“Coerenza cristiana, cioè pensare, sentire e vivere come cristiano, e non pensare come cristiano e vivere come pagano“: è questa la sintesi del messaggio del Papa Francesco prima della preghiera mariana dell’Angelus, in Piazza San Pietro, nella Festa di Santo Stefano Protomartire.
“La liturgia ricorda la testimonianza di santo Stefano… il primo martire della Chiesa” che “con il suo martirio, Stefano onora la venuta nel mondo del Re dei re – ha detto – dà testimonianza di Lui e offre in dono la sua stessa vita, come faceva nel servizio ai più bisognosi. E così ci mostra come vivere in pienezza il mistero del Natale“.
È in tal senso che il Vangelo del giorno (Mt 10, 22) riporta “Sarete odiati da tutti a causa del mio nome. Ma chi avrà perseverato fino alla fine sarà salvato“: queste parole, ha spiegato Papa Francesco, “ci fanno comprendere che nelle prove accettate a causa della fede, la violenza è sconfitta dall’amore, la morte dalla vita“. Non si tratta di un concetto che turba il Natale, quanto piuttosto del spogliare il Natale dal “dolciastro” che lo caratterizza, per “accogliere veramente Gesù nella nostra esistenza e prolungare la gioia della Notte Santa“.
La nascita di Gesù ci invita a “dare testimonianza a Gesù nell’umiltà, nel servizio silenzioso, senza paura di andare controcorrente e di pagare di persona. E se non tutti sono chiamati, come santo Stefano, a versare il proprio sangue – ha concluso il Pontefice – ad ogni cristiano però è chiesto di essere coerente in ogni circostanza con la fede che professa. E la coerenza cristiana è una grazia che dobbiamo chiedere al Signore. Essere coerenti, vivere come cristiani e non dire: “sono cristiano”, e vivere come pagano. La coerenza è una grazia da chiedere oggi“.
Il premio, per chi percorre il cammino cristiano, è “il dono promesso dal Signore agli uomini e alle donne di buona volontà“, ovvero “come cantavano gli angeli il giorno di Natale: “Pace! Pace!”.” Come dice il Vangelo di oggi, infatti “questa pace donata da Dio è in grado di rasserenare la coscienza di coloro che, attraverso le prove della vita, sanno accogliere la Parola di Dio e si impegnano ad osservarla con perseveranza sino alla fine“.
Io prego tutti i giorni per te Papa Francesco , ma tu non ti scordar di me.
Sei penetrato nel profondo del cuore di tutti noi con la tua semplicità di espressione, per questo ti amiamo e ti adoriamo,sei il Papa dei poveri e dei malati, testimoni affetto e commprensione , queste sono le doti più
grandi che ci puoi regalare. Grazie di essere con noi sempre Francesco, noi ti vogliamo tutti bene, chiedo scusa per le semplici parole in cui mi esprimo, ma sono dettate dal mio cuore. Buon anno nuovo e che inizi con qualcosa di cambiato nella costituzione. Maria Giovanna.
Certo che le belle parole di Papa Francesco, in armonia con quelle di Gesù, “gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date”, si trovano ad essere vanificate dai media che strapagno Benigni per svalorizzare i 10 comandamenti. Anche Benigni i comandamenti li ha avuti gratuitamente, ma non mi sembra che li spieghi a noi altrettanto gratuitamente, il santo Padre dovrebbe ricordarglielo!
La coerenza e’ la carta d’identità del cristiano! Non e’ una strada facile,ma quando si e’ compresa l’importanza, quanta gioia dona! Signore aiutaci!
Le Sue parole Papa Francesco fanno sempre centro nei nostri cuori perchè danno nuova linfa e nuovi mezzi per riflettere, conoscere, approfondire il pensiero, il sentire e la vita di Gesù, così da poterLo tenere sempre più vicino a noi e dentro di noi come esempio e modello di vita che poi. ogni cristiano cercherà, con i suoi talenti, le sue volontà e le sue fragilità, di tenerlo vivo, di essergli coerente e di rispettarlo.
PACE, PACE, PACE. CHE SIA LA FINE DI TUTTI I MALI. AMEN