Papa Francesco, durante l’omelia di oggi, in Casa Santa Marta, ha esortato tutti i cristiani, ognuno nel suo piccolo, a lavorare per l’unità della Chiesa, senza dividerla con la gelosia, la cupidigia, al ricerca del potere o semplicemente le chiacchiere.
Così come nei giorni scorsi Bergoglio aveva sottolineato che la pace è possibile solamente grazie al contributo di ogni singola persona, oggi il Vescovo di Roma, prendendo spunto dalla Prima Lettura (1Cor 11,17-26.33), ha spiegato come ogni cristiano possa rendersi complice della distruzione della Chiesa, creando divisioni.
“E le divisioni nella Chiesa non lasciano che il Regno di Dio cresca; non lasciano che il Signore si faccia vedere bene, come è Lui. – ha proseguito Papa Bergoglio – Le divisioni fanno sì che si veda questa parte, quest’altra parte contro di questa e contro di… Sempre contro!“
Al che il Santo Padre ha invitato i fedeli presenti a riflettere da dove vengano queste divisioni: dal diavolo che in questo modo priva la chiesa del “olio dell’unità“, del “balsamo dell’unità. Ma il diavolo va oltre, non solo nella comunità cristiana, va proprio alla radice dell’unità cristiana. – ha ulteriormente spiegato il Papa – E questo è quello che accade qui, nella città di Corinto, ai Corinzi. Paolo li rimprovera perché le divisioni arrivano proprio, proprio alla radice dell’unità e cioè alla celebrazione eucaristica“.
L’esortazione del Pontefice è stata dunque quella di “fare tutto il possibile per non distruggere la Chiesa con le divisioni: siano ideologiche, siano di cupidigia e di ambizione, siano di gelosie. E soprattutto di pregare e custodire la fonte, la radice propria dell’unità della Chiesa, che è il Corpo di Cristo; e che noi – tutti i giorni – celebriamo il suo sacrificio nell’Eucarestia“.
“Questo può dirlo Paolo oggi a tutti noi, alla Chiesa d’oggi“, da dunque concluso Francesco. “Chiediamo al Signore l’unità della Chiesa, che non ci siano divisioni. E l’unità anche nella radice della Chiesa, che è proprio il sacrificio di Cristo, che ogni giorno celebriamo“.
il comento del santo padre aiutano a riflettere