Come Contattare Papa Francesco

scrivere papa francescoSempre più persone esprimo l’esigenza di contattare Papa Francesco per affidargli le proprie preoccupazioni e chiedergli di pregare per loro: chi affida al Pontefice il racconto della propria vita, chi chiede un consiglio al Papa, chi desidera raccontargli i propri drammi personali, chi invece vede nella saggezza del Vescovo di Roma un’ancora di salvataggio che gli permette di non perdersi del tutto, chi invia una poesia o un sciarpa o un qualsiasi oggetto con affetto, come lo si consegnerebbe al vicino di casa.

Ormai moltissime persone scrivono ogni giorno a Papa Francesco a quell’indirizzo così semplice da ricordare, così familiare che sembra essere quello di un amico che è lì da sempre che aspetta, pronto a dare conforto.

Non tutti sanno però che l’Ufficio Corrispondenza di Papa Francesco, che riceve tutta questa moltitudine di lettere è composto da appena quattro persone: a capo vi è mons. Giuliano Gallorini aiutato da due signore laiche e suor Anna che devono gestire e rispondere a corrispondenza che giunge in tutte le lingue del mondo.

Si tratta di un lavoro molto complesso per un così piccolo gruppo ma che viene svolto in maniera minuziosa ogni giorno: sarebbe infatti impossibile per Papa Francesco leggere e rispondere personalmente a migliaia e migliaia di lettere.

La prima attività, spiega proprio mons. Gallorini è smistare le lettere in base alla lingua, poi le buste vengono aperte e ne viene letto il contenuto. Viene risposta ad ogni lettera ricevuta mentre i casi più complessi, i casi di coscienza vengono direttamente affidati ai segretari del Pontefice affinché sia Papa Francesco stesso a rispondere, o meglio a dare delle indicazioni su come rispondere.

Non tutte le lettere inviate al Pontefice, dunque, vengono lette personalmente da Papa Francesco ma il suo Ufficio Corrispondenza si fa carico di condividere la sofferenza di ogni persona che scrive a Bergoglio e di rispondere con lo stile e con le parole del Pontefice, sottoponendo a questi i casi più gravi.

Come scrivere a Papa Francesco

Per tutti coloro che volessero scrivere al Pontefice, l’indirizzo postale di Papa Francesco:

Sua Santità Francesco, Casa Santa Marta, 00120 Città del Vaticano

Papa Francesco non possiede un indirizzo email pubblico, pertanto se si desidera scrivergli é necessario farlo via posta tradizionale all’indirizzo sopra riportato.

Come partecipare a una udienza pubblica di Papa Francesco

Per incontrare il Papa partecipando a una udienza pubblica del Pontefice sono necessari dei biglietti che sono gratuiti e che vengono rilasciati dalla Prefettura della Casa Pontificia.

Per richiedere i biglietti possiamo

  • 1) inviare un fax al numero +39 06 698 858 63, indicando l’udienza alla quale si intende partecipare e il numero dei partecipanti utilizzando questo sito;
  • 2) richiedere i biglietti via posta ordinaria – utilizzando sempre lo stesso modulo sopra riportato e indicando i dati sopra evidenziati – scrivendo alla Prefettura della Casa Pontificia, 00120 Città del Vaticano.

Per ulteriori informazioni, potete contattare la Prefettura della Casa Pontificia telefonando ai numeri +39  06 698 848 76, +39 06 698 831 14, +39 06 698 832 73 dalle ore 9 alle ore 13.

I biglietti, infine, saranno consegnati ai richiedenti nell’apposito Ufficio che troveremo dentro al Portone di Bronzo ubicato nel colonnato di destra in Piazza San Pietro.

Come ricevere la benedizione di Papa Francesco

Per ricevere la benedizione speciale di Papa Francesco si deve utilizzare questo sito seguendo tutte le procedure indicate impostando il tipo di pergamena, i vostri dati personali, i dati da inserire nella pergamena e infine facendo una piccola donazione.

La benedizione può essere richiesta per i seguenti sacramenti ed occasioni speciali: Battesimo, Prima Comunione, Cresima; Matrimonio; Consacrazione Secolare; Professione Religiosa; Ordinazione Diacono permanente; Ordinazione Presbiterale; Benedizione di Matrimonio o di Professione Religiosa; Benedizione di Compleanno; Benedizione di Persona singola cattolica o famiglia. Alcune benedizioni necessitano del nulla osta del parroco, pertanto é consigliabile richiedere informazioni in merito al vostro parroco prima di inviare la richiesta al Papa. Va detto infine che la benedizione é gratuita ma vi é un costo da sostenere per la pergamena. La benedizione é disponibile in 6 lingue differenti.

7.981 pensieri su “Come Contattare Papa Francesco

  1. Querido Papa Francisco ,
    Me Encantaría hablar en Español con Usted ( El Idioma Español es la mas lengua mas caliente del mundo e que calienta el corazón cuando se habla o se charla con cualquier persona desconocida o por la primera vez).
    Preferisco ,quando si parla o si tratta argomenti seri di voler utilizzare il mio strumento linguistico per me in questo momento più valido “la Lingua Italiana “.
    Io sono una persona di Nazionalità Italiana di 50 anni , nato e residente in Veneto , come molti miei connazionali ho percorso il cammino della chiesa con i sacramenti fino alla cresima ( e anche alcuni anni come “chierichetto ” alle funzioni religiose domenicali …. ) poi come per molti accade ,NIENTE PIÙ , adesso sono un Cristiano NON attivo nella propria comunità ….ma solo un normale spettatore che purtroppo vede la chiesa ” come qualcosa o comunità che per tante ragioni non ” riesce a stare al passo con il crescere,sempre più esponenziale della civiltà economica ” nel mio caso quella del mio stato ,” come volesse vivere di diritto di uno stato simbol ” conquistato nei secoli passati dove purtroppo esisteva anche un connubio più marcato tra Stato reggente / religione .
    PERSONALMENTE in maniera alquanto semplificata ,penso che per tanti ragioni legati alla esistenza umana fin dalla sua esistenza l’essere umano È MOLTO RELAZIONABILE ( come una qualsiasi entità vivente sia umana o vegetale di questo nostro mondo “Chiamato Terra ” ) con tutte i mutamenti Sociali , generazionali , ambientali e politici che stanno “diversificando” ( a seconda dello sviluppo repentino da un lato e ” congelato ” in molte civiltà e nazioni del mondo poco sviluppate o dove il potere di gestione della popolazione è in mano a poche porse ,che ne esercitano attraverso le leggi il controllo in tutti i sensi .

    La mia deduzione personale :
    come può la chiesa in generale affrontare allo ” stesso modo” tutte queste moltetudine di diversificazioni dei fari popoli che sono direttamente relazionati con un rapporto sociale molto sviluppato di certe aree geografiche e altre sono diametralmente opposte ( tutti possiamo affermare che “questa Chiesa Cristiana di oggi ” Vadi Bene sopratutto per le civiltà che sono a basso sviluppo , sottosviluppate dove la povertà e diffusa e la chiesa riesce “ancora” a dare CONFORTO SPIRITUALE .

    NON VOGLIO GIUDICARE NIENTE E NESSUNO MA solamente esprimere una mia razionale visione della chiesa in Italia ( poi molto similare penso a persone che vivono in determinate società più o meno sviluppate ) .
    In Sintesi esistono molti esseri umani distribuiti nelle varie aree geografiche del nostro mondo…..questo essere umano socievole già nella sua ragione di vita primordiale ,dotato di un propri cervello (o mente ) che nei vari secoli in questo continuo mescolarsi di cambiamenti climatici,di scambi culturali e sociali e di luoghi iniziali per altri luoghi , mossi dalle più svariate esigenze sia personale che per ragioni di Fede o Politiche o di semplice bisogno personale o di appartenenza …… Ha prodotto nelle società sviluppate un essere umano che NON VIVE per esigenze primordiali di Fame,Riparo,Casa, MA Ha PRODOTTO una nuova fase di vita basata su concetti secondari ,quali il benessere fisico,benessere materiale rafforzando un Proprio “Io egocentrico ed Egoista dentro di noi ” il quale viene poi rafforzato perché trasmettiamo questa “apparente nostra sicurezza materiale ” alla piccola cerchia di persone familiari con cui dividiamo la nostra vita , ricavandone un forte piacere personale che non può essere altro che semplice e puro egoismo e smania di impossessarsi di ricchezza materiale .

    La mia Domanda :

    La chiesa e principalmente la chiesa Capitale , il Vaticano ,come intende proseguire questo cammino di “trasformazione corporativo ” … Vuole essere solamente una “attenta spettatrice” ( e adottare lentamente ,solo a priori , tutte le quelle nuove tecnologie e ammodernamento che la società impone. Quale media di comunicazione ,internet ,televisioni …. La chiesa centrale e’ e sarà uguale sia per le società sviluppate e per quelle poco sviluppate ? Perché la chiesa ,come chiesa Capitale , si è all’oscuro un po’ da tutti , ha sempre avuto una propria banca monetaria con ingenti capitali anche attuali è una classe di Prelato medio alto nel Vaticano ,che coprono varie funzioni che nulla hanno a che fare con la religione paragonati ai nostri politici spreconi e con molti PRIVILEGI come quelli parlamentari ,senatori Italiani di Roma Capitale !!!I
    La banca del Vaticano investe i soldi del suo capitale nelle BORSE mondiali,nelle spietate multinazionali , in fondi diretti o indiretti con finalità che sfruttano le persone o lavoratori sottopagati o minori ,o indirettamente su monete o stati che non tutelano le persone e cittadini???
    In poche parole esiste una CHIESA MATERIALE è una CHIESA SPIRITUALE !!
    È giusto che possono coesistere due entità distinte ma Poi Si parla solo della ChiesaSpirituale mentre per la Chiesa MATERIALE si vuole sempre tenere quasi tutto nascosto ????
    Oggi la Chiesa ha un Papa di “comune, semplice, come di una parrocchia di una solitaria chiesetta di un peserò di montagna dove ci si conosce tutti ” ….MA SIAMO SICURI CHE LA CHIESA CAPITALE VUOLE FINALMENTE PROPORSI IN UNA NUOVA VESTE …..o si è solo cercato di addobbare solo la vetrina per cercare di dare una immagine nuova al chiesa al più della popolazione …ma dietro a questa “Bellissima Figura” abbiamo mantenuto una buona dose,di prelati di alto clero con molti PRIVILEGI e una struttura di un “Vero stato Politico” Che è solo a Beneficio di pochi ….!!!

    Immigrazione
    Mi ha dispiaciuto molto l’intervento di un altro prelato del Vaticano ” che apertamente a dato del razzismo a molti cittadini italiani ” …..MA NON SAREBBE MEGLIO CHE ALMENO 10.000 immigrati provenienti dall’ Africa fossero accollati nel VOSTRO STATO DELLA CITTÀ DEL VATICANO sarebbe almeno un apparente segnale di Voler cambiare e migliorare Almeno la visione su MOLTE COSE OSCURE SU QUESTO STATO RELIGIOSO DELLA CITTÀ DEL VATICANO !!!!!!

    In questa terra tutti viviamo sotto la influenza del denaro , sarebbe giusto e corretto Querissimo PAPA FRANCISCO che anche la chiesa incominciasse a dare molto di più RISPETTO a quanto molto riceve gratuitamente in offerte e donazioni …..

    Io ho fiducia e fede ….e penso che VOI PADRE , E la nostra chiesa ha bisogno più che mai di messaggi FORTI , CHIARI , E MOLTO CONVINCENTI .

    UN CORDIALE SALUTO e PONGO IN LEI MOLT FIDUCIA .

    Fortuna Giuseppe.
    Vicenza ( Italia )

  2. Papa Francesco aiutaci a vivere serenibsiamo disperati la nostra vita è distrutta la nostra famiglia è distrutta,ho fatto dei gravissimi errori ho sbagliato percorsi di vita e mi trovo malissimo inferma sconfitta con il dolore aiuto la supplico Santo Padre mi aiuti protegga i miei nipotini piccoli hanno bisogno di lei si chiamono Liam e Sveva.
    anche i miei fratelli hanno bisogno di lei.ma io sopratutto per non vivere l`inferno ne andarci in un secondo momento.Ho bisogno di lei aiuto,della sua protezione benedizione di vivere nella grazia di Dio.Grazie di cuore per la cortese attenzione

  3. Sua Santità,

    ritorno sul tema dei migranti e del terrorismo islamico in qualche modo legati in quanto su questo tema la cristianità rischia di spaccarsi ulteriormente in fazioni.

    Quando Lei parla dei cristiani perseguitati la sua voce è troppo flebile, quasi un sussurro che non vuol farsi sentire, come non volesse dir nulla: cristiani crocefissi, comunità massacrate, chiese distrutte, il direttore del museo di Palmira decapitato e crocefisso…il suo commento è davvero deludente e direi all’apparenza disinteressato.

    Mentre la sua voce diventa forte e anche un po’ troppo se mi posso permettere quando parla di migranti e di accoglienza.

    Sua Santità, Lei è il Papa dei cattolici, il Vaticano ha sede a Roma, riceve un robusto contributo dallo Stato italiano, è tutelato dalle forze di sicurezza italiane e europee: pensi anche ai cattolici e agli europei, il VATICANO in Africa non potrebbe esistere. Non diventi involontariamente corresponsabile di una spaccatura tra i cattolici sulle questioni calde dei migranti e del terrorismo islamico.

    Occorre dire chiaramente che l’accoglienza ha un limite, che il Vaticano non ha intenzione di trasferirsi nel Ghana e che il terrorismo è I-S-L-A-M-I-C-O non genericamente terrorismo, è islamico. Pane al pane e vino al vino, senza mezze parole.

    Mi perdoni per la crudezza che per altro apprezzerà.

  4. ho notato anche io questa spiacevole incongruenza nella stessa chiesa. ho pagato il biglietto considerandolo come un contributo alla Chiesa e alla sue molteplici opere. Resta il fatto della inevitabile compenetrazione fra le due anime degli edifici di culto: opera d’arte e luogo di culto. Sarebbe bene che negli orari delle funzioni non vi fosse alcuna restrizione e che nel restante tempo della giornata potesse essere riservato sempre e comunque uno spazio per la preghiera. Per il resto se il contributo serve per il restauro e la pulizia dele innumerevoli nostre chiese, sicuramente non curate nè sempre ben pulite, ben venga un sarificio individuale nei limiti di libertà di accesso e nella supremazia che la chiesa è, primariamente, un luogo di culto. Se il Santo Padre ritiene opportuno può sicuramente mettera a posto il comportamento individuale delle singole chiese con una regola generale.
    Grazie Papa Francesco

  5. Caro Papa Francesco,
    non le faccio perdere molto tempo e vado al sodo come penso lei apprezzi.
    Ieri io e mia moglie abbiamo visitato Verona. Nel giro delle visite alle chiese più importanti abbiamo scoperto con sorpresa e rammarico che l’entrata al Duomo e a S. Anastasia è a pagamento (2.5 euro cad). Non è per la cifra di per se limitata, ma per il principio che culto, fede, cultura o il semplice piacere di entrare in un luogo sacro, non dovrebbero mai essere a pagamento.
    E non mi riferisco alla visita di un luogo protetto o una raccolta d’arte come un museo, parlo della semplice entrata in chiesa.
    immagino la difficoltà di una famiglia con figli che vuole visitare 2-3 chiese e spendere 20-30 euro per dire le preghiere. non mi sembra costruttivo.
    gli addetti, mi hanno spiegato cortesemente che serve per sostenere la sorveglianza……. ma come fanno le altre chiese come Assisi, San Pietro, Duomo Milano? che hanno opere ben più importanti e delicate?
    abbiamo visto numerose persone e turisti girare i tacchi e non entrare in chiesa (come abbiamo fatto noi d’altronde) in termini di comunicazione e mkt un autogol.
    in termine di fede una sconfitta, se anche per pregare ci vogliono i soldi allora il mondo è dei ricchi.
    un cordiale saluto con l’augurio di vederla sempre in pole position. lei è un punto di riferimento morale prima che una personalita di rilievo.
    Antonio e Daniela

  6. Claudio Mellia

    17:29 (19 ore fa)

    a donbosco-parro.
    Lei per i funerali prende 50 euro? Ha dell’incredibile: è una cosa surreale e suggestiva. Per la sorella di mio padre Mellia Giuseppa che aveva aiutato molti seminaristi come anche la chiesa stessa nella chiesa di San Giuseppe a Valguarnera Caropepe (EN) versai un obolo obbligatorio di 150 euro e neanche uno dei principali beneficiari parroco ad Aidone venne a dire messa facendo sapere che era impossibilitato a partecipare. Mi rimase la grande soddisfazione che una signora. che mi è rimasta sconosciuta anche alla data odierna, con i capelli bianchi per antico pelo non tinto senza che io ne sapessi nulla si avvicinò al microfono ed a nome di diverse compagne di scuola ringraziò mia zia di essere stata per loro una maestra di vita. Sono queste le soddisfazioni non alcuni lazzaroni del clero.
    Sia più aderente all’amara realtà della secolarizzazione.
    Saluti dalla Sicilia centrale.
    Claudio Mellia

  7. Faccia in modo che quella chiesa che io collaborai per finirla nel 1964 con un grande spettacolo, NON CI FACCIA VERGOGNARE, faccia in modo che quel pretaccio vada immediatamente via, uno che impedì a Welby il funerale NON è DEGNO DI STARE NEL NOSTRO QUARTIERE.

  8. Caro Papa Francesco,
    da quasi due anni manifestiamo regolarmente a Barcellona, in Spagna, perchè Leonard Peltier venga liberato: 40 anni di carcere negli Usa per aver lottato per il suo popolo, i nativi di America.
    A settembre incontrerà il presidente Obama: dica per favore due parole per la libertà di quest’uomo, entrato in carcere a 32 anni e ora ne ha 71, glielo chiediamo, rischiando che la speranza si trasformi in disperazione, un abbraccio
    Andrea De Lotto

    1. si Caro Papa Francesco per alcuni le parole sono importanti1 credo veramente giusto spendere con il presidente Obama parole in difesa di chi ha passato la vita in carcere ingiustamente. proprio come nelson mandela, peltier paga il fatto di essere indiano d’america, questa la sua unica colpa!?! le sue parole possono essere importanti. grazie

  9. AL SANTO PADRE
    Carissimo Santo Padre scrivo perché penso che solo lei può rappresentare la voce (e soprattutto l’ anima) di chi parla ma non è ascoltato,di chi grida ma viene spesso deriso, di chi si ritrova davanti persone che non sono sorde ma non vogliono sentire.
    Come migliaia di docenti mi sento tanto triste, amareggiata, delusa.
    La Costituzione,lo Stato,la Chiesa dovrebbero salvaguardare la famiglia come bene primario e come cellula essenziale attorno a cui ruota la società intera.
    Rimanere accanto ai figli che crescono, al marito o alla moglie, ai genitori anziani bisognosi della nostra presenza e del nostro affetto(soprattutto quando si potrebbe fare), è un obbligo e un dovere prima ancora che un diritto.
    Andare a lavorare a migliaia di chilometri da casa, deve essere una scelta e non un ricatto e una minaccia, come sta facendo questo governo con quella che solo loro chiamano: “Buona Scuola”.
    La mia è la storia di tanti insegnanti meridionali.
    Sono una precaria storica (come ultimamente siamo state definite) della scuola primaria, ci lavoro da oltre 25 anni con tutto l’ amore che questo impegno richiede.
    Sono però anche una mamma di tre figli e moglie di un uomo straordinario con il quale ho deciso di vivere sposandolo.
    Ricordo ancora l’ emozione del mio primo giorno di supplenza: il cuore mi batteva forte, avevo solo 22 anni (oggi sono arrivata a 49) mi son ritrovata davanti gli occhi di quei bambini che si erano sostituiti alle pannocchie e alle bambole di pezza che già da piccola rappresentavano la mia classe.
    E’ bastato poco per capire che ero entrata realmente in quel mondo che tanto avrei amato e che oggi tanto mi sta facendo soffrire.
    Per quell’anno 10 giorni, poi 30, 60 etc….
    era gioia quella che provavo ogni volta che allo scoccare del mese aggiungevo 2 punti a quella scalata per raggiungere un ruolo, una classe tutta mia.
    Quando nell’anno scolastico 2007/2008 sono riuscita ad avere un incarico annuale, non essere seconda a nessuno e finalmente libera di mettere a frutto quelle strategie che più ritenevo opportune e proficue dopo anni di esperienze, è stato bellissimo.
    L’anno dopo però siamo ritornati alle supplenze, con la stessa dedizione ho continuato a fare il mio lavoro.
    Di occasioni per entrare di ruolo ne ho avute tante ma dovevo trasferirmi al nord,lasciando persone che avevano bisogno di me e di cui avevo bisogno, il prezzo da pagare era troppo alto e allora la scelta di continuare nella provincia tanto prima o poi attraverso le GAE sarei riuscita anch’io a raggiungere la vetta.
    Nel frattempo per fare la scalata più velocemente: la partecipazione e il superamento di 4 concorsi e corsi di perfezionamento che son costati sacrifici e tanti soldi.
    Oggi di punti ne ho 220, prima di me in graduatoria solo 7 persone, ma ecco che arriva la notizia che per non rischiare di perdere tutti i sacrifici fatti e necessario partecipare al piano di assunzione straordinario a livello nazionale; bisogna salire sul treno della deportazione,come molti lo hanno definito.
    Deportati dal sud al nord, in un viaggio che a conti fatti, sarà per noi quasi cinquantenni, senza ritorno.
    Ci è stato offerto un pacchetto che entro il 14 agosto abbiamo dovuto prendere o lasciare senza conoscerlo bene, con tanti lati oscuri e tanti altri ingiusti.
    POTETE AIUTARCI?
    IO E TANTA BELLE PERSONE CHE NEGLI ANNI HO INCONTRATO QUEL TRENO NON VOGLIAMO PRENDERLO E NON CERTO PER PIGRIZIA . VOGLIAMO RIMANERE NELLA NOSTRA CASA E ATTRAVERSO LE GAE PRIMA POSSIBILE AVERE QUEL RUOLO CHE TANTO CI SIAMO SUDATE.
    La famiglia prima del lavoro!

    Domenica Profiti

  10. caso Casamonica; Santo Papa dopo quello che ho visto al tg mi sono chiesto perchè quel prete ha permesso Quel funerale nonostante sapesse chi era e quello che Lei circa un anno fa a detto pubblicamente , non penso solo per il tanto denaro che sicuramente avrà ricevuto per quel funerale, ma penso per motivi ancora più gravi. Ora mi chiedo che cosa farà Lei per quel prete che con la sua azione ha infangato la Sua Parola e milioni di persone che hanno creduto in quello che Lei ha detto, ed il messaggio che ho visto passare è che basta pagare e avrai il paradiso anche se sei un peccatore mafioso,e che le Sue parole non contano nulla basta il Denaro.

    1. Santo padre,
      io sono cattolico, ho visto ora in tv le immagini del funerale in una chiesa cattolica del capo clan dei Casamonica. Mi dica, per me che sono credente, questo è l’insegnamento di Cristo? Benedire i criminali? Dar loro un viatico pubblico per il Paradiso dopo che per tutta la vita hanno fatto il male? Io sono una persona per bene. Non ho mai rubato. Mai ucciso. Mai fatto violenza a nessuno. Faccio il pensionato, ma con passione faccio volontariato nella C.R.I. anche come autista di Ambulanza, sono Presidente della Sede AVIS del paese di cui io stesso ho costituito l’AVIS, questo paese si chiama Forenza prov. di (POTENZA) e si trova in BASILICATA, per tutto ciò ne sono fiero ed orgoglioso, ma appena ho visto la notizia sa cos’ho pensato? Meno male che domani non vado in ufficio, sennò con che faccia mi presentavo ai miei Donatori? Mi sarei vergognato sì….per il mio paese, per lo Stato italiano che rappresento, e pure per la Chiesa. Non per lei, perché la rispetto e le voglio bene. Sa che le dico però?! Sa cosa mi dice in questo momento la mia coscienza!? Che io (ammesso che esista) un Paradiso in cui vanno i Casomonica con la benedizione della Chiesa, io non ci voglio andare! Preferisco rimanere sotto terra. Ma voglio restare onesto, anche dopo la fine.
      Cordiali saluti Umberto.

    2. Concordo perfettamente. Chi crede veramente nella parola di Gesù segue con ansia il cammino di verità che Papa Francesco fa con coraggio in ogni occasione. Il punto non è tanto se il funerale andava fatto o no. Se in punto di morte il peccatore anche mafioso si è pentito si salva. Ma dove è il pentimento con gli striscioni di quel tono sul prospetto della chiesa? E dove è il ministero religioso in un prete come quello che ha infangato con la sua connivenza, per il modo come lo ha esercitato, il suo ministero? Guai se la curia copre il torbido che emana da quella cerimonia che nulla ha di religioso e infanga la fede.

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