La riflessione di Papa Francesco, durante la Omelia di oggi, in Casa Santa Marta, si è focalizzata sui tre doni che Dio dona all’uomo fin dalla creazione: il dono di essere figli di Dio, il dono della cura del creato e il dono dell’amore. È compito del cristiano, quindi, custodire questi doni e portarli avanti con l’impegno di tutti i giorni.
Il primo dono che ci affida Dio, ha spiegato Bergoglio, è il suo DNA: siamo figli di Dio, Egli “ci ha fatto figli, ci ha creati a Sua immagine, a Sua immagine e somiglianza, come Lui. E quando uno fa un figlio, non può andare indietro: il figlio è fatto, è lì. – ha detto il Vescovo di Roma – E che gli assomigli tanto o poco assomiglia al padre, alle volte no, ma è figlio; ha ricevuto l’identità. E se il figlio diventa buono, il padre è orgoglioso di quel figlio, no?, ‘ma guarda che bravo!’. E se è un po’ bruttino, ma, il padre dice: ‘E’ bello!’, perché il padre è così. Sempre. E se è cattivo, il padre lo giustifica, lo aspetta …, Gesù ci ha insegnato come un padre sa aspettare i figli. Ci ha dato questa identità di figlio: uomo e donna; dobbiamo aggiungere: figli. Siamo ‘come dei’, perché siamo figli di Dio”.
A questo grande dono, che è quello di essere figli di Dio, si affianca un secondo dono, che è la terra, che ci è stata affidata per custodirla. Questo dono è, dunque, anche un compito: “Come Lui ha lavorato nella Creazione, ha dato a noi il lavoro, ha dato il lavoro di portare avanti il Creato. – ha spiegato il Papa – Non di distruggerlo; ma di farlo crescere, di curarlo, di custodirlo e farlo portare avanti“.
Infine, il terzo dono è l’amore: Dio ha dato all’uomo una compagna. In questo modo Dio-amore dà all’uomo l’amore. Quanto è bello pensare questo, che Dio ci ha permesso di creare un “dialogo di amore” con la nostra compagna nella vita: creati a Sua immagine, come Lui ha generato la vita, anche l’uomo, per mezzo di questo dialogo di mamore può generare vita.
“Ringraziamo il Signore per questi tre regali che ci ha dato: l’identità, il dono-compito e l’amore. – ha dunque concluso Papa Francesco – E chiediamo la grazia di custodire questa identità di figli, di lavorare sul dono che ci ha dato e portare avanti con il nostro lavoro questo dono, e la grazia di imparare ogni giorno ad amare di più”.