICA SANTO PADRE FRANCESCO, PREGO CON PIU’ “FIDUCIA” IL SANTO SPIRITO AFFINCHE’ ILLUMINI LE MENTI, I CUORI DI TUTTI QUELLI CHE TI “SENTONO”, LEGGONO, AFFINCHE’ ASCOLTINO, VIVANO LE SPLENDITE PAROLE DEL VANGELO CHE TU CI SPIEGHI CON TANTO AMORE E SEMPLICITA’. GRAZIE NOSTRO DIO PER QUESTO TUO GRANDE DONO D’AMORE PER L’UMANITA’ INTERA, GRAZIE PADRE FRANCESCO. Ivana Barbonetti
Angelo di Dio, che sei il mio custode, illumina, custodisci, reggi e governa me che ti fui affidato/a dalla pietà celeste. Amen. Questa e’ la versione completa. Aggiungo anche Padre nostro, che sei nei cieli sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti, come noi li rimettiamo ai nostri debitori e non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male. Amen. Buona notte.
Cristo si e’ fatto uomo ed e’ venuto in mezzo al suo popolo per liberarci dal peccato e dalla morte, attraverso il sacrificio offerto al Padre sulla Croce egli si e’ addossato le colpe dell’intera umanità per salvarci tutti attraverso il suo preziosissimo sangue versato sulla croce. Attraverso l’acqua del fonte battesimale siamo rinati in Cristo come nuove creature per essere portatori di pace e nutrendoci del corpo e sangue di Gesù nostro Salvatore restiamo uniti al suo amore rinnovando l’alleanza con Dio Padre. Gesù non e’ un personaggio biblico del passato Egli e’ il Salvatore perenne ed eterno di ogni tempo, perche’ per mezzo del figlio di Dio e attraverso l’agnello senza macchia immolato sulla croce per noi abbiamo avuto misericordia e perdono dal Padre Celeste per essere tutti annunciatori della buona novella Cristo e risorto liberandoci dalla chiavitu’ del peccato e dalle tenebre. Per fede crediamo in questa verità e uniti a Maria nostra madre e alla madre chiesa diventeremo veri apostoli ed annunciatori della salvezza. Chi crede in me avrà la vita eterna questo ci dice il Padre Nostro che e nei cieli. Angelo di Dio che sei il mio custode illumina custodisci proteggi me, che ti fui affidato dalla pietà celeste amen. Preghiamo gli uni per chi altri e uniti nella preghiera e alla mensa del Padre nostro costruiremo la nuova Gerusalemme già in terra per godere poi alla presenza di Dio Padre della gioia del Paradiso ove potremo stare alla presenza del Padre della nostra Madre Maria insieme agli angeli ed ai santi,nella beatitudine del paradiso, promesso a tutti gli uomini che amano Dio. Buona notte
Tutte le parole di papa Francesco sono dettate dalla sua grande fede, dalla sua umanità, dall’amore per il prossimo. Ma non suscitano in me gli stessi sentimenti e mi lasciano abbastanza indifferente. Pur apprezzandole e, sostanzialmente, condividendole non mi toccano il cuore.
Cosa significa questo? Nei casi come il mio, credo che ce ne siano parecchi,
le parole non contano e difficilmente generano cambiamenti, “conta la musica”, per dirla alla Benigni/Piovani. Consiglierei di accompagnare queste sintesi dei suoi discorsi/omelie con una musica dolce.
Certo i fatti, ancorché esigui, cambiano più di fiumi di parole.
E, parole per parole, si desse educatamente risposta a quanto si rappresenta FORMALMENTE. E’ il minimo.
Almeglio, “senza soldi non si cantano Messe”. Anzi non si celebrano nemmeno le messe per i defunti. Meno che mai, matrimoni, bettesimi, cresime, prime comunioni ecc….
Io prego Dio sentitamente, come mi viene dal cuore e vivo onestamente nel rispetto della verità.
Ma ciò, mio malgrado, dà fastidio e mi crea non pochi o spiccioli problemi, proprio con asseriti “cattolici”. Né ho risposta da chi gestisce la corrispondenza del Papa.
Forse dovrò ricorrere ad una lettera aperta.
Almeglio, anch’io non sentivo le parole”nel cuore”, come non capivo profondamente la musica o le parole di tanti grandi del settore, cercavano di dire qualcosa che io non ero pronta a capire, cosi nel cinema. Lo spirito di ricerca mi ha messa in condizione di crescere e allora poter capire, gioire di tanta buona musica e tante “sane” parole, se ascolti anche Giovannotti a detto cose sane, per aiutare l’umanita’ a crescere in quello in cui lui e’ “cresciuto”, e come lui tanti altri. Papa Francesco e’ il top, ha una marcia in piu’,e’ pieno di spirito santo, dobbiamo essere noi a elevarci per capirlo e fare quanto lui ci chiede, invochiamo lo spirito santo su di noi per avere anche noi quella marcia in piu’. DIO ci benedica. Ivana Barbonetti.
Dipende che musica ascolti il motivo può essere stonato. Le parole del Santo Padre toccano tutti perche’ i nostri cuori sono aperti alla luce di Dio.